50^ edizione Premio Positano Léonide Massine per l’Arte della Danza 31 Agosto 2022

Festa grande per la 50ª Edizione

del premio di danza più antico del mondo

 

Mercoledì 31 agosto (ore 21) 

Gala dei premiati sul palcoscenico della Spiaggia Grande

Premio alla Carriera

Alessandra Ferri

 

In scena danzatori provenienti da SVEZIA, FRANCIA, SPAGNA, PORTOGALLO, GERMANIA, BELGIO, STATI UNITI, GIAPPONE, REGNO UNITO, ITALIA, SVIZZERA, ARGENTINA, UCRAINA, DANIMARCA.

 

I PREMIATI

Antonio Casaliño (Bayerisches StaatsBallett), Jacopo Bellussi e Ida Praetorius (Hamburg Ballet), Aitor Arrieta e Katja Khaniukova (English National Ballet, Londra), Ohashi Mari e Guilliams Kwinten (Béjart Ballet Lausanne), Jacopo Tissi (Teatro alla Scala, Premio Vespoli), Luigi Crispino (American Ballet Theatre, Premio Vespoli), Stanislao Capissi (Teatro San Carlo, Napoli), Ana Sophia Scheller (Balletto Nazionale dell’Ukraina), Matteo Miccini (Stuttgart Ballet), Rocio Molina (Compagnia Rocio Molina) Alessio Carbone (Opéra de Paris, per Ballet for Peace, assegnato dal Comune di Positano)

 

Positano (SA), agosto – Il Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza, il riconoscimento più antico del mondo, festeggia i suoi  50 anni con il ritorno del tradizionale Gala sul palcoscenico della Spiaggia Grande, mercoledì 31 agosto ore 21, edizione speciale celebrativa che vedrà il ritorno dal vivo  dei danzatori – stelle e principals di grandi compagnie internazionali.

 

Interamente finanziato e organizzato dal Comune di Positano, con la direzione artistica di Laura Valente, il Positano Léonide Massine 50/ma edizione assegna il premio alla carriera all’ étoile internazionale  Alessandra Ferri, icona italiana dell’arte della danza nel mondo per lo straordinario e poliedrico percorso artistico, per la sua lunga e ancora attiva carriera di interprete che ne fa una delle più complete e versatili protagoniste della scena.

 

Nell’eccezionale palinsesto dei “Positano 50” artisti provenienti da tutto il mondo, delle compagnie più prestigiose, presenteranno una performance speciale pubblica: il portoghese Antonio Casaliño (Bayerisches StaatsBallett) in duo con Margarita Fernándes, Jacopo Bellussi e la danese Ida Praetorius (Hamburg Ballet), l’argentina Ana Sophia Scheller (Balletto Nazionale dell’Ukraina), gli italiani Matteo Miccini (Stuttgart Ballet), Stanislao Capissi (Teatro San Carlo, Napoli) in duo con Claudia D’Antonio, Jacopo

 

 

Tissi (Teatro alla Scala di Milano) e Luigi Crispino (Teatro del Balletto Americano). E ancora il basco Aitor Arrieta e l’ucraina Katja Khaniukova (English National Ballet, Londra), la giapponese Ohashi Mari con il belga Guilliams Kwinten (Béjart Ballet Lausanne). A cui si aggiungerà il flamenco travolgente di Rocío Molina, danzatrice e corografa, Leone d’Argento a La Biennale Danza  di Venezia 2022.

 

PREMIO LUCA VESPOLI a Jacopo Tissi: nello spirito del MassineIl premio Luca Vespoli, dedicato alle personalità che si sono distinte nella promozione dell’arte della danza in tutto il mondo, è stato assegnato eccezionalmente quest’anno a un danzatore: Jacopo Tissi  (Premio Positano danzatori italiani nel 2019) torna, per i 50 anni del Premio Massine, a ricevere il Vespoli, rappresentando così perfettamente lo spirito del Massine Positano, che ha tra gli obiettivi proprio quello di segnalare talenti, accanto alle leggende della danza, per farli poi tornare nel corso della loro carriera. Tissi, diploma alla Scala di Milano, ingaggi al Balletto dell’opera di Vienna, primo italiano a ricevere il riconoscimento di étoile nella storia del Bolshoi, tempio russo della danza ha lasciato Mosca in aperto dissenso con l’invasione dell’Ucraina. Al ritorno lo ha accolto la “sua casa”, nominandolo Primo ballerino ospite del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala.

Il Premio Vespoli per i  più giovani viene assegnato a Luigi Crispino,  classe ’97,  “speranza” al Massine  nel 2017, formazione tutta campana al teatro di San Carlo, dal 2021 fa parte  dell’American Ballet Theatre a New York.

Il 30 agosto, presso la sede dell’ufficio del Turismo di Positano (ore 18), intitolazione della sede a Luca Vespoli con il sindaco Giuseppe Guida e i premiati.

BALLET FOR PEACE – Alessio Carbone (premio Massine al merito nel 1997 ed al valore nel 2006, Opéra de Paris), che riceve il riconoscimento del  Comune di Positano per aver ideato ‘Ballet for Peace’, che ha unito nel nome della pace  artisti per la prima volta insieme sul palcoscenico del Teatro di San Carlo.

I  premiati  si ritroveranno il 30 agosto per una giornata celebrativa sull’isola de Li Galli, che fu l’amata residenza di Massine e di Nureyev.

LA GIURIA

Alfio Agostini (direttore di Ballet2000, collaboratore della direzione artistica), Gerald Dowler (The Financial Times/Dancing Times), Jean Pierre Pastori (La Tribune/Fondazione Béjart), Roger Salas (El País), Valeria Crippa (Corriere della Sera), Brigitte  Lefèvre (figura centrale nelle politiche culturali della danza in Francia, per vent’anni direttrice del Balletto dell’Opéra di Parigi, direttore artistico del Festival di Danza di Cannes) e la direttrice artistica Laura Valente.

 

PERGAMENA SIMBOLO – Si rinnova in particolare la collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, che vanta la prima scuola di ballo di un teatro d’opera italiano, fondata nel 1812: per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo, dal 2017 il simbolo della manifestazione è un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato per il balletto PETRUSHKA, riprodotto in carta pergamenata. La pittura del poliedrico artista attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes, e più in generale della danza e della musica contemporanee, già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali.

 

IL PROGRAMMA

Gala degli artisti Premiati

31 agosto 2022, ore 21, Spiaggia Grande

 

Claudia d’Antonio e Stanislao Capissi (Teatro San Carlo, Napoli)

– “Il Lago dei cigni”, pas de deux atto II – cor. Lev Ivanov, mus. Piotr Ilic Tchaikovsky

Matteo Miccini  solo (Stuttgart Ballet)

– “Ssss…” – cor. Edward Klug, mus. Fryderyk Chopin

Luigi Crispino (American Ballet Theatre) e Ana Sophia Scheller

– “La Bayadère”, pas de deux atto II, mus. Ludwig Minkus, cor. Marius Petipa

Antonio Casaliño e Margarita Fernándes (Bayerisches StaatsBallett)

– “Don Chisciotte”, pas de deux – cor. Alexander Gorsky (da Marius Petipa), mus. Ludwig Minkus

Ohashi Mari e Guilliams Kwinten (Béjart Ballet Lausanne)

– “Brel et Barbara”, duo – cor. Maurice Béjart, mus. varie

Rocío Molina

– “flamenco sin fronteras” – pincelada Molina

Jacopo Tissi (Teatro alla Scala)

– Solo da “La nona onda”( The Ninth Wave) – cor. Bryan Arias, mus. Nikolai Rimsky-Korsakov

Jacopo Bellussi e Ida Praetorius (Hamburg Ballet)

– Duo da “Terza Sinfonia di Mahler” – cor. John Neumeier, mus. Gustav Mahler

Aitor Arrieta e Katja Khaniukova  (English National Ballet)

– “Le Corsaire”, pas de deux “della grotta”, atto II – cor. Anna-Marie Holmes (da Marius Petipa)

 

LA MOSTRA –  “50 anni in punta di piedi, mostra diffusa tra sassi e scale”

La storia  del premio Léonide Massine invade le  vie, le scale e gli angoli più remoti di Positano (dal 28 agosto al 28 settembre) con le immagini dei protagonisti del premio più antico del mondo della danza, con scatti dei fotografi che nel tempo ne hanno immortalato espressioni e corpi, tra i quali si ricorda il compianto Massimo Capodanno, positanese d’adozione, scomparso quest’anno.

Ci accompagneranno lungo il cammino le espressioni di Nureyev e Massine, a Margot Fonteyn e Micha Barishnikov, Maurice Bejart e Alicia Alonso, tra tanti talenti in erba oggi stelle della danza, come Roberto Bolle,  e personaggi del mondo del cinema e dello spettacolo – da Gregory Peck e Franco Zeffirelli alle gemelle Kessler – che hanno trasformato il Premio Positano in un evento di culto nel mondo.

Ricerche d’archivio e realizzazione mostra diffusa: Vito Fusco con Astrid Cotterli, Federica De Caro e Marta Banfi.

 

BREVE STORIA DEL PREMIO – La perla della Costiera amalfitana richiama i più grandi artisti delle due punte sin dagli anni ’20 del secolo scorso, quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, s’innamorò del luogo e il potente impresario Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato, tra gli altri, Vaslav Nižinskij e Rudolf Nureyev,  che a sua volta fece de Li Galli un’amata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Rudolf Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci e Luciana Savignano, Elisabetta Terabust e Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Mats Ek, Jiří Kylián, Wayne McGregor, Marie Chouinard, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev, Nacho Duato, Svetlana Zakharova, Viengsay Valdés e Anthony Dowell, tra i tantissimi artisti delle cinquanta edizioni del Premio, che non si è mai interrotto neanche durante la pandemia e nel 2021 realizzato una Edizione Speciale dedicata a Carla Fracci.

 

 

Dichiarazione Sindaco di Positano Giuseppe Guida_Grazie all’ impegno del Comune di Positano e al grande lavoro della direttrice artistica Laura Valente ci apprestiamo quindi a vivere due giorni memorabili tra  Li Galli, scrigno magico tanto amato da Massine e poi da Nureyev, e il palcoscenico della Spiaggia Grande, pronto ad accogliere i ballerini che saranno i protagonisti assoluti.   il Premio Positano Léonide Massine non ha subìto nessuna
interruzione,neanche durante la pandemia,  perché desiderosi di portare avanti la storia del riconoscimento più  antico e prestigioso del mondo della danza. Abbiamo dato vita a due edizioni speciali e di grande spessore, a testimonianza della
centralità di questo progetto  nella vita culturale di Positano e delle sue solide reti internazionali.  Un importante ed emozionante momento durante questa edizione coinvolgerà l’intera cittadinanza: abbiamo infatti deciso di intitolare e dedicare l’attuale sede dell’Ufficio Turismo a Luca Vespoli, storico Direttore dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, una delle più autorevoli personalità della nostra città che con il suo impegno e con amore incondizionato, ha saputo tracciare un percorso fruttuoso, con
sguardo lungimirante, unendo passato, presente e futuro, coniugando al contempo in maniera esemplare un binomio fatto di Cultura e Turismo, quali elementi unici ed intramontabili della nostra storia.
E, proprio in tale occasione, consegneremo il prestigioso Premio Luca Vespoli  per la promozione dell’arte della danza in tutto il mondo a due danzatori e alle loro storie speciali. Oggi dunque siamo felici di annunciare che il mondo torna a danzare a Positano! Auguro a tutti una straordinaria 50esima Edizione.

 

Dichiarazione Direttrice Artistica Laura Valente

Un classico che da sempre guarda al futuro, onorando lo spirito di artisti che crearono un secolo fa il mito di Positano capitale della danza. Per l’edizione del cinquantenario il ‘Massine’ si conferma un palcoscenico globale che connette le grandi stelle, i talenti emergenti e i nuovi linguaggi contemporanei. Un premio in continua evoluzione, frutto di un lavoro in rete che lo mette costantemente in dialogo con le più importanti istituzioni, compagnie e artisti, non una parata di stelle ma un patrimonio identitario del territorio, che insieme a tutta la giuria tuteliamo con passione e spirito di squadra. Ringrazio il Comune di Positano che dal 2016 mi ha permesso, con convinto sostegno anche negli ultimi due anni di pandemia, di procedere in questa direzione, quella della valorizzazione di un evento unico per la sua storia e il suo indiscusso prestigio nel mondo.

 

BIOGRAFIE DEI PROTAGONISTI

ITALIA

Alessandra Ferri  Premio alla Carriera

 

L’étoile Alessandra Ferri, nata a Milano nel 1963, è considerata internazionalmente una delle più importanti ballerine drammatiche del nostro tempo.
Si forma alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e successivamente, per poi perfezionarsi alla Royal Ballet School di Londra. Nel 1980 vince il Prix de Lausanne ed entra a far parte del Royal Ballet inglese. Il 1983 l’anno della sua affermazione: a soli diciannove anni viene promossa prima ballerina, riceve il Sir Lawrence Award, il più importante premio in Gran Bretagna e viene nominata ballerina dell’anno dalla rivista “Dance and Dancers” e dal “New York Times”.

Sir Kenneth MacMillan la sceglie per interpretare i ruoli più importanti dei suoi balletti, Romeo e Giulietta, Manon e Mayerling: appositamente per lei inoltre il famoso coreografo ha creato altri ruoli, come Marie in Different Drummer e Micol in Valley of Shadows. Nel 1985 torna a Milano, chiamata da Franco Zeffirelli, per un originale «Lago dei Cigni». In sala c’è Baryshnikov che rimane folgorato dalla sua tecnica ed espressività e le spalanca le porte di New York e dell’American Ballet,  con cui danzerà in tutto il mondo. Nel 1985, Michail Baryshnikov la invita all’ American Ballet Theatre dove rimarrà Prima Ballerina fino al 2007. Nel 1992, è nominata Prima Ballerina Assoluta al Teatro alla Scala dove resterà fino al 2007.Ha lavorato con i più grandi coreografi del nostro tempo: Sir Frederick Ashton, Sir Kenneth MacMillan, Jerome Robbins, Jiri Kylian, Twyla Tharp, John Neumeier, William Forsythe, Roland Petit. Ha danzato nei teatri più prestigiosi del mondo. Nel 2006 è stata nominata Cavaliere della Repubblica dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2013, dopo sei anni di assenza dalle scene, torna a danzare e firma la sua prima coreografia, The Piano Upstairs, un dance play presentato al Festival dei Due Mondi a Spoleto. Nello stesso anno The Signature Theater produce lo spettacolo Chéri che segna il suo ritorno sulla scena newyorkese. Il 2015 è l’anno del ritorno al Royal Ballet e Wayne McGregor le crea il ruolo di Virginia Woolf in Woolf Works, grazie al quale nel 2016 vince il secondo Olivier Award 2016 per “Outstanding Achievement in Dance”. Nello stesso anno John Neumeier crea per lei DUSE con l’Hamburg Ballett. Nel maggio 2018 debutta in Afterite al Metropolitan Theatre di New York, nuova creazione di Wayne McGregor per l’American Ballet Theatre. Nel gennaio 2019 a Londra inaugura il Linbury Theatre ,nuova sala alla Royal Opera House,con lo spettacolo Trio ConcertDance. Quest’anno. Nel 2022, con  L’Heure Exquise, basato su Oh, les beaux jours (Giorni felici), uno dei momenti più alti del teatro di Samuel Beckett, Alessandra Ferri celebra i quarant’anni di carriera interpretando Winnie, la ballerina “âgée” immaginata da Maurice Bejart nel 1998 per Carla Fracci, che nella sua malinconica solitudine vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici. Un altro personaggio femminile per Alessandra Ferri, come Virginia Woolf, Eleonora Duse e Léa di Chéri, tutte donne eccezionali che appartengono a questo capitolo della sua vita di  immensa danzatrice, amata  in tutto il mondo.

 

SPAGNA
Rocío Molina

Per la prima volta un premio  al Massine per  la ricreazione contemporanea di un genere antico  va a Rocío Molina, ballerina e coreografa, innovatrice del Flamenco, Leone d’argento a La Biennale Danza 2022 di Venezia. Alla bailaora e coreografa spagnola  si riconosce il merito di aver trasformato il flamenco in un mondo capace di fondere  tradizione e modernità, con un linguaggio artistico che si muove tra virtuosismi del corpo e  molteplici  suggestioni e linguaggi contemporanei, dalla danza al teatro,  dal cinema alla filosofia.

Rocío Molina (Malaga, 1984) ha iniziato a ballare all’età di tre anni. A ventidue debutta Entre paredes, il suo primo lavoro, a cui seguiranno molte altre creazioni, tutte accomunate da uno sguardo trasgressivo e originalissimo sul mondo del flamenco. Tra le sue creazioni più note: El Eterno Retorno (2006) Turquesa como el limón (2006), Almario (2007), Por el decir de la gente (2007), Oro viejo (2008), Cuando las piedras vuelen (2009), Vinática (2010), Danzaora y vinática (2011), Afectos (2012) e Bosque Ardora (2014), Caída del Cielo (2016), Grito Pelao (2018), Inicio (Uno) (2020), Al fondo Riela (Lo otro del Uno) (2020) e Vuelta a Uno (2021), gli ultimi tre titoli compongono la Trilogía sobre la guitarra. È artista associata al Teatro Nazionale Chaillot di Parigi dal 2014. Fra i riconoscimenti più prestigiosi  il Premio Nazionale Spagnolo per la Danza, il Premio Miglior Ballerina alla Biennale di Siviglia, la Medaglia d’oro della Provincia di Malaga, il Max Award nel 2015 e nel 2017, il Dance National British Award nel 2016 e il Leone d’Argento alla Biennale Danza  di Venezia 2022.

 

Premio Danzatori

PAESI BASCHI/REGNO UNITO

Aitor Arrieta

Nato a Oiartzun, in Spagna (Paesi Baschi), questo ballerino dalla tecnica strepitosa è entrato a far parte dell’English National Ballet nel 2016,  promosso Primo Solista nel 2019. Vincitore di Emerging Dancer 2017, si è formato al Mariemma Royal Conservatory of Professional Dance e in precedenza ha ballato per la Compañía Nacional de Danza, Madrid.  Tra i tanti riconoscimenti la medaglia d’oro all’International Dance Contest di Biarritz nel  2013.

GERMANIA/ITALIA

Jacopo Bellussi

Formato alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala, si perfeziona alla Royal Ballet School dove si è diplomato. All’ultimo anno di scuola è scelto per una coreografia di John Neumeier, Spring and Fall. Il destino farà si che questo danzatore di talento entrerà a far parte, da solista, dell’Hamburg Ballet, che il grandissimo coreografo dirige  dal 1973.

 

ITALIA

Stanislao Capissi, napoletano si diploma nel 2012 presso la Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo sotto la Direzione di Anna Razzi, entrando a far parte della compagnia del Massimo napoletano, facendosi notare per versatilità e presenza scenica.

 

USA /ITALIA

Luigi Crispino (Premio Vespoli)

Classe 1997,  si è formato al  Teatro di San Carlo . Nel 2015 vola a New York con una borsa di studio della Kennedy Onassis School/American Ballet Theater, nemmeno un anno dopo entra a far parte di ABT Studio Company. Crispino entra a far parte di American Ballet Theater come apprendista nel settembre 2017 e diventa membro del corpo di ballo nel gennaio 2018.

 

PORTOGALLO/GERMANIA

Antonio Casaliño

Antonio Casalinho e’ una delle promesse più  interessanti del balletto classico, nato nel 2003 in Portogallo, a soli 17 anni, si e’ già fatto notare il numerosi ed importantissimi concorsi di danza, a cui si aggiunge la popolarissima edizione 2017 di Got Talent Portogallo. Oggi è una delle perle più promettenti della compagine del Bayerisches StaatsBallett.

 

GIAPPONE/SVIZZERA

Ohashi Mari

La danzatrice giapponese, studi alla Seinan Gakuin High School, forgia il suo talento versatile in due laboratori d’autore come la John Cranko School e Rudra Béjart School, per poi approdare quasi subito al Béjart Ballet Lausanne, di cui è parte identitaria dal 2013.

 

GERMANIA/ITALIA

Matteo Miccini

Nato a Firenze, si forma alla John Cranko Schule, dove si diploma nel 2015. Vince giovanissimo il primo premio al prestigioso Anna Pavlova, entrando nel  2016 al blasonato Balletto di Stoccarda, dove interpreta numerosi ruoli solistici nelle creazioni di grandi coreografi internazionali. Nel giugno del 2019, nell’ambito del progetto dello Stuttgart Ballet “Noverre: Young Choreographers”, debutta con il brano “What we’ve been telling you” con Marijn Rademaker.

 

DANIMARCA

Ida Praetorius                   

Ballerina danese, debutta al Royal Danish Ballet nel 2010 e dopo nemmeno sei anni diventa principal, interpretando ruoli di primo piano nelle produzioni più importanti della compagnia reale danese.  Nel 2021 è entrata a far parte dell’Hamburg Ballet come prima ballerina.

 

BELGIO/SVIZZERA

Guilliams Kwinten                                        

Il danzatore belga si forma al Keystone Ballet Academy (KBA) ad Anversa, diplomandosi nel 2009. Affina le sue qualità nel Royal Ballet of Flanders, per poi approdare al Béjart Ballet Lausanne, di cui è interprete apprezzatissimo.

 

UKRAINA/REGNO UNITO

Katja Khaniukova

Nata a Kiev, Ukraine, diventa  Principal Dancer  al Kiev Ballet, trampolino  per l’English National Ballet  che la accoglie nel 2014,  nominandola solista nemmeno tre anni dopo e  First Soloist  nel 2019.  E’ Guest Principal  nelle più prestigiose compagini e ha al suo attivo numerosi premi, tra cui l’ International Awards Gold Medal at the Serge Lifar International Ballet Competition (2005) e Gold Medal at the Seoul International Ballet Competition (2011). Nel  2020 il  Critics’ Circle National Dance Award for Outstanding Female Performance (Classical) per la sua interpretazione di  Frida Kahlo in Broken Wings.

 

ARGENTINA/UKRAINA

Ana Sophia Scheller

Di Buenos Aires, a 9 anni inizia a prendere lezioni al Teatro Colón con Gallo e Candal. Un anno dopo Viene ammessa alla Institución Superior e a 13 anni riceve la borsa di studio per tre anni consecutivi “Argentinas National Presidential Prize for Cultural Excellence in Classical Dance”. Vola a New York nel 2000 e nel  2003 entra a far parte dellAmerican Baller Theater Studio Company. E’ Julio Bocca che la vuole come principal guest nel suo tour di addio alle scene in Uruguay, Paraguay, Venezuela e Spagna. Nel  2004 entra al  New York City Ballet, di cui diventa prima solista e poi prima ballerina. Aggiungendo principal dancer al San Francisco Ballet e, dal 2019, al Balletto Nazionale dell’Ucraina.

 

ITALIA

Jacopo Tissi (Premio Vespoli)

Diploma alla Scala di Milano, ingaggi al Balletto dell’opera di Vienna, primo italiano a ricevere il riconoscimento di étoile nella storia del Bolshoi, tempio russo della danza.  Amatissimo dal pubblico e dalla critica per la sua presenza scenica e per la sua grande intensità espressiva, sui palcoscenici del  Mariinskij di Pietroburgo come alla  Royal Opera House di Londra. Lascia Mosca nel  marzo del 2022 in dissenso con l’invasione  dell’Ucraina. Al ritorno lo accoglie la sua casa, nominandolo Primo ballerino ospite del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala per la stagione 2022/23. Nel 2018 la città di Milano gli ha conferito l’Ambrogino d’oro.

 

SVEZIA/FRANCIA/ITALIA

ALESSIO CARBONE (riconoscimento del Comune di Positano per Ballet for Peace)

Direttore di “Les Italiens de l’Opera de Paris”, Alessio è nato nel 1978 a Stoccolma, naturalizzato francese,  proviene da una famiglia d’arte italiana. Nel 1991 entra alla Scuola di Danza del Teatro alla Scala di Milano. Sei anni dopo vince l’audizione per entrare a far parte  del corpo di ballo dell’Opera di Parigi, con cui interpreterà ruoli classici e contemporanei, da solista e ospite nei maggiori teatri e compagnie internazionali. Tra i riconoscimenti il premio Léonide Massine al merito nel 1997 ed al valore nel 2006, Il premio Tani per le arti dello spettacolo, Les Etoiles de Ballet 2000 e il Ballet Star of the XXI Century a New York.

 

Aitor Arrieta

Aitor Arrieta

Alessandre Ferri - Photo Amber Hunt

Alessandre Ferri – Photo Amber Hunt

Alessandre Ferri - Photo Amber Hunt

Alessandre Ferri – Photo Amber Hunt

Ana Sophia Scheller - Photo ©Nisian Hughes

Ana Sophia Scheller – Photo ©Nisian Hughes

Antonío Casalinho

Antonío Casalinho

Jacopo Bellussi

Jacopo Bellussi

Jacopo Tissi - Photo ©Jack Devant

Jacopo Tissi – Photo ©Jack Devant

Luigi Crispino Photo © Karolina Kuras

Luigi Crispino Photo © Karolina Kuras

Mari Ohashi

Mari Ohashi

Rocio Molina - Photo Simone Fratini

Rocio Molina – Photo Simone Fratini

Stanislao Capissi

Stanislao Capissi

49^ edizione del Premio Positano Premia la Danza Léonide Massine 11 Settembre 2021

Positano Premia la Danza – Léonide Massine – 49ª Edizione

EDIZIONE SPECIALE dedicata a CARLA FRACCI

Sabato 11 settembre 2021 ore 21

Sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta

Cerimonia di Premiazione e Concerto 

Carla a Positano di M.Capodanno.jpg

IL MONDO DI CARLA A POSITANO

con Beppe Menegatti, Luisa Spinatelli, Amedeo Amodio

Annamaria Morelli, Stéphane Fournial e Giuliana Gargiulo

Contributo speciale in video di

Lucinda Childs e Bob Wilson  

 

“Premio Luca Vespoli” a Clotilde Vayer   

Mostra fotografica a cura di Luciano Romano

“Carla, l’eterna fanciulla danzante” (cit. Montale)

Villa Romana, Cripta – 11-18 settembre 2021

Omaggio musicale dell’Ensemble I Solisti del Teatro di San Carlo

Positano (SA), 8 settembre – Il mondo di Carla Fracci a Positano. La capitale della danza torna come ogni anno a connettersi con le eccellenze globali dell’arte coreutica per una speciale edizione, la 49esima, di “Positano Premia la Danza – Léonide Massine”, sabato 11 settembre alle ore 21.

Sul sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta si celebrerà un palmarès speciale dedicato a Carla Fracci (1936-2021), un omaggio con la ‘regia’ del compagno di una vita, Beppe Menegatti. Tutto il premio quest’anno ruoterà infatti attorno alla figura dell’étoile, che con Positano aveva una relazione specialissima.

Carla Fracci è morta a Milano a 84 anni, il 27 maggio scorso, monumento nazionale, mito del balletto, una delle più grandi artiste della danza mondiale, che con Positano e il premio Massine ha sempre avuto un legame unico, vincendolo più volte e poi diventandone madrina. Quest’anno avrebbe dovuto ritirare il premio alla Carriera proprio al Massine. Non ce l’ha fatta.

Per questo il Comune di Positano e il comitato artistico denominato nel 2021 ‘per Carla’ e composto da Alfio Agostini (direttore di Ballet 2000), Valeria Crippa (Corriere della Sera), Laura Valente (Direttrice artistica Premio Léonide Massine ITALIA) e Roger Salas (El Pais), hanno deciso di dedicare a lei e al ‘suo mondo’ il Premio più antico della danza. 

A chi è stato suo partner, a chi le ha curato regie e coreografie originali, costumi e scenografie, ai grandi ‘artisti’ che hanno condiviso con lei una parte dei loro successi e percorsi professionali di eccellenza.

I Premi saranno assegnati al regista Beppe Menegatti, alla scenografa Luisa Spinatelli, al coreografo Amedeo Amodio, al danzatore e partner Stéphane Fournial, al fotografo Luciano Romano. E tra video e fotografie, veri e propri intarsi di una carriera leggendaria, ci saranno anche le parole di un’altra scenografa e costumista (già premio Positano nel 1995) Annamaria Morelli e dell’amica storica, la giornalista e scrittrice Giuliana Gargiulo, che ha dedicato a Fracci più pubblicazioni. 

Dichiarazione del Sindaco di Positano, Giuseppe Guida:

“Positano ha mantenuto la sua doppia promessa: realizzare anche quest’anno il premio Massine, il più antico del mondo, e dedicarlo doverosamente a Carla Fracci, mito assoluto del balletto, che della vita artistica e culturale positanese è stata una delle fondamentali ispiratrici. Da quando nel maggio scorso ci giunse la triste notizia della sua scomparsa il nostro pensiero è stato quello di realizzare un omaggio autentico, sobrio e prezioso, frutto del lavoro e dell’impegno del comitato artistico e dello spessore dei protagonisti di questa edizione. Aggiungo con orgoglio che quest’anno il premio Luca Vespoli verrà consegnato ad una artista internazionale di alto valore Clotilde Vayer, neo direttrice del Corpo di ballo del Teatro San Carlo. Dopo un’estate ricca di soddisfazioni e grandi successi, e giunta l’ora del riscatto, per ritornare sui passi già fatti, per ripeterli come avviene per la danza, per ritornare a sentirsi liberi di vivere, per ritornare nuovamente ad esprimersi attraverso l’arte più antica del mondo!!! Siamo certi che il 2022 sarà l’anno della definitiva ripresa, l’anno del cinquantenario del Premio Danza Léonide Massine, che consacrerà ancor di più la città di Positano come capitale internazionale dell’arte della danza”.

PERGAMENA PREMIO 

Per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo, dal 2017 il simbolo della manifestazione è anche quest’anno un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato per il balletto PETRUSHKA, riprodotto in carta pergamenata. La pittura del poliedrico artista attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali. 

MOSTRA 

A Carla, legatissima a Positano e al Premio Massine, sarà dedicata una mostra fotografica curata da Luciano Romano ed ospitata nella Cripta della Villa Romana (11-18 settembre) dal titolo “Carla, eterna fanciulla danzante” (cit. Eugenio Montale).

Contributo speciale in video di Lucinda Childs e Bob Wilson. 

Sarà proposto un contributo speciale in video di due leggende delle performing arts, la coreografa e danzatrice Lucinda Childs e il regista Bob Wilson.

PREMIO VESPOLI a Clotilde Vayer

Il Premio Luca Vespoli è assegnato a Clotilde Vayer, neodirettrice del Balletto del San Carlo. 

Il giovane danzatore positanese Daniele Di Donato, Premio Massine nel 2018 come ‘giovane promessa’, ritorna al premio “per raccontare” i traguardi raggiunti negli ultimi tre ultimi tre anni.

 

Continua il gemellaggio tra Il Premio Positano e il Prix Benois de la dance del Bolshoi di MOSCA, con la direzione artistica di Nina Loory che negli anni ha premiato artisti che si sono esibiti in entrambe le rassegne.

CONCERTO 

Dopo le premiazioni, in chiusura di serata, Omaggio Musicale dell’Ensemble I Solisti del Teatro di San Carlo, che eseguiranno musiche da film, con un programma ‘idealmente dedicato a Carla’ che vedrà esibirsi Daniele Baione (primo violino), Erika Imola Gyarfas (secondo Violino), Angelo Iollo (Viola), Silvano Maria Fusco (Violoncello), Pasquale Maddaluno (Contrabasso), Gianpiero Pannone (Flauto) Francesco Parisi (Oboe), Stefano Bartoli (Clarinetto). In programma musiche che hanno fatto la storia del nostro immaginario: Amarcord  (Nino Rota), La dolce vita (Nino Rota), La passerella di 8 e ½ (Nino Rota), Buongiorno principessa (Nicola Piovani), Deborah’s theme (Ennio Morricone – C’era una volta in America), Gabriel’s oboe (Ennio Morricone),  Godfather waltz (Nino Rota Valzer n. 2), Jazz suite “Eyes wide shut (Dmitrij Šostakovič), Il Postino (Luis Bacalov), Nuovo cinema Paradiso (Ennio Morricone), Oblivion – Enrico IV ( Astor Piazzolla),  Por una cabeza  – Scent of woman (Carlos Gardel), Poverty (Ennio Morricone- C’era una volta in America),  Schindler’s list (John Williams), La vita è bella (Nicola Piovani).

Un docu-corto e pubblicazione e-book saranno dedicati a Carla Fracci e al suo legame con il premio Léonide Massine, attingendo al prezioso archivio del comune di Positano, e non solo.  Il lavoro, a cura di Laura valente, sarà presentato entro dicembre 2021. 

BREVE STORIA DEL PREMIO  

Positano richiama i più grandi artisti della danza sin dagli anni ’20 del secolo scorso quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi del mondo artistico come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, s’innamorò del luogo e Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato personaggi come Serghei Diaghilev, Vaslav Nižinskij e Rudolf Nureyev che fece di Li Galli un’amata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio, oggi alla vigilia del mezzo secolo di vita, venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci, Luciana Savignano, Elisabetta Terabust, Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev (nella foto con Carla Fracci). Nel 2019 il Premio alla Carriera è andato a Nacho Duato, danzatrice dell’anno Svetlana Zakharova mentre nel 2020 a Viengsay Valdés e Anthony Dowell.

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Carla Fracci

di Alfio Agostini

27 maggio 2021… percossa, attonita la terra al nunzio sta.

Il lettore mi concederà la citazione spropositata. Alla notizia inattesa della sua scomparsa, colpiti e sbalorditi siamo rimasti tutti, in Italia, e non solo nella cerchia della danza. Aveva quasi 85 anni, tutti lo sapevano e nessuno ci pensava. Eppure sentivamo impossibile che potesse mancare; quasi tutti eravamo nati al balletto con lei, era stata la nostra prima “ballerina”, l’avevamo seguita per decenni, tutti, dalla più ingenua ed adorante allieva di danza classica al critico meno compiacente (e parlo per me, che m’impuntai da giovane a cercare le ombre della sua onnipresenza così assoluta ed esclusiva nella danza italiana, per poi finire con l’ammirare anch’io incondizionatamente la grande artista e la sua personalità sobria e impenetrabile, al di là del sorriso soave da madonna del Rinascimento lombardo (“The Madonna of the Ballet”, titolò tanti anni fa il settimanale americano Time).

Una necrologia che riassumesse qui la sua carriera smisurata sarebbe un esercizio senza senso, dopo che la carta stampata e il web l’hanno fatto due mesi fa e dopo quarant’anni lungo i quali questa stessa rivista, nata quando lei era già all’apogeo della carriera, ne ha scritto con continuità. 

Ci limitiamo dunque a queste poche righe e a poche immagini, certi che il lettore sappia già di lei l’essenziale.

Ma per ricordare ai nostri lettori non italiani che Carla Fracci non è stata un fenomeno solo italiano, vorrei raccontare un momento che m’impressionò, al Metropolitan Opera di New York nella serata di gala del 50° anniversario dell’American Ballet Theatre, nel gennaio del 1990. Sfilavano tutte le stelle più amate dai fans della compagnia nella sua storia, da Alicia Alonso a Mikhail Baryshnikov; ciascuno appariva in un filmato storico proiettato sul fondo della scena e poi danzava dal vivo in un breve brano del repertorio dell’ABT. Molti applausi per tutti. Ma quando sullo schermo apparve Carla Fracci in Giselle con Erik Bruhn, scoppiò un’ovazione incontenibile ed emozionante che durò a lungo, con tutto il pubblico del Met in piedi.

Giselle, certo, il suo ruolo identificativo. Beppe Menegatti, suo Pigmalione e marito, dice che Carla lo ha danzato 1000 volte in tutto il mondo. Il numero può sembrare eccessivo, ma è un numero da mito.

Eppure, se mi è permesso ancora un pensiero personale, dirò che il momento magico di Carla Fracci nella mia memoria di spettatore è un altro: quello della finestra che si apre nel primo atto della Sylphide, rivelando lei, immobile, in posa più-che-perfetta, semplice e sublime; una visione, l’altrove che si manifesta sulla terra, un sorriso e un brivido che avvolgeva il teatro. 

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Ufficio stampa – Studio Francesca De Lucia – 0810322209

I PROTAGONISTI 2021

Beppe Menegatti 

Beppe Menegatti, all’anagrafe Giuseppe Menegatti, è nato a Firenze il 6 settembre 1929. Giovanissimo, segue gli spettacoli del Maggio Musicale Fiorentino. L’Accademia Nazionale Silvio D’Amico a Roma gli riconosce la borsa di studio. A metà degli anni Cinquanta viene chiamato da Luchino Visconti come assistente alla regia. Dalla metà degli anni ’50 ha avviato il suo percorso di assistente alla regia, oltre che per il grande Luchino Visconti, con nomi del calibro di Eduardo De Filippo e Vittorio De Sica. Nel corso della sua carriera, ha curato numerose opere, balletti e pièce teatrali di autori come Samuel Beckett e Isac Babel, non rinunciando ad instaurare con Carla Fracci ballerina e compagna di una vita un sodalizio unico nel mondo della danza. Profondo conoscitore dei meccanismi teatrali, Menegatti ha affiancato alle numerose regie operistiche per i grandi teatri, la creazione di drammi di celebri eroine che hanno trovato in Carla Fracci la protagonista ideale e indimenticabile sul palcoscenico. 

 

Amedeo Amodio 

Allievo della scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano e poi danzatore del Balletto scaligero, i suoi interessi lo portano, all’età di 22 anni, a iniziare la carriera di coreografo e ballerino da libero professionista e più tardi ad assumere la direzione artistica di Aterballetto, prima compagnia stabile di danza al di fuori di un ente lirico. Ad Amodio sono affidate le sorti dell’ensemble, ballerini interpreti raffinati di un repertorio vasto che porta la firma di grandi coreografi del ‘900, quali George Balanchine, Roland Petit, Antony Tudor, Léonide Massine, August Bournonville, Kenneth McMillan, Alvin Ailey, Glen Tetley, William Forsythe, Hans van Manen, Maurice Béjart, Micha van Hoecke, Jiří Kylian, Roland Petit, José Limón. Per Aterballetto Amodio firma molte creazioni, alcune delle quali hanno visto la partecipazione di grandi interpreti come Elisabetta Terabust, Alessandra Ferri, Vladimir Derevjanko, Julio Bocca, Roberto Bolle, George Iancu, Alessandro Molin, Massimo Murru, Viviana Durante, Igor Yebra. Nel 1997 è alla direzione del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma e nel 2003 del Teatro Massimo di Palermo. Coreografo ospite in molte Compagnie di balletto degli Enti Lirici in Italia e di Compagnie negli Stati Uniti nell’aprile 2015 riceve il “Premio alla carriera” nella giornata Internazionale della danza. 

Luisa Spinatelli 

Diplomata in scenografia con Tito Varisco all’Accademia di Belle Arti di Brera dove insegna “Metodologia della progettazione per lo spettacolo”. Il suo debutto teatrale è al Teatro alla Scala di Milano nel 1965 con il balletto ” Francesca da Rimini. Come assistente di Ezio Frigerio ha avuto l’opportunità di incontrare Giorgio Strehler con il quale ha avuto la fortuna di collaborare e di acquisire quel modo di “fare teatro ” che l’ha accompagnata per tutto il suo percorso di lavoro.  Esercita la sua attività professionale dedicandosi alternativamente alla prosa, alla lirica e al balletto. Ha lavorato in Italia e all’ estero con registi e coreografi che l’hanno coinvolta in spettacoli molto importanti superando la cifra di trecento titoli. Il suo segno artistico l’ha fatta trionfare su tutti i palcoscenici del mondo permettendole di collaborare per una vita al fianco anche della Fracci

 

Lucinda Childs

Danzatrice e coreografa, Lucinda Childs ha segnato la storia della danza contemporanea. È stata la prima a introdurre i concetti di minimalismo e di ripetizione. Nel corso della sua carriera ha creato coreografie per grandi compagnie di danza, e negli ultimi anni ha coreografato e messo in scena varie opere del repertorio classico e contemporaneo, dando nuovo slancio al suo lavoro. Segna il suo percorso la collaborazione con il regista teatrale Robert Wilson e il compositore Philip Glass per la realizzazione dell’opera Einstein on the Beach, diventata oggi una pietra miliare del repertorio. Nel 1976 collabora con loro all’opera Einstein on the Beach nel ruolo di principale performer e coreografa, spettacolo per cui riceve il premio Village Voice Obie. Nel successivo revival del 1984, la Childs coreografa i due interludi dell’opera, intitolati Field Dances. La Childs compare nei maggiori lavori di Wilson, fra cui: Maladie de la Mort di Marguerite Duras, I Was Sitting on my Patio This Guy Appeared I Thought I Was Hallucinating dello stesso Wilson, Quartett di Heiner Müller, White Raven di Wilson e Glass, Adam’s Lament di Arvo Pärt. Ha, inoltre, collaborato con Robert Wilson e Mikhail Baryshnikov per Letter to a Man. Nel 1979 riceve la Guggenheim Fellowship per Dance, spettacolo con le musiche di Philip Glass e il film-scenografia di Sol LeWitt. 

Clotilde Vayer, premio Luca Vespoli 

Classe 1961, si forma alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi e nel 1976, a soli 15 anni e con un permesso speciale del Ministero della Cultura, entra a far parte del Corpo di Ballo dello stesso Teatro. Nel 1977 vince la medaglia d’oro al prestigioso concorso internazionale di danza a Varna, in Bulgaria. Nel 1986 sempre all Opéra, diviene prima ballerina. Il suo talento eccezionale l’ha portata a lavorare con Rudolf Nureyev, Gilbert Meyer, Ghislaine Thesmar, Yvette Chauviré, Zizi Jeanmaire, Max Bozzoni, Serge Lifar, Patricia Ruanne, Patrice Bart e Genia Polyakov. Come solista, i titoli con cui è spesso stata identificata includono: Das Lied von der Erde di MacMillan, Manon di Nijinsky e La sagra della primavera di Béjart, Il cappello a tre punte di Massine, Il lago dei cigni, La Bayadere e La bella addormentata di Nureyev. Durante i suoi anni nella Compagnia di Balletto dell’Opéra ha interpretato ruoli da protagonista in coreografie di Lifar, Lacotte, Tudor, Balanchine, Pina Bausch, Neumeier, Mats Ek, Forsyth, Cunningham, Limon, Kylian, Petit e molti altri. Dal 1984 al 1989 è stata membro dell’esclusivo gruppo Nureyev and friends. Nel 2014 il direttore del Balletto dell’Opéra Benjamin Millepied la nomina maître de ballet e assistente alla Direzione, incarico che mantiene anche sotto la direzione di Aurélie Dupont. È stata insignita del titolo di Chevalier de l’Ordre du Mérite dalla Repubblica francese.

Robert Wilson 

Definito dal The New York Times come l’artista più visionario al mondo, è un avanguardistico direttore teatrale, regista e drammaturgo americano. Nell’arco della sua articolata carriera, lavora anche come coreografo, performer, pittore, scultore, video artist e sound/lighting designer. A partire dagli anni Sessanta, le produzioni di Wilson hanno radicalmente sconvolto in forma ed estetica il mondo del teatro e dell’opera lirica fino a quel momento noto. Il suo caratteristico modo di utilizzare la luce, la continua ricerca sul movimento, il rigore classico del design scenico e degli allestimenti scelti, articolano, alimentano e rendono facilmente identificabile la forza e l’originalità della visione di Robert Wilson. Producendo capolavori a cavallo tra le arti, Wilson intraprende legami e collaborazioni con i più autorevoli artisti, scrittori, e musicisti internazionali, continuando ad affascinare giorno dopo giorno il pubblico di tutto il mondo. La collaborazione con Lucinda Childs dura da oltre quarant’anni.

Luciano Romano 

Gli scatti di Luciano Romano dedicati a Carla Fracci sono un unicum. “Ho imparato a fotografare i ballerini guardando Carla danzare”. Molto dopo sarebbero arrivati gli scatti dedicati a Roberto Bolle e gli altri dedicati alle leggende sulle punte. I lavori di Luciano Romano, dalla Scala al San Carlo e Opera di Roma, sono conservati in numerose raccolte pubbliche e private, che si aggiungono alle collezioni di fotografia del MAXXI a Roma o la Robert Rauschenberg Foundation a New York, tra le tante. Ha ottenuto il premio Atlante Italiano 003 conferito dal Ministero dei Beni Culturali in collaborazione con la Triennale di Milano e la nomination al Prix BMW-Paris Photo (Parigi, Carrousel du Louvre, 2007). Ha esposto alla X Biennale Architettura di Venezia, al Museo MADRE di Napoli e al MAXXI di Roma. Nove suoi grandi ritratti in bianco e nero fanno parte dell’nstallazione permanente di Shirin Neshat alla Stazione Toledo della Metropolitana di Napoli. 

 

Stéphane Fournial 

Francese, classe 1961, con un Diploma di Stato per l’Insegnamento della Danza Classica, Fournial per molti degli ultimi anni ha lavorato come produttore e manager. Ricca e variegata la sua carriera come danzatore. Fournial ha ballato nel Ballet de Marseille di Roland Petit, all’Opéra du Nord in Francia, con il Tokyo Ballet e con il Badischestaatheater Karlsruhe. Come guest artist si è esibito in moltissimi teatri in tutto il mondo. Tra i principali: il Theater Munchen, Stuttgart Ballet, Teatro di Varsavia, Scottish Ballet e Mariinsky di San Pietroburgo. In Italia ha danzato al Teatro dell’Opera di Roma, Teatro alla Scala di Milano, Teatro La Fenice e all’Arena di Verona e al Teatro San Carlo di Napoli, città dove oggi risiede essendo attualmente il direttore della Scuola di Ballo del Massimo partenopeo.

Ha danzato come partner di Claude de Vulpian e Carole Arbo dell’Opéra di Parigi), Irena Pasaric (Zagabria), Margaret Illmann (Berlino) e Sofiane Sylve (San Francisco Ballet). Tra le tante produzioni ballate con Carla Fracci ricordiamo “Filumena Marturano”, con le musiche di Nino Rota composte originariamente per la riduzione cinematografica del 1951, la regia di Beppe Menegatti e la coreografia di Luc Bouy. 

48^ edizione del Premio Positano Premia la Danza Léonide Massine 5 Settembre 2020

Comunicato stampa

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Positano Premia la Danza – Léonide Massine 48ª Edizione

Sabato 5 settembre (ore 20)

Sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta

PRIX BENOIS-MASSINE al ‘divino’ Anthony Dowell

Omaggio ad Alicia Alonso, premiata la sua erede Viengsay Valdés

Una produzione digitale connetterà gli artisti premiati da tutto il mondo con Positano

 Giancarlo Giannini (Premio Vespoli) evocherà i miti della danza
Con Marco Zurzolo (Premio Colonna Sonora “In punta di Piedi”) in uno speciale duetto  

Positano (SA), 4 settembre  – La capitale della danza si connette con il mondo in una  speciale edizione, la 48esima,  di “Positano Premia la Danza – Lèonide Massine”, sabato 5 settembre alle ore 20. Sul sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta eventi  live e digitali celebreranno un  palmarès 2020 particolarmente prestigioso con speciali riconoscimenti  a Anthony Dowell, il ‘danseuer noble’ del balletto britannico e Viengsay Valdeserede artistica di Alicia Alonso.

Due le performance live previste. Giancarlo Giannini, Premio Vespoli, omaggerà i miti dell’arte coreutica che hanno amato la divina costiera; il sassofonista Marco Zurzolo, riceverà il Premio Musica per la colonna sonora del film tv di Rai 1 “In Punta di piedi” di Alessandro D’Alatri, interpretandola dal vivo.

In un anno in cui per effetto della pandemia si è dovuto rinunciare al tradizionale gala sulla spiaggia grande che guarda all’isola de Li Galli, luogo del cuore di Massine e Nureyev,  i riconoscimenti più antichi  della danza internazionale sono stati regolarmente assegnati. Un segnale di ‘resistenza’ da parte di tutta l’equipe di “Positano premia la Danza”, che dà continuità ad un albo d’oro unico. Il Comune di Positano ha potuto infatti contare sulla disponibilità della prestigiosa giuria del premio composta dal coordinatore Alfio Agostini (direttore di Ballet2000), Valeria Crippa (Corriere della Sera), Brigitte Lefevre (direttore Festival de Cannes), Nina Loory e Laura Valente (Prix Benois de la dance del Bolshoj MOSCA/Massine ITALIA), Roger Salas (El Pais).   

Ogni premiato ha realizzato un messaggio video di ringraziamento che sarà trasmesso con una clip dedicata: contributi emozionanti e dall’alto valore artistico che come un abbraccio virtuale, da New York a Mosca, da Cuba a Londra,  giungeranno a Positano nella serata del 5 settembre. Sarà possibile infatti  seguire il premio in diretta sui canali social del premio, dove si alterneranno la diretta live dal sagrato e i contributi video.

“Questa è un’edizione particolare del Premio Massine: abbiamo sentito il dovere di non interrompere la storia del riconoscimento più antico e prestigioso del mondo della danza e di confermare un appuntamento con l’arte e con le emozioni, da vivere con gioia e sicurezza. Il Palmarès dei premiati è di livello altissimo, i loro messaggi  ci hanno  commosso e incoraggiato. Ringrazio la giuria, i grandi artisti che saranno con noi e tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile questo evento prezioso, un abbraccio virtuale del mondo a Positano, con l’augurio di tornare presto a celebrare le  stelle della danza sulla spiaggia grande, come accade da quasi mezzo secolo”.

Michele De Lucia, Sindaco di Positano

“Palmarès” Positano Premia la Danza 2020  – 5 settembre

 

PRIX BENOIS-MASSINE  a Anthony Dowell

Danseur noble per eccellenza, senza dubbio il più grande danzatore classico inglese della sua generazione, è stato poi direttore artistico del Royal Ballet di Londra per 15 anni fino al 2001. A questa figura di primo piano nel balletto britannico e mondiale, va quest’anno il premio nato dal gemellaggio tra il Prix Benois de la Danse di Mosca e il Premio Massine di Positano. È noto al grande pubblico anche per aver interpretato il ruolo di Nijinsky nel film Valentino di Ken Russell.

 

Premio Positano ai danzatori dell’anno sulla scena internazionale:

Viengsay Valdésdanzatrice principale e Direttrice del Balletto Nazionale di Cuba. Ballerina di alta scuola accademica, di tecnica virtuosistica e intensa presenza scenica, interprete di tutti i grandi ruoli del repertorio a Cuba e nel mondo, da tempo era affiancata alla grande Alicia Alonso nella direzione del BNC e dal 2019 ha assunto la carica di direttrice artistica. Il Premio che Viengsay Valdés riceve quest’anno a Positano vuol essere anche un omaggio alla Memoria di ALICIA ALONSO, leggenda del balletto mondiale fino alla sua scomparsa nell’ottobre dello scorso anno, all’età di 99 anni. Ha ricevuto di persona il Premio Positano nel 2012.

 

Alyona Kovalyova

Nata a San Pietroburgo, si è formata all’illustre Accademia Vaganova, ma è passata poi al Balletto del Teatro Bolshoi di Mosca, dove si è imposta in una serie crescente di ruoli culminata in quello da protagonista del Lago dei Cigni dal 2017.

 

Marcelino Sambé

Portoghese, ha studiato al Conservatorio di Lisbona e alla Royal Ballet School di Londra. Oggi Principal dancer del Royal Ballet, è divenuto popolare anche per il suo impegno umanitario e sociale.

 

Oleg Ivenko