51^ edizione Premio Positano Léonide Massine per l’Arte della Danza 2 Settembre 2023

Premio Positano Léonide Massine 

51ª Edizione del premio di danza più antico del mondo

Sabato 2 settembre ore 20.30 

Gran Gala sulla Spiaggia

Classico e contemporaneo, magia sotto le stelle

 

Premio alla Carriera “Una Vita per la Danza”

alla musa” di Maurice Béjart

Luciana Savignano

 

Premio Specialeper la trasversalità e poliedricità della sua Carriera

Al coreografo Benjamin Millepied

 

In scena danzatori provenienti da tutto il mondo: Argentina, Australia, Danimarca, Francia, Giappone, Italia, Irlanda, Israele, Lettonia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Ucraina.

 

Positano (SA), agosto – Il Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza, il riconoscimento più antico del mondo del suo genere, celebra i suoi 51 anni  sul palco della spiaggia grande sotto le stelle, sabato 2 settembre ore 20.30, con un eccezionale programma tra classico e contemporaneo e un palmarès di premiati sempre più ricco.

 

Interamente finanziato e organizzato dal Comune di Positano, con la direzione artistica di Laura Valente, che lo guida dal 2016, il Léonide Massine 51/ma edizione assegna il premio alla carriera “Una Vita per la Danza” all’étoile internazionale Luciana Savignano, una delle più interessanti e versatili protagoniste della danza italiana nel mondo, ballerina da sempre proiettata verso la modernità. Celebre musa” di Maurice Béjart, amatissima dal pubblico e dalla critica internazionale, Savignano sarà, dall’edizione 2024, la madrina del premio danza Massine, un ruolo ricoperto per il passato esclusivamente da Carla Fracci.

Per la prima volta il premio speciale del Comune di Positano, per la trasversalità e poliedricità della carriera”, va a Benjamin Millepied, ballerino e coreografo francese, prima interprete, poi coreografo, direttore di prestigiosi corpi di ballo (Opéra de Paris), acclamata star anche sul grande schermo grazie alle sue coreografie per il  film ll cigno nero (Black Swan) di Darren Aronofsky che è valso l’Oscar alla protagonista Natalie Portman. Millepied è tornato coraggiosamente in scena dopo dieci anni lo scorso luglio al Festival dei Due Mondi, in un’acclamata performance di corpo e musica.

 

Nell’eccezionale palmares di Positano 51” gli artisti premiati da tutto il mondo, provenienti dalle compagnie più prestigiose, presenteranno una performance speciale, come da tradizione del Massine.

 

Questi i premiati nelle varie categorie:

 Danzatori dell’anno 2023:


Ludmila Pagliero e Guillaume Diop Ballet de lOpéra National de Paris-Argentina/Francia

 

Sarah Lamb e Steven McRae The Royal Ballet di Londra-Irlanda/UK;

 

Danzatori dellanno 2023 sulla scena internazionale


Anastasia Hurska Ballet de lOpéra National dUkraine – Ucraina

 

Mario Galindo Monterrubio Compañía Nacional de Danza – Spagna

 

Emily Suzuki e Fernando Carratala Coloma English National Ballet – Giappone/Spagna

 

Emma Riis-Kofoed e Ryan Tomash The Royal Danish Ballet – Canada/Danimarca

 

 

Danzatore contemporaneo dell’anno 2023 sulla scena internazionale:

 

Clyde Emmanuel Archer  The Royal Swedish Ballet – L-E-V Dance Company Stati Uniti/Svezia/Israele

 

 

Danzatori dell’anno 2023 sulla scena nazionale:

 

Danilo Notaro e Anna Chiara Amirante, Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo – Italia.

 

A loro si uniscono Nicoletta Manni e Timofejs Andrijanshenko Corpo di Ballo del Teatro alla Scala – Italia/Lettonia (danzatori sulla scena internazionale 2019): premiati durante la pandemia, quando il Premio Positano Léonide Massine si è svolto senza la possibilità di esibirsi Fede, i due artisti scaligeri ritirano in questa edizione il loro riconoscimento, danzando.

 

Il Premio divulgazione, sostegno e promozione delle Arti Luca Vespoli va a Bertrand Du Vignaud de Villefort. Nello spirito del Massine, questo significativo riconoscimento è  assegnato alle personalità che si sono distinte nella promozione dellarte e della danza in tutto il mondo. Discendente del grande pittore Henri de Toulouse-Lautrec, Bertrand Du Vignaud è mecenate e storico dellarte. Appassionato di danza da anni sostiene compagnie indipendenti, composte da molti ballerini italiani residenti anche allestero.

 

Nasce il Board scientifico Positano Premia la Danza Léonide Massine

Questanno, dopo il giro di boa del mezzo secolo, la giuria cambia pelle diventando un board scientifico composto da direttori di compagnie e festival internazionali, oltre da da professionisti della danza, che si alterneranno garantendo una sempre cangiante prospettiva nella selezione dei vincitori.

Il board è composto da:

Susan Jaffe, Artistic Director of the American Ballet Theatre (Stati Uniti)

Joaquín De Luz Director Artistico Compañía Nacional de Danza (Spagna)

Clotilde Vayer, Direttrice Corpo di Ballo Teatro di San Carlo (Italia/Francia)

Ana Laguna, Ballerina e Formatrice (Spagna/Svezia)

José Carlos Martínez Directeur de la Danse de l’Opéra National de Paris (Francia/Spagna),

Laura Valente Direttrice Artistica del Massine Prize dal 2016 (Italia).

 

 

 

Da questa edizione Alfio Agostini il direttore di Ballet2000, storica e salda guida della giuria di giornalisti, ha accettato di diventare presidente onorario del Premio, ruolo ricoperto in passato solo da Alberto Testa.

 

Da questa edizione Alessio Carbone, più volte nel corso della sua carriera vincitore del Premio Positano, assume il ruolo di coordinatore nello staff della Direzione Artistica.

 

PERGAMENA SIMBOLO – Si rinnova anche quest’anno in particolare la collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, che vanta la prima scuola di ballo di un teatro dopera italiano, fondata nel 1812: per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo, dal 2017 il simbolo della manifestazione è un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato per il balletto PETRUSHKA, riprodotto in carta pergamenata. La pittura del poliedrico artista attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes, e più in generale della danza e della musica contemporanee, già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali.

 

Per quanto riguarda lo storico gemellaggio con il Prix Benois del Bolshoj/Mosca, con cui tradizionalmente a Positano si assegna il premio Massine/Benois/Mosca/Positano, dallanno scorso si è deciso di sospendere linterlocuzione istituzionale senza però discriminare i tanti artisti russi che militano nelle più importanti compagnie del mondo, e che aderiscono ad un’idea di danza che non contempli persecuzione e guerra.

 

 

IL PROGRAMMA

Gala degli artisti Premiati

2 agosto 2023, ore 20.30, Spiaggia Grande

Laura Valente
Direttrice Artistica

 

Presenta Marsia Lamberti

 

 

Anna Chiara Amirante e Danilo Notaro

Aria Suspended

cor. Mauro de Candia | mus. J.S. Bach

 

Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko

Caravaggio”

cor. Mauro Bigonzetti | mus. Bruno Moretti da Claudio Monteverdi

 

Emily Suzuki e Fernando Coloma 

Anastasia Hurska e Mario Galindo Monterrubio

Giselle”

cor. Jean Coralli – Jules Perrot | mus. Adolphe Adam

 

Clyde Emmanuel Archer

“Juliet and Romeo” (assolo di Mercuzio)

cor. Mats Ek | mus. Piotr Ilyitch Tchaikovsky

 

Caroline Osmont e Florent Mélac

Moonlight

cor. Benjamin Millepied | mus. Ludwig Van Beethoven

 

Ludmila Pagliero e Guillaume Diop

Trois Gnossiennes

cor. Hans Van Manen | mus. Erik Satie

 

Sarah Lamb

”La morte del cigno”

cor. Michel Fokine | mus. Camille Saint Saëns

 

Emma Riis-Kofoed e Ryan Tomash

Pas de Deux from Diamonds(from the ballet Jewels)

cor. George Balanchine ©The George Balanchine Trust | mus. Peter Ilyitch Tchaikovsky – Symphony No. 3 in D Major

 

Steven McRae

Czárdás”

cor. Steven McRae | mus. Vasko Vassilev

 

 

 

Breve storia del premio

La perla della Costiera amalfitana richiama i più grandi artisti delle due punte sin dagli anni 20 del secolo scorso, quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, si innamorò del luogo e il potente impresario Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato, tra gli altri, Vaslav Nižinskij e Rudolf Nureyev, che a sua volta fece de Li Galli unamata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Rudolf Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci e Luciana Savignano, Elisabetta Terabust e Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Mats Ek, Jiří Kylián, Wayne McGregor, Marie Chouinard, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev, Nacho Duato, Svetlana Zakharova e Viengsay Valdés, Anthony Dowell, Rocio Molina e Alessandra Ferri, tra i tantissimi artisti delle cinquanta edizioni del Premio, che non si è mai interrotto neanche durante la pandemia e nel 2021 ha dedicato una Edizione Speciale a Carla Fracci.

 

 

 

“Grazie allimpegno del Comune di Positano e al grande lavoro della direttrice artistica Laura Valente ci apprestiamo ancora una volta a vivere due giorni memorabili tra Li Galli, scrigno magico tanto amato da Massine e poi da Nureyev, e il palcoscenico della Spiaggia Grande, pronti ad accogliere ballerini da tutto il mondo che saranno naturalmente i protagonisti assoluti. Tra loro, con riconoscenza speciale, saluto la signora  Luciana Savignano che dopo il tributo alla carriera,  che si annuncia il momento clou della serata 2023,  resterà al nostro fianco anche nelle prossime edizioni. Mi fa piacere ricordare che il Premio Positano Léonide Massine non ha subìto interruzioni, neanche durante la pandemia, mai abbiamo pensato fosse possibile sospendere la gloriosa storia del riconoscimento più antico e prestigioso del mondo della danza, testimonianza della centralità di questo progetto nella vita culturale di Positano e delle sue solide reti internazionali. Dopo 50 anni abbiamo però deciso di trasformare la fisionomia del Premio, ringrazio quindi sentitamente il prestigioso board scientifico composto da direttori di compagnie e festival internazionali che ha lavorato al nostro fianco per dare avvio al nuovo corso. Auguro a tutti una straordinaria 51esima edizione”.

Giuseppe Guida, Sindaco di Positano

 

Un classico che da sempre guarda al futuro, onorando lo spirito di artisti  che crearono un secolo fa il mito di Positano capitale della danza: questo è il Premio Massine, anche in questa edizione è sempre più palcoscenico globale che connette i grandi protagonisti e i talenti emergenti con i nuovi linguaggi contemporanei. Un sentito grazie ad Alfio Agostini, che da quest’anno diventa presidente onorario, dopo aver coordinato la giuria di giornalisti, preziosa nellapporto dato a questa storica manifestazione. Il convinto sostegno ad unidea di Premio proiettato nel futuro si deve esclusivamente all’ostinata determinazione del Comune di Positano. Da questanno, un nuovo e prestigioso board scientifico – che ha accettato con entusiasmo questa sfida insieme a noi – contribuirà sempre più a rendere attuale e contemporanea una manifestazione unica nel suo genere saldamente ancorata alle radici ma continuamente proiettata verso nuovi orizzonti. Buona 51° edizione a tutti noi!

Laura Valente, Direttrice Artistica Premio Positano Léonide Massine

 

 

Visti da vicino

Biografie dei protagoniste

 

Luciana Savignano è una delle più interessanti e versatili protagoniste della danza italiana, applaudita allunanimità dalla critica internazionale. Formatasi presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, dopo un periodo di perfezionamento al Teatro Bolshoi di Mosca, Luciana si diploma allAccademia scaligera, dove inizia la sua lunga carriera. Nel 1968 Mario Pistoni la sceglie come ballerina solista per il balletto Il Mandarino Meraviglioso, su musica di Béla Bartòk, con il quale ottiene la sua prima importante affermazione. Nel 1972 diventa Prima Ballerina alla Scala e tre anni dopo, nel 1975, è nominata Étoile, ma abbandona presto il repertorio classico per dedicarsi a ruoli contemporanei, lavorando con i più grandi coreografi della scena internazionale. Il suo repertorio è vastissimo: ricordiamo, fra i tanti ruoli, quello della ninfa ne Laprès-midi dun faune, La Bisbetica Domata di John Cranko e Lola-Lola in Langelo Azzurro, dedicata al mito di Marlene Dietrich. Luciana è una danzatrice fuori dagli schemi, amata dai più grandi coreografi, fra cui lindimenticabile Maurice Béjart, che la invita nella compagnia Les Ballets du XXe siècle e che su di lei costruisce molti ruoli: il primo è Nona Sinfonia; in seguito Béjart crea per lei Ce que lamour me dit con Jorge Donn. Interpreta inoltre Romeo e Giulietta, Bakti, Leda e il cigno, ma è nel celeberrimo Boléro che la Savignano esprime al massimo le sue doti di ballerina proiettata verso la modernità. Il connubio artistico con Béjart porta alla creazione di altri celebri lavori, fra cui La Luna. Nel marzo 1994 ancora Maurice Béjart crea per Luciana La Voce, spettacolo tratto da La Voix Humaine di Jean Cocteau. Nel 1995 Savignano inaugura un altro longevo sodalizio artistico, con la coreografa Susanna Beltrami con la quale fonda la Compagnia Pier Lombardo Danza, interpretando con straordinario successo Tango di Luna. Nel 2023 la direzione artistica del premio dedica a questa straordinaria artista italiana, già vincitrice del Massine in passato, il Premio Speciale alla Carriera una Vita per la Danza.

 

Benjamin Millepied

Ballerino e coreografo francese si è distinto per una carriera molto trasversale che lo ha visto primo interprete, poi coreografo, direttore di prestigiosi corpi di ballo (Opéra de Paris) e infine acclamata star del grande schermo dopo esser stato protagonista del film Il Cigno nero”, successo mondiale e popolare, grazie al quale incontra e sposa lattrice Natalie Portman (che con questa interpretazione ottiene lOscar). Nella danza classica studia con Skouratov e nella moderna con Tarraube-Martigny per poi essere allievo di Rahn presso il Conservatoire national di Lione. Entrato nel 1993 alla School of American Ballet di New York, due anni più tardi ha ottenuto il suo primo ruolo di ballerino nel New York City Ballet, del quale nel 2001 è stato scelto come ballerino principale. Direttore artistico del Morriss Center Dance di Bridgehampton (2004-2005), ha parallelamente intrapreso lattività di coreografo; autore di numerose pièces, tra i suoi lavori più rilevanti va ricordata la coreografia della pellicola Black Swan (2010) di Darren Aronofsky, della quale è stato anche interprete, come già riportato. Nel 2011 ha lasciato il New York City Ballet per fondare lanno successivo la compagnia di danza LA Dance Project; nel 2013 è stato scelto come futuro direttore, dallottobre 2014 al 2016, succedendo a Lefèvre, del corpo di ballo dellOpéra de Paris. Da quando nel 2012 ha fondato il L.A. Dance Project, Benjamin Millepied – fra i danzatori e coreografi più talentuosi del panorama contemporaneo – si è dedicato principalmente alla creazione artistica. A rendere esclusiva la sua presenza al Festival dei Due Mondi, lo scorso luglio, il suo ritorno in scena come ballerino, dopo oltre dieci anni, per il nuovo progetto Unstill Life, che porta ai vertici la relazione tra danza e musica grazie alla collaborazione con il pianista Alexandre Thauraud, figura unica nel mondo della musica classica.

 

Anastasia Hurska, Principal dancer del Corpo di ballo dell’Opera Nazionale Ucraina si diploma a Kyiv nel 2018. Partecipa e vince concorsi internazionali come Grand Prix Kyiv 2018, Korea 2018 e Pechino 2022, nominata precocemente principal dancer dell’Opera Nazionale Ucraina. Dallinizio della guerra è regolarmente solista ospite dei principali gala internazionali. 

 

Anna Chiara Amirante, étoile del San Carlo, si forma con Anna Razzi e comincia la sua carriera ospite al Teatro alla Scala e all’Opera di Roma. Nel suo Teatro ricopre molti ruoli da protagonista e nel dicembre 2022 riceve la nomina di Étoile del San Carlo sotto la direzione di Clotilde Vayer.

 

Clyde Emmanuel Archer nasce a Brooklyn. Studia alla prestigiosa Juilliard School di New York e collabora regolarmente con Alvin Ailey American Dance Theater, con il Gothenburg Opera Ballet, con il Cullberg e il Royal Swedish Ballet. Apprezzatissimo interprete contemporaneo da Sharon Eyal e Gai Beharś, è tra i protagonisti di L-E-V Dance Company. 

 

Emily Suzuki, Solista dell’ English National Ballet nasce a Saitama in Giappone. Nel 2016 entra nella Compagnia del Balletto Nazionale inglese e successivamente viene promossa come Soloist per poi approdare a ruoli principali classici e moderno. Tra i riconoscimenti l’All Japan Ballet Competition nel 2013. 

 

Fernando Carratalá Coloma, solista dell’ English National Ballet, all’età di 5 anni inizia a ballare nell’Accademia della sua città natale, Alicante. A 14 anni entra nella Scuola Victor Ullate e dopo 3 nella sua compagnia. A 20 anni è già tra le fila dell’ English National Ballet dove è apprezzato solista interprete di ruoli principali.

 

Guillaume Diop, étoile del Balletto dell’Opéra di Parigi. Notato molto presto per le sue qualità tecniche e artistiche, ha dato prova di sé sul palcoscenico nei ruoli principali delle più grandi opere del repertorio. Nel 2018 è entrato a far parte del Balletto dell’Opéra di Parigi, dove ha scalato rapidamente le gerarchie. L’11 marzo 2023 diventa Étoile all’età di 23 anni e senza passare dal grado di Premier Danseur.

 

Nata a Buenos Aires, Ludmila Pagliero, étoile del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi debutta nel 2000, quando a soli 16 anni entra a far parte del Ballet Nacional de Santiago in Cile, diventa Solista. Nel 2003 vince il 7° Concorso Internazionale di New York e riceve il Premio Youskevitch, entrando all’American Ballet Theatre. Nello stesso anno sarà la prima argentina a far parte del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi, di cui diventa étoile. Tra i riconoscimenti: Chevalier des Arts et des Lettres, Francia e Premio Konex pour les Arts, Argentina.

 

Danilo Notaro, étoile del San Carlo si forma al Massimo napoletano con Anna Razzi, diplomandosi nel 2014 ed entrando subito nel Corpo di Ballo del Massimo. Interpreta ruoli  solistici e da Primo Ballerino del repertorio classico e contemporaneo. Nel 2022 è stato nominato Étoile sotto la direzione di Clotilde Vayer.

 

Mario Galindo, spagnolo di Madrid, si diploma nel 2019. Con un premio di fine corso continua la sua formazione alla San Francisco Ballet School, dove è stato selezionato per il suo Training Program. Nel 2021 entra a far parte della Compañía Nacional de Danza, sotto la direzione artistica di Joaquín De Luz, e appena un anno dopo conquista per doti interpretative e tecniche il ruolo di ballerino solista.

 

Sarah Lamb, Principal del Royal Ballet, si forma con Tatiana Nikolaevna alla Boston Ballet School. È stata insignita della medaglia d’oro alle arti dal presidente Bill Clinton. Entra alla Boston Ballet nel 1998, solista nel 2001 e Principal nel 2003. È apprezzata e richiestissima da molti coreografi, tra cui Christopher Wheeldon e Wayne McGregor. Nel 2015 da Principal apre la stagione del Royal Ballet come Giulietta, per il 50° anniversario della celebre coreografia MacMillan, insieme allaltra stella del Royal Ballet Steven McRae. Serata trasmessa in diretta nei cinema di tutto il mondo.

 

Il ballerino australiano Steven McRae è Principal del Royal Ballet, alla cui scuola si diploma nel 2004. Primo Artista nel 2005, Solista nel 2006, Primo Solista nel 2008 e Principal nel 2009. Ha vinto la medaglia d’oro Adeline Genée nel 2002 e il Prix de Lausanne nel 2003. Apprezzato interprete nei ruoli classici come nei contemporanei (da Balanchine a McGregor e Scarlett) vince, tra i tanti premi, il Best Male Dancer (2011) ai Critics’ Circle National Dance Awards e Young Australian Achiever nel Regno Unito (2014).

 

Emma Riis-Kofoed diplomata nel 2014, entra a far parte del Royal Danish Ballet come Junior, diventando membro del corpo di ballo nel 2017, solista nel 2020 e prima ballerina nel 2022. Interprete versatile, ricopre i ruoli classici del repertorio e di creazioni contemporanee. Vince numerosi premi, tra cui: Albert Gaubier’s Travel Grant e Ole Nørlyng’s Talent Prize (2019).

 

Classe 1991, Nicoletta Manni, Principal della compagnia di danza scaligera,. Nata a Galatina, provincia di Lecce, a 12 anni entra nella scuola di ballo dell’Accademia scaligera, diventando prima ballerina della compagnia a soli 22 anni. E’ oggi una professionista versatile tra le italiane della sua generazione più apprezzate su scala internazionale.

Timofej Andrijashenko, lettone, classe 1994, Principal della compagnia di danza scaligera, inizia a studiare danza a 9 anni all’Accademia di Riga. Andrijashenko, vincitore di numerosi concorsi internazionali, nonché Medaglia d’oro al Bolshoi di Mosca, è Principal del Teatro Alla Scala. Premiati durante la pandemia, quando il Premio Positano Léonide Massine si è svolto senza la possibilità di danzare, le due star scaligere, ritirano questa sera il loro riconoscimento, danzando.

 

Formatosi alla scuola di danza canadese, Ryan Tomash viene subito selezionato tra le giovani promesse della danza a soli 10 anni. Talento poliedrico e innata curiosità artistica lo portano ad essere notato per la sua versatilità, grazie alla quale in tempi rapidi è chiamato a far parte della Compagnia Det Kongelige Teater di Copenaghen in Danimarca.

 

Caroline Osmont e Florent Mélac, ballerini ospiti in questa edizione del Premio Léonide Massine, militano entrambi nel Ballet de lOpéra National de Paris. Danzeranno Moonlight” di Benjamin Millepied su musica di Ludwig Van Beethoven, in omaggio al coreografo premiato per la trasversalità e poliedricità della sua carriera.

50^ edizione Premio Positano Léonide Massine per l’Arte della Danza 31 Agosto 2022

Festa grande per la 50ª Edizione

del premio di danza più antico del mondo

 

Mercoledì 31 agosto (ore 21) 

Gala dei premiati sul palcoscenico della Spiaggia Grande

Premio alla Carriera

Alessandra Ferri

 

In scena danzatori provenienti da SVEZIA, FRANCIA, SPAGNA, PORTOGALLO, GERMANIA, BELGIO, STATI UNITI, GIAPPONE, REGNO UNITO, ITALIA, SVIZZERA, ARGENTINA, UCRAINA, DANIMARCA.

 

I PREMIATI

Antonio Casaliño (Bayerisches StaatsBallett), Jacopo Bellussi e Ida Praetorius (Hamburg Ballet), Aitor Arrieta e Katja Khaniukova (English National Ballet, Londra), Ohashi Mari e Guilliams Kwinten (Béjart Ballet Lausanne), Jacopo Tissi (Teatro alla Scala, Premio Vespoli), Luigi Crispino (American Ballet Theatre, Premio Vespoli), Stanislao Capissi (Teatro San Carlo, Napoli), Ana Sophia Scheller (Balletto Nazionale dell’Ukraina), Matteo Miccini (Stuttgart Ballet), Rocio Molina (Compagnia Rocio Molina) Alessio Carbone (Opéra de Paris, per Ballet for Peace, assegnato dal Comune di Positano)

 

Positano (SA), agosto – Il Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza, il riconoscimento più antico del mondo, festeggia i suoi  50 anni con il ritorno del tradizionale Gala sul palcoscenico della Spiaggia Grande, mercoledì 31 agosto ore 21, edizione speciale celebrativa che vedrà il ritorno dal vivo  dei danzatori – stelle e principals di grandi compagnie internazionali.

 

Interamente finanziato e organizzato dal Comune di Positano, con la direzione artistica di Laura Valente, il Positano Léonide Massine 50/ma edizione assegna il premio alla carriera all’ étoile internazionale  Alessandra Ferri, icona italiana dell’arte della danza nel mondo per lo straordinario e poliedrico percorso artistico, per la sua lunga e ancora attiva carriera di interprete che ne fa una delle più complete e versatili protagoniste della scena.

 

Nell’eccezionale palinsesto dei “Positano 50” artisti provenienti da tutto il mondo, delle compagnie più prestigiose, presenteranno una performance speciale pubblica: il portoghese Antonio Casaliño (Bayerisches StaatsBallett) in duo con Margarita Fernándes, Jacopo Bellussi e la danese Ida Praetorius (Hamburg Ballet), l’argentina Ana Sophia Scheller (Balletto Nazionale dell’Ukraina), gli italiani Matteo Miccini (Stuttgart Ballet), Stanislao Capissi (Teatro San Carlo, Napoli) in duo con Claudia D’Antonio, Jacopo

 

 

Tissi (Teatro alla Scala di Milano) e Luigi Crispino (Teatro del Balletto Americano). E ancora il basco Aitor Arrieta e l’ucraina Katja Khaniukova (English National Ballet, Londra), la giapponese Ohashi Mari con il belga Guilliams Kwinten (Béjart Ballet Lausanne). A cui si aggiungerà il flamenco travolgente di Rocío Molina, danzatrice e corografa, Leone d’Argento a La Biennale Danza  di Venezia 2022.

 

PREMIO LUCA VESPOLI a Jacopo Tissi: nello spirito del MassineIl premio Luca Vespoli, dedicato alle personalità che si sono distinte nella promozione dell’arte della danza in tutto il mondo, è stato assegnato eccezionalmente quest’anno a un danzatore: Jacopo Tissi  (Premio Positano danzatori italiani nel 2019) torna, per i 50 anni del Premio Massine, a ricevere il Vespoli, rappresentando così perfettamente lo spirito del Massine Positano, che ha tra gli obiettivi proprio quello di segnalare talenti, accanto alle leggende della danza, per farli poi tornare nel corso della loro carriera. Tissi, diploma alla Scala di Milano, ingaggi al Balletto dell’opera di Vienna, primo italiano a ricevere il riconoscimento di étoile nella storia del Bolshoi, tempio russo della danza ha lasciato Mosca in aperto dissenso con l’invasione dell’Ucraina. Al ritorno lo ha accolto la “sua casa”, nominandolo Primo ballerino ospite del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala.

Il Premio Vespoli per i  più giovani viene assegnato a Luigi Crispino,  classe ’97,  “speranza” al Massine  nel 2017, formazione tutta campana al teatro di San Carlo, dal 2021 fa parte  dell’American Ballet Theatre a New York.

Il 30 agosto, presso la sede dell’ufficio del Turismo di Positano (ore 18), intitolazione della sede a Luca Vespoli con il sindaco Giuseppe Guida e i premiati.

BALLET FOR PEACE – Alessio Carbone (premio Massine al merito nel 1997 ed al valore nel 2006, Opéra de Paris), che riceve il riconoscimento del  Comune di Positano per aver ideato ‘Ballet for Peace’, che ha unito nel nome della pace  artisti per la prima volta insieme sul palcoscenico del Teatro di San Carlo.

I  premiati  si ritroveranno il 30 agosto per una giornata celebrativa sull’isola de Li Galli, che fu l’amata residenza di Massine e di Nureyev.

LA GIURIA

Alfio Agostini (direttore di Ballet2000, collaboratore della direzione artistica), Gerald Dowler (The Financial Times/Dancing Times), Jean Pierre Pastori (La Tribune/Fondazione Béjart), Roger Salas (El País), Valeria Crippa (Corriere della Sera), Brigitte  Lefèvre (figura centrale nelle politiche culturali della danza in Francia, per vent’anni direttrice del Balletto dell’Opéra di Parigi, direttore artistico del Festival di Danza di Cannes) e la direttrice artistica Laura Valente.

 

PERGAMENA SIMBOLO – Si rinnova in particolare la collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, che vanta la prima scuola di ballo di un teatro d’opera italiano, fondata nel 1812: per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo, dal 2017 il simbolo della manifestazione è un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato per il balletto PETRUSHKA, riprodotto in carta pergamenata. La pittura del poliedrico artista attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes, e più in generale della danza e della musica contemporanee, già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali.

 

IL PROGRAMMA

Gala degli artisti Premiati

31 agosto 2022, ore 21, Spiaggia Grande

 

Claudia d’Antonio e Stanislao Capissi (Teatro San Carlo, Napoli)

– “Il Lago dei cigni”, pas de deux atto II – cor. Lev Ivanov, mus. Piotr Ilic Tchaikovsky

Matteo Miccini  solo (Stuttgart Ballet)

– “Ssss…” – cor. Edward Klug, mus. Fryderyk Chopin

Luigi Crispino (American Ballet Theatre) e Ana Sophia Scheller

– “La Bayadère”, pas de deux atto II, mus. Ludwig Minkus, cor. Marius Petipa

Antonio Casaliño e Margarita Fernándes (Bayerisches StaatsBallett)

– “Don Chisciotte”, pas de deux – cor. Alexander Gorsky (da Marius Petipa), mus. Ludwig Minkus

Ohashi Mari e Guilliams Kwinten (Béjart Ballet Lausanne)

– “Brel et Barbara”, duo – cor. Maurice Béjart, mus. varie

Rocío Molina

– “flamenco sin fronteras” – pincelada Molina

Jacopo Tissi (Teatro alla Scala)

– Solo da “La nona onda”( The Ninth Wave) – cor. Bryan Arias, mus. Nikolai Rimsky-Korsakov

Jacopo Bellussi e Ida Praetorius (Hamburg Ballet)

– Duo da “Terza Sinfonia di Mahler” – cor. John Neumeier, mus. Gustav Mahler

Aitor Arrieta e Katja Khaniukova  (English National Ballet)

– “Le Corsaire”, pas de deux “della grotta”, atto II – cor. Anna-Marie Holmes (da Marius Petipa)

 

LA MOSTRA –  “50 anni in punta di piedi, mostra diffusa tra sassi e scale”

La storia  del premio Léonide Massine invade le  vie, le scale e gli angoli più remoti di Positano (dal 28 agosto al 28 settembre) con le immagini dei protagonisti del premio più antico del mondo della danza, con scatti dei fotografi che nel tempo ne hanno immortalato espressioni e corpi, tra i quali si ricorda il compianto Massimo Capodanno, positanese d’adozione, scomparso quest’anno.

Ci accompagneranno lungo il cammino le espressioni di Nureyev e Massine, a Margot Fonteyn e Micha Barishnikov, Maurice Bejart e Alicia Alonso, tra tanti talenti in erba oggi stelle della danza, come Roberto Bolle,  e personaggi del mondo del cinema e dello spettacolo – da Gregory Peck e Franco Zeffirelli alle gemelle Kessler – che hanno trasformato il Premio Positano in un evento di culto nel mondo.

Ricerche d’archivio e realizzazione mostra diffusa: Vito Fusco con Astrid Cotterli, Federica De Caro e Marta Banfi.

 

BREVE STORIA DEL PREMIO – La perla della Costiera amalfitana richiama i più grandi artisti delle due punte sin dagli anni ’20 del secolo scorso, quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, s’innamorò del luogo e il potente impresario Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato, tra gli altri, Vaslav Nižinskij e Rudolf Nureyev,  che a sua volta fece de Li Galli un’amata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Rudolf Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci e Luciana Savignano, Elisabetta Terabust e Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Mats Ek, Jiří Kylián, Wayne McGregor, Marie Chouinard, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev, Nacho Duato, Svetlana Zakharova, Viengsay Valdés e Anthony Dowell, tra i tantissimi artisti delle cinquanta edizioni del Premio, che non si è mai interrotto neanche durante la pandemia e nel 2021 realizzato una Edizione Speciale dedicata a Carla Fracci.

 

 

Dichiarazione Sindaco di Positano Giuseppe Guida_Grazie all’ impegno del Comune di Positano e al grande lavoro della direttrice artistica Laura Valente ci apprestiamo quindi a vivere due giorni memorabili tra  Li Galli, scrigno magico tanto amato da Massine e poi da Nureyev, e il palcoscenico della Spiaggia Grande, pronto ad accogliere i ballerini che saranno i protagonisti assoluti.   il Premio Positano Léonide Massine non ha subìto nessuna
interruzione,neanche durante la pandemia,  perché desiderosi di portare avanti la storia del riconoscimento più  antico e prestigioso del mondo della danza. Abbiamo dato vita a due edizioni speciali e di grande spessore, a testimonianza della
centralità di questo progetto  nella vita culturale di Positano e delle sue solide reti internazionali.  Un importante ed emozionante momento durante questa edizione coinvolgerà l’intera cittadinanza: abbiamo infatti deciso di intitolare e dedicare l’attuale sede dell’Ufficio Turismo a Luca Vespoli, storico Direttore dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, una delle più autorevoli personalità della nostra città che con il suo impegno e con amore incondizionato, ha saputo tracciare un percorso fruttuoso, con
sguardo lungimirante, unendo passato, presente e futuro, coniugando al contempo in maniera esemplare un binomio fatto di Cultura e Turismo, quali elementi unici ed intramontabili della nostra storia.
E, proprio in tale occasione, consegneremo il prestigioso Premio Luca Vespoli  per la promozione dell’arte della danza in tutto il mondo a due danzatori e alle loro storie speciali. Oggi dunque siamo felici di annunciare che il mondo torna a danzare a Positano! Auguro a tutti una straordinaria 50esima Edizione.

 

Dichiarazione Direttrice Artistica Laura Valente

Un classico che da sempre guarda al futuro, onorando lo spirito di artisti che crearono un secolo fa il mito di Positano capitale della danza. Per l’edizione del cinquantenario il ‘Massine’ si conferma un palcoscenico globale che connette le grandi stelle, i talenti emergenti e i nuovi linguaggi contemporanei. Un premio in continua evoluzione, frutto di un lavoro in rete che lo mette costantemente in dialogo con le più importanti istituzioni, compagnie e artisti, non una parata di stelle ma un patrimonio identitario del territorio, che insieme a tutta la giuria tuteliamo con passione e spirito di squadra. Ringrazio il Comune di Positano che dal 2016 mi ha permesso, con convinto sostegno anche negli ultimi due anni di pandemia, di procedere in questa direzione, quella della valorizzazione di un evento unico per la sua storia e il suo indiscusso prestigio nel mondo.

 

BIOGRAFIE DEI PROTAGONISTI

ITALIA

Alessandra Ferri  Premio alla Carriera

 

L’étoile Alessandra Ferri, nata a Milano nel 1963, è considerata internazionalmente una delle più importanti ballerine drammatiche del nostro tempo.
Si forma alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e successivamente, per poi perfezionarsi alla Royal Ballet School di Londra. Nel 1980 vince il Prix de Lausanne ed entra a far parte del Royal Ballet inglese. Il 1983 l’anno della sua affermazione: a soli diciannove anni viene promossa prima ballerina, riceve il Sir Lawrence Award, il più importante premio in Gran Bretagna e viene nominata ballerina dell’anno dalla rivista “Dance and Dancers” e dal “New York Times”.

Sir Kenneth MacMillan la sceglie per interpretare i ruoli più importanti dei suoi balletti, Romeo e Giulietta, Manon e Mayerling: appositamente per lei inoltre il famoso coreografo ha creato altri ruoli, come Marie in Different Drummer e Micol in Valley of Shadows. Nel 1985 torna a Milano, chiamata da Franco Zeffirelli, per un originale «Lago dei Cigni». In sala c’è Baryshnikov che rimane folgorato dalla sua tecnica ed espressività e le spalanca le porte di New York e dell’American Ballet,  con cui danzerà in tutto il mondo. Nel 1985, Michail Baryshnikov la invita all’ American Ballet Theatre dove rimarrà Prima Ballerina fino al 2007. Nel 1992, è nominata Prima Ballerina Assoluta al Teatro alla Scala dove resterà fino al 2007.Ha lavorato con i più grandi coreografi del nostro tempo: Sir Frederick Ashton, Sir Kenneth MacMillan, Jerome Robbins, Jiri Kylian, Twyla Tharp, John Neumeier, William Forsythe, Roland Petit. Ha danzato nei teatri più prestigiosi del mondo. Nel 2006 è stata nominata Cavaliere della Repubblica dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2013, dopo sei anni di assenza dalle scene, torna a danzare e firma la sua prima coreografia, The Piano Upstairs, un dance play presentato al Festival dei Due Mondi a Spoleto. Nello stesso anno The Signature Theater produce lo spettacolo Chéri che segna il suo ritorno sulla scena newyorkese. Il 2015 è l’anno del ritorno al Royal Ballet e Wayne McGregor le crea il ruolo di Virginia Woolf in Woolf Works, grazie al quale nel 2016 vince il secondo Olivier Award 2016 per “Outstanding Achievement in Dance”. Nello stesso anno John Neumeier crea per lei DUSE con l’Hamburg Ballett. Nel maggio 2018 debutta in Afterite al Metropolitan Theatre di New York, nuova creazione di Wayne McGregor per l’American Ballet Theatre. Nel gennaio 2019 a Londra inaugura il Linbury Theatre ,nuova sala alla Royal Opera House,con lo spettacolo Trio ConcertDance. Quest’anno. Nel 2022, con  L’Heure Exquise, basato su Oh, les beaux jours (Giorni felici), uno dei momenti più alti del teatro di Samuel Beckett, Alessandra Ferri celebra i quarant’anni di carriera interpretando Winnie, la ballerina “âgée” immaginata da Maurice Bejart nel 1998 per Carla Fracci, che nella sua malinconica solitudine vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici. Un altro personaggio femminile per Alessandra Ferri, come Virginia Woolf, Eleonora Duse e Léa di Chéri, tutte donne eccezionali che appartengono a questo capitolo della sua vita di  immensa danzatrice, amata  in tutto il mondo.

 

SPAGNA
Rocío Molina

Per la prima volta un premio  al Massine per  la ricreazione contemporanea di un genere antico  va a Rocío Molina, ballerina e coreografa, innovatrice del Flamenco, Leone d’argento a La Biennale Danza 2022 di Venezia. Alla bailaora e coreografa spagnola  si riconosce il merito di aver trasformato il flamenco in un mondo capace di fondere  tradizione e modernità, con un linguaggio artistico che si muove tra virtuosismi del corpo e  molteplici  suggestioni e linguaggi contemporanei, dalla danza al teatro,  dal cinema alla filosofia.

Rocío Molina (Malaga, 1984) ha iniziato a ballare all’età di tre anni. A ventidue debutta Entre paredes, il suo primo lavoro, a cui seguiranno molte altre creazioni, tutte accomunate da uno sguardo trasgressivo e originalissimo sul mondo del flamenco. Tra le sue creazioni più note: El Eterno Retorno (2006) Turquesa como el limón (2006), Almario (2007), Por el decir de la gente (2007), Oro viejo (2008), Cuando las piedras vuelen (2009), Vinática (2010), Danzaora y vinática (2011), Afectos (2012) e Bosque Ardora (2014), Caída del Cielo (2016), Grito Pelao (2018), Inicio (Uno) (2020), Al fondo Riela (Lo otro del Uno) (2020) e Vuelta a Uno (2021), gli ultimi tre titoli compongono la Trilogía sobre la guitarra. È artista associata al Teatro Nazionale Chaillot di Parigi dal 2014. Fra i riconoscimenti più prestigiosi  il Premio Nazionale Spagnolo per la Danza, il Premio Miglior Ballerina alla Biennale di Siviglia, la Medaglia d’oro della Provincia di Malaga, il Max Award nel 2015 e nel 2017, il Dance National British Award nel 2016 e il Leone d’Argento alla Biennale Danza  di Venezia 2022.

 

Premio Danzatori

PAESI BASCHI/REGNO UNITO

Aitor Arrieta

Nato a Oiartzun, in Spagna (Paesi Baschi), questo ballerino dalla tecnica strepitosa è entrato a far parte dell’English National Ballet nel 2016,  promosso Primo Solista nel 2019. Vincitore di Emerging Dancer 2017, si è formato al Mariemma Royal Conservatory of Professional Dance e in precedenza ha ballato per la Compañía Nacional de Danza, Madrid.  Tra i tanti riconoscimenti la medaglia d’oro all’International Dance Contest di Biarritz nel  2013.

GERMANIA/ITALIA

Jacopo Bellussi

Formato alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala, si perfeziona alla Royal Ballet School dove si è diplomato. All’ultimo anno di scuola è scelto per una coreografia di John Neumeier, Spring and Fall. Il destino farà si che questo danzatore di talento entrerà a far parte, da solista, dell’Hamburg Ballet, che il grandissimo coreografo dirige  dal 1973.

 

ITALIA

Stanislao Capissi, napoletano si diploma nel 2012 presso la Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo sotto la Direzione di Anna Razzi, entrando a far parte della compagnia del Massimo napoletano, facendosi notare per versatilità e presenza scenica.

 

USA /ITALIA

Luigi Crispino (Premio Vespoli)

Classe 1997,  si è formato al  Teatro di San Carlo . Nel 2015 vola a New York con una borsa di studio della Kennedy Onassis School/American Ballet Theater, nemmeno un anno dopo entra a far parte di ABT Studio Company. Crispino entra a far parte di American Ballet Theater come apprendista nel settembre 2017 e diventa membro del corpo di ballo nel gennaio 2018.

 

PORTOGALLO/GERMANIA

Antonio Casaliño

Antonio Casalinho e’ una delle promesse più  interessanti del balletto classico, nato nel 2003 in Portogallo, a soli 17 anni, si e’ già fatto notare il numerosi ed importantissimi concorsi di danza, a cui si aggiunge la popolarissima edizione 2017 di Got Talent Portogallo. Oggi è una delle perle più promettenti della compagine del Bayerisches StaatsBallett.

 

GIAPPONE/SVIZZERA

Ohashi Mari

La danzatrice giapponese, studi alla Seinan Gakuin High School, forgia il suo talento versatile in due laboratori d’autore come la John Cranko School e Rudra Béjart School, per poi approdare quasi subito al Béjart Ballet Lausanne, di cui è parte identitaria dal 2013.

 

GERMANIA/ITALIA

Matteo Miccini

Nato a Firenze, si forma alla John Cranko Schule, dove si diploma nel 2015. Vince giovanissimo il primo premio al prestigioso Anna Pavlova, entrando nel  2016 al blasonato Balletto di Stoccarda, dove interpreta numerosi ruoli solistici nelle creazioni di grandi coreografi internazionali. Nel giugno del 2019, nell’ambito del progetto dello Stuttgart Ballet “Noverre: Young Choreographers”, debutta con il brano “What we’ve been telling you” con Marijn Rademaker.

 

DANIMARCA

Ida Praetorius                   

Ballerina danese, debutta al Royal Danish Ballet nel 2010 e dopo nemmeno sei anni diventa principal, interpretando ruoli di primo piano nelle produzioni più importanti della compagnia reale danese.  Nel 2021 è entrata a far parte dell’Hamburg Ballet come prima ballerina.

 

BELGIO/SVIZZERA

Guilliams Kwinten                                        

Il danzatore belga si forma al Keystone Ballet Academy (KBA) ad Anversa, diplomandosi nel 2009. Affina le sue qualità nel Royal Ballet of Flanders, per poi approdare al Béjart Ballet Lausanne, di cui è interprete apprezzatissimo.

 

UKRAINA/REGNO UNITO

Katja Khaniukova

Nata a Kiev, Ukraine, diventa  Principal Dancer  al Kiev Ballet, trampolino  per l’English National Ballet  che la accoglie nel 2014,  nominandola solista nemmeno tre anni dopo e  First Soloist  nel 2019.  E’ Guest Principal  nelle più prestigiose compagini e ha al suo attivo numerosi premi, tra cui l’ International Awards Gold Medal at the Serge Lifar International Ballet Competition (2005) e Gold Medal at the Seoul International Ballet Competition (2011). Nel  2020 il  Critics’ Circle National Dance Award for Outstanding Female Performance (Classical) per la sua interpretazione di  Frida Kahlo in Broken Wings.

 

ARGENTINA/UKRAINA

Ana Sophia Scheller

Di Buenos Aires, a 9 anni inizia a prendere lezioni al Teatro Colón con Gallo e Candal. Un anno dopo Viene ammessa alla Institución Superior e a 13 anni riceve la borsa di studio per tre anni consecutivi “Argentinas National Presidential Prize for Cultural Excellence in Classical Dance”. Vola a New York nel 2000 e nel  2003 entra a far parte dellAmerican Baller Theater Studio Company. E’ Julio Bocca che la vuole come principal guest nel suo tour di addio alle scene in Uruguay, Paraguay, Venezuela e Spagna. Nel  2004 entra al  New York City Ballet, di cui diventa prima solista e poi prima ballerina. Aggiungendo principal dancer al San Francisco Ballet e, dal 2019, al Balletto Nazionale dell’Ucraina.

 

ITALIA

Jacopo Tissi (Premio Vespoli)

Diploma alla Scala di Milano, ingaggi al Balletto dell’opera di Vienna, primo italiano a ricevere il riconoscimento di étoile nella storia del Bolshoi, tempio russo della danza.  Amatissimo dal pubblico e dalla critica per la sua presenza scenica e per la sua grande intensità espressiva, sui palcoscenici del  Mariinskij di Pietroburgo come alla  Royal Opera House di Londra. Lascia Mosca nel  marzo del 2022 in dissenso con l’invasione  dell’Ucraina. Al ritorno lo accoglie la sua casa, nominandolo Primo ballerino ospite del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala per la stagione 2022/23. Nel 2018 la città di Milano gli ha conferito l’Ambrogino d’oro.

 

SVEZIA/FRANCIA/ITALIA

ALESSIO CARBONE (riconoscimento del Comune di Positano per Ballet for Peace)

Direttore di “Les Italiens de l’Opera de Paris”, Alessio è nato nel 1978 a Stoccolma, naturalizzato francese,  proviene da una famiglia d’arte italiana. Nel 1991 entra alla Scuola di Danza del Teatro alla Scala di Milano. Sei anni dopo vince l’audizione per entrare a far parte  del corpo di ballo dell’Opera di Parigi, con cui interpreterà ruoli classici e contemporanei, da solista e ospite nei maggiori teatri e compagnie internazionali. Tra i riconoscimenti il premio Léonide Massine al merito nel 1997 ed al valore nel 2006, Il premio Tani per le arti dello spettacolo, Les Etoiles de Ballet 2000 e il Ballet Star of the XXI Century a New York.

 

Aitor Arrieta

Aitor Arrieta

Alessandre Ferri - Photo Amber Hunt

Alessandre Ferri – Photo Amber Hunt

Alessandre Ferri - Photo Amber Hunt

Alessandre Ferri – Photo Amber Hunt

Ana Sophia Scheller - Photo ©Nisian Hughes

Ana Sophia Scheller – Photo ©Nisian Hughes

Antonío Casalinho

Antonío Casalinho

Jacopo Bellussi

Jacopo Bellussi

Jacopo Tissi - Photo ©Jack Devant

Jacopo Tissi – Photo ©Jack Devant

Luigi Crispino Photo © Karolina Kuras

Luigi Crispino Photo © Karolina Kuras

Mari Ohashi

Mari Ohashi

Rocio Molina - Photo Simone Fratini

Rocio Molina – Photo Simone Fratini

Stanislao Capissi

Stanislao Capissi

49^ edizione del Premio Positano Premia la Danza Léonide Massine 11 Settembre 2021

Positano Premia la Danza – Léonide Massine – 49ª Edizione

EDIZIONE SPECIALE dedicata a CARLA FRACCI

Sabato 11 settembre 2021 ore 21

Sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta

Cerimonia di Premiazione e Concerto 

Carla a Positano di M.Capodanno.jpg

IL MONDO DI CARLA A POSITANO

con Beppe Menegatti, Luisa Spinatelli, Amedeo Amodio

Annamaria Morelli, Stéphane Fournial e Giuliana Gargiulo

Contributo speciale in video di

Lucinda Childs e Bob Wilson  

 

“Premio Luca Vespoli” a Clotilde Vayer   

Mostra fotografica a cura di Luciano Romano

“Carla, l’eterna fanciulla danzante” (cit. Montale)

Villa Romana, Cripta – 11-18 settembre 2021

Omaggio musicale dell’Ensemble I Solisti del Teatro di San Carlo

Positano (SA), 8 settembre – Il mondo di Carla Fracci a Positano. La capitale della danza torna come ogni anno a connettersi con le eccellenze globali dell’arte coreutica per una speciale edizione, la 49esima, di “Positano Premia la Danza – Léonide Massine”, sabato 11 settembre alle ore 21.

Sul sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta si celebrerà un palmarès speciale dedicato a Carla Fracci (1936-2021), un omaggio con la ‘regia’ del compagno di una vita, Beppe Menegatti. Tutto il premio quest’anno ruoterà infatti attorno alla figura dell’étoile, che con Positano aveva una relazione specialissima.

Carla Fracci è morta a Milano a 84 anni, il 27 maggio scorso, monumento nazionale, mito del balletto, una delle più grandi artiste della danza mondiale, che con Positano e il premio Massine ha sempre avuto un legame unico, vincendolo più volte e poi diventandone madrina. Quest’anno avrebbe dovuto ritirare il premio alla Carriera proprio al Massine. Non ce l’ha fatta.

Per questo il Comune di Positano e il comitato artistico denominato nel 2021 ‘per Carla’ e composto da Alfio Agostini (direttore di Ballet 2000), Valeria Crippa (Corriere della Sera), Laura Valente (Direttrice artistica Premio Léonide Massine ITALIA) e Roger Salas (El Pais), hanno deciso di dedicare a lei e al ‘suo mondo’ il Premio più antico della danza. 

A chi è stato suo partner, a chi le ha curato regie e coreografie originali, costumi e scenografie, ai grandi ‘artisti’ che hanno condiviso con lei una parte dei loro successi e percorsi professionali di eccellenza.

I Premi saranno assegnati al regista Beppe Menegatti, alla scenografa Luisa Spinatelli, al coreografo Amedeo Amodio, al danzatore e partner Stéphane Fournial, al fotografo Luciano Romano. E tra video e fotografie, veri e propri intarsi di una carriera leggendaria, ci saranno anche le parole di un’altra scenografa e costumista (già premio Positano nel 1995) Annamaria Morelli e dell’amica storica, la giornalista e scrittrice Giuliana Gargiulo, che ha dedicato a Fracci più pubblicazioni. 

Dichiarazione del Sindaco di Positano, Giuseppe Guida:

“Positano ha mantenuto la sua doppia promessa: realizzare anche quest’anno il premio Massine, il più antico del mondo, e dedicarlo doverosamente a Carla Fracci, mito assoluto del balletto, che della vita artistica e culturale positanese è stata una delle fondamentali ispiratrici. Da quando nel maggio scorso ci giunse la triste notizia della sua scomparsa il nostro pensiero è stato quello di realizzare un omaggio autentico, sobrio e prezioso, frutto del lavoro e dell’impegno del comitato artistico e dello spessore dei protagonisti di questa edizione. Aggiungo con orgoglio che quest’anno il premio Luca Vespoli verrà consegnato ad una artista internazionale di alto valore Clotilde Vayer, neo direttrice del Corpo di ballo del Teatro San Carlo. Dopo un’estate ricca di soddisfazioni e grandi successi, e giunta l’ora del riscatto, per ritornare sui passi già fatti, per ripeterli come avviene per la danza, per ritornare a sentirsi liberi di vivere, per ritornare nuovamente ad esprimersi attraverso l’arte più antica del mondo!!! Siamo certi che il 2022 sarà l’anno della definitiva ripresa, l’anno del cinquantenario del Premio Danza Léonide Massine, che consacrerà ancor di più la città di Positano come capitale internazionale dell’arte della danza”.

PERGAMENA PREMIO 

Per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo, dal 2017 il simbolo della manifestazione è anche quest’anno un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato per il balletto PETRUSHKA, riprodotto in carta pergamenata. La pittura del poliedrico artista attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali. 

MOSTRA 

A Carla, legatissima a Positano e al Premio Massine, sarà dedicata una mostra fotografica curata da Luciano Romano ed ospitata nella Cripta della Villa Romana (11-18 settembre) dal titolo “Carla, eterna fanciulla danzante” (cit. Eugenio Montale).

Contributo speciale in video di Lucinda Childs e Bob Wilson. 

Sarà proposto un contributo speciale in video di due leggende delle performing arts, la coreografa e danzatrice Lucinda Childs e il regista Bob Wilson.

PREMIO VESPOLI a Clotilde Vayer

Il Premio Luca Vespoli è assegnato a Clotilde Vayer, neodirettrice del Balletto del San Carlo. 

Il giovane danzatore positanese Daniele Di Donato, Premio Massine nel 2018 come ‘giovane promessa’, ritorna al premio “per raccontare” i traguardi raggiunti negli ultimi tre ultimi tre anni.

 

Continua il gemellaggio tra Il Premio Positano e il Prix Benois de la dance del Bolshoi di MOSCA, con la direzione artistica di Nina Loory che negli anni ha premiato artisti che si sono esibiti in entrambe le rassegne.

CONCERTO 

Dopo le premiazioni, in chiusura di serata, Omaggio Musicale dell’Ensemble I Solisti del Teatro di San Carlo, che eseguiranno musiche da film, con un programma ‘idealmente dedicato a Carla’ che vedrà esibirsi Daniele Baione (primo violino), Erika Imola Gyarfas (secondo Violino), Angelo Iollo (Viola), Silvano Maria Fusco (Violoncello), Pasquale Maddaluno (Contrabasso), Gianpiero Pannone (Flauto) Francesco Parisi (Oboe), Stefano Bartoli (Clarinetto). In programma musiche che hanno fatto la storia del nostro immaginario: Amarcord  (Nino Rota), La dolce vita (Nino Rota), La passerella di 8 e ½ (Nino Rota), Buongiorno principessa (Nicola Piovani), Deborah’s theme (Ennio Morricone – C’era una volta in America), Gabriel’s oboe (Ennio Morricone),  Godfather waltz (Nino Rota Valzer n. 2), Jazz suite “Eyes wide shut (Dmitrij Šostakovič), Il Postino (Luis Bacalov), Nuovo cinema Paradiso (Ennio Morricone), Oblivion – Enrico IV ( Astor Piazzolla),  Por una cabeza  – Scent of woman (Carlos Gardel), Poverty (Ennio Morricone- C’era una volta in America),  Schindler’s list (John Williams), La vita è bella (Nicola Piovani).

Un docu-corto e pubblicazione e-book saranno dedicati a Carla Fracci e al suo legame con il premio Léonide Massine, attingendo al prezioso archivio del comune di Positano, e non solo.  Il lavoro, a cura di Laura valente, sarà presentato entro dicembre 2021. 

BREVE STORIA DEL PREMIO  

Positano richiama i più grandi artisti della danza sin dagli anni ’20 del secolo scorso quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi del mondo artistico come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, s’innamorò del luogo e Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato personaggi come Serghei Diaghilev, Vaslav Nižinskij e Rudolf Nureyev che fece di Li Galli un’amata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio, oggi alla vigilia del mezzo secolo di vita, venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci, Luciana Savignano, Elisabetta Terabust, Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev (nella foto con Carla Fracci). Nel 2019 il Premio alla Carriera è andato a Nacho Duato, danzatrice dell’anno Svetlana Zakharova mentre nel 2020 a Viengsay Valdés e Anthony Dowell.

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Carla Fracci

di Alfio Agostini

27 maggio 2021… percossa, attonita la terra al nunzio sta.

Il lettore mi concederà la citazione spropositata. Alla notizia inattesa della sua scomparsa, colpiti e sbalorditi siamo rimasti tutti, in Italia, e non solo nella cerchia della danza. Aveva quasi 85 anni, tutti lo sapevano e nessuno ci pensava. Eppure sentivamo impossibile che potesse mancare; quasi tutti eravamo nati al balletto con lei, era stata la nostra prima “ballerina”, l’avevamo seguita per decenni, tutti, dalla più ingenua ed adorante allieva di danza classica al critico meno compiacente (e parlo per me, che m’impuntai da giovane a cercare le ombre della sua onnipresenza così assoluta ed esclusiva nella danza italiana, per poi finire con l’ammirare anch’io incondizionatamente la grande artista e la sua personalità sobria e impenetrabile, al di là del sorriso soave da madonna del Rinascimento lombardo (“The Madonna of the Ballet”, titolò tanti anni fa il settimanale americano Time).

Una necrologia che riassumesse qui la sua carriera smisurata sarebbe un esercizio senza senso, dopo che la carta stampata e il web l’hanno fatto due mesi fa e dopo quarant’anni lungo i quali questa stessa rivista, nata quando lei era già all’apogeo della carriera, ne ha scritto con continuità. 

Ci limitiamo dunque a queste poche righe e a poche immagini, certi che il lettore sappia già di lei l’essenziale.

Ma per ricordare ai nostri lettori non italiani che Carla Fracci non è stata un fenomeno solo italiano, vorrei raccontare un momento che m’impressionò, al Metropolitan Opera di New York nella serata di gala del 50° anniversario dell’American Ballet Theatre, nel gennaio del 1990. Sfilavano tutte le stelle più amate dai fans della compagnia nella sua storia, da Alicia Alonso a Mikhail Baryshnikov; ciascuno appariva in un filmato storico proiettato sul fondo della scena e poi danzava dal vivo in un breve brano del repertorio dell’ABT. Molti applausi per tutti. Ma quando sullo schermo apparve Carla Fracci in Giselle con Erik Bruhn, scoppiò un’ovazione incontenibile ed emozionante che durò a lungo, con tutto il pubblico del Met in piedi.

Giselle, certo, il suo ruolo identificativo. Beppe Menegatti, suo Pigmalione e marito, dice che Carla lo ha danzato 1000 volte in tutto il mondo. Il numero può sembrare eccessivo, ma è un numero da mito.

Eppure, se mi è permesso ancora un pensiero personale, dirò che il momento magico di Carla Fracci nella mia memoria di spettatore è un altro: quello della finestra che si apre nel primo atto della Sylphide, rivelando lei, immobile, in posa più-che-perfetta, semplice e sublime; una visione, l’altrove che si manifesta sulla terra, un sorriso e un brivido che avvolgeva il teatro.