52^ edizione Premio Positano Léonide Massine per l’Arte della Danza 7 Settembre 2024

Premio Positano Léonide Massine
52ª Edizione del premio di danza più antico del mondo

Sabato 7 settembre ore 20.30
Gran Gala sulla Spiaggia Grande

Classico e contemporaneo senza frontiere nel segno dell’inclusione

Premio alla Carriera
Dada Masilo (Sudafrica)

Premio Speciale danzatrice dell’anno
“per la trasversalità e poliedricità della sua Carriera
Lucía Lacarra (Spagna)

 

 

Protagonisti/e provenienti da tutto il mondo: Italia, Francia, Stati Uniti, Sudafrica, Gran Bretagna, Spagna, Corea, Germania, Canada, Argentina etc 

 

Positano (SA) 2 settembre – Il Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza, il riconoscimento più antico del mondo del suo genere, celebra i suoi 52 anni  sul palco della spiaggia grande sotto le stelle, sabato 7 settembre ore 20.30, con un eccezionale programma tra classico e contemporaneo e un palmarès di premiati sempre più ricco.

 

Interamente finanziato e organizzato dal Comune di Positano, con la direzione artistica di Laura Valente, che lo guida dal 2016, il Léonide Massine 52/ma edizione assegna il Premio alla Carriera alla sudafricana Dada Masilo, una delle più innovative coreografe e danzatrici contemporanee, famosa per le sue versioni rivisitate dei grandi classici del balletto romantico (Lago, Carmen, Romeo e Giulietta, Giselle etc). La sua poetica si fonde brillantemente con la danza africana, riuscendo a parlare della società in cui vive, delle questioni della tolleranza e dei sentimenti  senza frontiere che ne fa una delle più amate e  apprezzate  artiste del mondo. La coreografa di Johannesburg, una formazione europea cresciuta al P.a.r.t.s. di Bruxelles,  è maestra nell’intrecciare i linguaggi e da collabora da sempre con grandi artisti contemporanei come William Kentridge,  riuscendo a trasformare le sue coreografie in simboli di battaglia e preghiera. Potenti e attuali.

 

Premio Speciale Danzatrice dell’anno “per la trasversalità e poliedricità della sua Carriera” va a Lucía Lacarra (Spagna), étoile internazionale, una delle più grandi danzatrici del mondo. La spagnola Lacarra, si è esibita in tutti i palcoscenici internazionali più prestigiosi. Nel 1999 ha ricevuto il premio “Isadora Duncan” per la sua interpretazione di The Cage di Jerome Robbins. Nel 2002 vince il premio Nijinsky come “migliore ballerina del mondo”. Sono solo alcuni dei riconoscimenti tributati a questa ballerina dalle doti incredibili che sa fondere tecnica granitica a intensa espressività in maniera inconfondibile e per questo amata dai più grandi coreografi contemporanei. Premiata nel 1995 a Positano per il ruolo di Angelica ne Il Gattopardo di Roland Petit, quello di Lacarra è il ritorno al Massine, dopo quasi 30 anni, di una grande artista.

Nell’eccezionale palmarès di “Positano 52” gli artisti premiati da tutto il mondo, provenienti dalle compagnie più prestigiose. Questi i vincitori:

 

SAE EUN PARK e GERMAIN LUOVET
Opéra National de Paris – Corea/Francia

SHALE WAGMAN
Opéra National de Paris, Bayerisches Staatsballett
Canada/Germania/Francia

MICHELA LUCENTI
Balletto Civile – Italia

REBECCA BIANCHI
Teatro dell’Opera di Roma – Italia

MARTINA ARDUINO e MARCO AGOSTINO
Corpo di Ballo del Teatro alla Scala – Italia

TOMÁS RUÃO
The Royal Swedish Ballet
Portogallo/Svezia

PALOMA LIVELLARA
American Ballet, ABT SC
Argentina/Usa

Con Lacarra danzerà MATTHEW GOLDING
Goldenlac_Canada/Inghilterra

 

Il Premio divulgazione, sostegno e promozione delle Arti Luca Vespoli va a Michela Lucenti/ Balletto Civile “per l’originalità e la forte impronta etica del suo teatro fisico inteso come linguaggio capace di interpretare il nostro tempo – si legge nella motivazione – e per la coerenza del percorso del suo Balletto Civile, che non ha mai smesso di esplorare e sperimentare intrecci potenti tra arti coreografiche e gli altri linguaggi della scena contemporanea”.

 

Il premio di danza più antico del mondo, riconosciuto nel 2018 dal Ministero dei Beni Culturali “rassegna storica unica nel suo genere” si svolgerà con il seguente programma

 

Venerdì 6 settembre 

Cripta Villa Romana, ore 18.00

  • Incontro pubblico con i protagonisti della 52/ma edizione del Premio Positano Léonide Massine
  • Presentazione di ISADORA, fumetto originale dedicato a Positano, alla sua Villa Romana, nel segno del binomio archeologia e danza

 

Sabato 7 settembre

Spiaggia Grande, ore 20:30

 

  • Spettacolo con gli Artisti Premiati: Premio Positano Léonide Massine  per l’arte della danza  52/ma edizione

 

IL BOARD SCIENTIFICO  2024

Dopo tante edizioni del premio guidate da Alberto Testa e Alfio Agostini (ad entrambi il riconoscimento di ‘presidente onorario’ dal Comune di Positano), nel 2023 la giuria ha cambiato pelle diventando un board scientifico composto da direttori di compagnie e festival internazionali, che si alterneranno di anno in anno garantendo una sempre cangiante prospettiva e approccio, oltre alla possibilità per i vincitori – soprattutto giovani talenti – di essere visti da produttori italiani e stranieri

 

Il board è composto da:

Susan Jaffe, Artistic Director of the American Ballet Theatre (Stati Uniti)

Joaquín De Luz, Director Artistico Compañía Nacional de Danza (Spagna)

Clotilde Vayer, Direttrice Corpo di Ballo Teatro di San Carlo (Italia/Francia)

Ana Laguna, Ballerina e Formatrice (Spagna/Svezia)

José Carlos Martínez, Directeur de la Danse de l’Opéra National de Paris (Francia/Spagna),

Laura Valente Direttrice Artistica del Massine Prize dal 2016 (Italia).

Dal 2023 Alessio Carbone, più volte nel corso della sua carriera vincitore del Premio Positano, è coordinatore nello staff della Direzione Artistica.

 

PERGAMENA SIMBOLO – Si rinnova in particolare la collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, che vanta la prima scuola di ballo di un teatro d’opera italiano, fondata nel 1812: per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo, dal 2017 il simbolo della manifestazione è un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes, e più in generale della danza e della musica contemporanee, già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali.

 

I LUOGHI  

A fare da scenario agli eventi in calendario saranno utilizzate le seguenti location:

  • Spiaggia Grande 
  • Villa Romana 

 SPIAGGIA GRANDE 

Positano è ricca di spiagge e calette, ma sicuramente la più nota e la più conosciuta è la Spiaggia Grande: manto di granelli dorati, lunga oltre 300 metri considerata una delle più mondane e amate dai turisti di tutto il mondo. Lo scenario è unico, assolutamente grandioso e irresistibile: avvolta dalle pendici del Monte Sant’Angelo, con le casette colorate che scendono a raggiera fin sul mare, di giorno trasforma la balneazione in queste acque in una esperienza da set cinematografico, la sera è il punto di incontro di turisti e persone del luogo e fa da salotto ai numerosi eventi che si alternano soprattutto nel periodo estivo a Positano.

Ogni anno questo luogo fa da scenario agli eventi di maggior richiamo del “Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza”

Su un palco/teatro all’aperto – appositamente costruito ogni anno per ospitare il Festival con oltre 500 posti a sedere – ogni anno va in scena una grande serata di  grande danza in cui si esibiscono gli artisti premiati e che vede i più importanti ballerini della scena internazionale, danzatori contemporanei emergenti, compagnie d’autore e figure autorevoli che hanno contribuito, con la loro opera, alla crescita dell’arte tersicorea.

 

Il palcoscenico della Spiaggia Grande ha visto nel tempo personaggi di calibro internazionale da Alicia Alonso a  William Forsythe, da Carla Fracci a Svetlana Zahkarova e Vladimir Vassiliev, da Jiří Kylián ad Alessandra Ferri, solo per citarne alcuni.

 

LA VILLA ROMANA SI RACCONTA

Sempre più forte si conferma il legame tra Danza e Archeologia anche grazie al progetto ‘La Villa Romana si racconta’ curato da Laura Valente,  vincitore del bando per il Ministero degli interni peri Borghi d’arte. Saranno organizzate in occasione del premio visite guidate nello splendido sito della Villa Romana e presentato in anteprima il fumetto ISADORA, che deve il suo titolo al nome della grande Isadora Duncan, realizzato da Comix di Mario Punzo e  firmato da Laura Valente, Chiara Macor e Fabiana Fiengo.

Sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (e rimasta sconosciuta fino a pochi anni fa) la Villa Romana di Positano custodisce reperti archeologici dal valore inestimabile come un ciclo di affreschi del I secolo dopo Cristo. La Villa si colloca al di sotto della chiesa di Santa Maria Assunta. A dieci metri di profondità è possibile ammirare i restaurati affreschi sulle pareti: ippocampi, colonne dorate, grifoni e un Pegaso alato. Considerata la più grande scoperta archeologica avvenuta in Costiera negli ultimi decenni, la grande stanza affrescata fu sepolta dalla pioggia di cenere e detriti dell’eruzione del vulcano partenopeo che rase al suolo Pompei ed Ercolano. È stato realizzato un percorso con passerelle e un impianto di illuminazione, accessibile anche a tutti.

 

IL PROGRAMMA

Gala degli artisti Premiati

7 settembre 2024, ore 20.30, Spiaggia Grande

Laura Valente
Direttrice Artistica

Presenta la giornalista Maria Cava

 

“Il lago dei cigni”

Atto II, passo a due

Musica: Piotr Ilitch Tchaïkovski

Coreografia: Rudolf Nureyev

Interpreti: Rebecca Bianchi, Marco Agostino

 

“Talisman”

Musica: Riccardo Drigo

Coreografia: Marius Petipa

Interprete: Tomás Ruão

 

“You turn me on”

Musica: Joni Mitchell

Coreografia: Christopher Weeldon

Interprete: Paloma Livellara

 

“Fiamme di Parigi”

Musica: Boris Asafiev

Coreografia: Vassili Vainonen

Interprete: Shale Wagman

 

“Il Corsaro”

Atto II, passo a due

Musica: Riccardo Drigo

Coreografia: Marius Petipa

Interpreti: Paloma Livellara, Tomás Ruão

 

“Silvia”

Musica: Léo Delibes

Coreografia: Manuel Legris

Interpreti: Martina Arduino, Marco Agostino

 

“After the rain’’

Musica: Arvo Pärt

Coreografia: Christopher Wheeldon

Interpreti: Lucia Lacarra, Matthew Golding

 

“The Swan”

Musica: Camille Saint-Saëns

Coreografia e interprete: Dada Masilo

 

“Le parc”

Musica: Wolfgang Amadeus Mozart

Coreografia: Angelin Preljocaj

Interpreti: Sae Eun Park, Germain Louvet

 

 “Grazie all’impegno del Comune di Positano e al grande lavoro della direttrice artistica Laura Valente ci apprestiamo ancora una volta a vivere due giorni di danza straordinaria guardando a Li Galli, scrigno magico tanto amato da Massine e poi da Nureyev, e il palcoscenico della Spiaggia Grande della nostra Positano, pronti ad accogliere ballerini da tutto il mondo che saranno naturalmente i protagonisti assoluti. Mi fa sempre piacere ricordare che il Premio Positano Léonide Massine non ha subìto interruzioni, neanche durante la pandemia, mai abbiamo pensato fosse possibile sospendere la gloriosa storia del riconoscimento più antico e prestigioso del mondo della danza, testimonianza della centralità di questo progetto nella vita culturale di Positano e delle sue solide reti internazionali. Sostenuto interamente dal nostro Comune, da due anni abbiamo deciso di trasformare la fisionomia del Premio, e per questo desidero ringraziare quindi il prestigioso board scientifico composto dai più importanti direttori di compagnie, dall’American Ballet all’Opéra National de Paris, dal Teatro di San Carlo alla Compañía Nacional de Danza, che hanno lavorato al nostro fianco per garantire al Premio l’eccellenza e l’unicità che lo contraddistinguono. Auguro a tutti una straordinaria 52esima edizione”.

Giuseppe Guida, Sindaco di Positano

 

Un classico che da sempre guarda al futuro, onorando lo spirito di artisti che crearono un secolo fa il mito di Positano capitale della danza: il Premio Massine, anche in questa edizione, si conferma sempre più palcoscenico globale che connette i grandi protagonisti e i talenti emergenti con i nuovi linguaggi contemporanei.

Un sentito grazie al Teatro di San Carlo, partner prezioso che ci dona l’immagine simbolo del Premio di danza più antico del mondo. Il convinto sostegno ad una manifestazione perennemente proiettata nel futuro si deve esclusivamente all’ostinata determinazione del Comune di Positano. Da due anni, un prestigioso board scientifico – che ha accettato con entusiasmo questa sfida insieme a noi – contribuisce a rendere sempre più attuale e contemporanea una manifestazione, unica nel suo genere, saldamente ancorata alle radici ma continuamente proiettata verso nuovi orizzonti.

Laura Valente, Direttrice Artistica Premio Positano Léonide Massine

 

VISTI DA VICINO

Biografie PREMIATI 2024  

 

CARRIERA

Dada Masilo/SUDAFRICA  

E’ una delle più innovative coreografe e danzatrici contemporanee. A 11 anni Dada Masilo si innamora del Lago dei Cigni e si ripromette di crearne una propria versione personale. Vi si dedica a 26 anni, facendo esplodere i codici del balletto romantico secondo una sola parola d’ordine: essere iconoclasta. Nulla ferma la corsa della giovane coreografa: ha già all’attivo important pièces, ha vestito i panni di Carmen e di Giulietta, si impone come figura inclassificabile della danza sudafricana. Questa volta, tutti i codici e i canoni del balletto romantico vanno in frantumi e, proprio per questo, pubblico e critica hanno amato da subito la graffiante versione del  Lago dei cigni firmata dalla coreografa.  La  sua danza  è classica? Si fonde brillantemente con la danza africana in un eccitante dinamismo. Il tutù? Dada lo fa indossare sia alle danzatrici sia ai danzatori. I cigni? Danzano a piedi nudi. E la musica di Čajkovskij incontra altre sonorità. Nei suoi classici rivisitati (Romeo e Giulietta, Lago dei Cigni, Carmen, Giselle, The Sacrifice e adesso Hamlet) Dada riesce a parlare della società in cui vive, delle questioni della tolleranza e dei sentimenti con una danza senza frontiere che ne fa una delle più amate e  apprezzate  artiste del mondo. La coreografa di Johannesburg, una formazione europea cresciuta al P.a.r.t.s. di Bruxelles, ha una particolare capacità, con la sua Dance Factory, di approccio mai avulso dall’intreccio tra linguaggi, collaborando con grandi artisti contemporanei come William Kentridge e facendoli dialogare con le danze e i suoni delle sue origini, come in The Sacrifice. Si è chiesta Dada: «Cosa è oggi un sacrificio? Ed è davvero necessario per il cambiamento?» La sua personale battaglia contro la violenza sulle donne si insinua dentro The Sacrifice e il pezzo diventa un simbolo di battaglia, una preghiera. Potente e attuale.

PREMIO SPECIALE DANZATRICE DELL’ANNO

lucia lacarra

Lucía Lacarra/SPAGNA

Nata il 24 marzo 1975 nella cittadina basca di ZumaiaGipuzkoa, Lucía Lacarra è una delle più acclamate danzatrici dello scorso decennio nel mondo. Dopo gli studi con Rosella Hightower, Tamara Rojo e Angel Corella, grazie al suo talento diventa presto membro della compagnia di Victor Ullate, danzando, a soli quindici anni, Allegro brillante di George Balanchine e altri ruoli del repertorio moderno. Dopo tre anni approda a Marsiglia, al Ballet de Marseille, dove lavora con Roland Petit, ottenendo la nomina a principal dancer e interpretando, negli anni successivi, i ruoli principali dei balletti di Petit, alcuni dei quali creati appositamente per lei.  Nel 1997, a ventidue anni, entra a far parte del San Francisco Ballet, dove si esibisce nei principali titoli del repertorio classico. Nel 2002 è il momento di trasferirsi a Monaco di Baviera, insieme al marito, presso il Bayerisches Staatsballet, in qualità di principal dancer, e da questo momento hanno inizio le sue tournée come ospite nelle principali compagnie del mondo. Sono stati creati per lei i ruoli della Principessa Natalia e della Principessa Odette nel balletto Illusions – Like Swan, quello di Katharina in The Taming of the Screw e il doppio personaggio di Hippolyta/Titania in A Midsummer Night’s Dream, tutti coreografati dal principe dei coreografi  John Neumeier.Nel corso della sua carriera Lucía Lacarra ottiene molti importanti riconoscimenti: dal  Benois de la Danse a  “Danzatrice del Decennio” al Cremlino di Mosca,  “Isadora Duncan” per la sua interpretazione di The Cage di Jerome Robbins, il  Nijinsky  nel 2002 come “migliore ballerina del mondo”. Premiata nel 1995 a Positano per il ruolo di Angelica ne Il Gattopardo di Roland Petit, quello di Lacarra è il ritorno al Massine, a quasi trenta anni di distanza, di una grande artista.

 

PREMIO SPECIALE LUCA VESPOLI

MICHELA LUCENTI

Una forte tensione etica anima il lavoro di Michela Lucenti, capofila di una formazione di danzatori-attori significativamente denominata Balletto Civile, fondata nel 2003. Incontra il lavoro di Pina Bausch attraverso i suoi danzatori Beatrice Libonati e Jan Minarik; frequenta la Scuola del Teatro Stabile di Genova e contemporaneamente la ricerca di Jerzy Grotowski, attraverso gli insegnamenti di Thomas Richards. I suoi lavori originali sono ospitati in rassegne, festival e teatri internazionali. Nel 2008 la Biennale di Venezia le commissiona Creatura in prima assoluta e dal 2022 è artista residente, con la compagnia Balletto Civile, di ERT Emilia Romagna Teatro, curatrice della rassegna di drammaturgia fisica Carne

 

SAE EUN PARK

All’età di 10 anni entra all’Accademia Nazionale di Balletto della Corea.

All’inizio della sua carriera lavora all’American Ballet Theatre di New York danzando ruoli da solista in balletti di repertorio. Dopo due anni entra al Korea National Ballet interpretando i classici: Odile-Odette/ Il lago dei cigni o Marie/ Lo schiaccianoci. Dal 2011 entra far parte del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi e dopo la rappresentazione di Romeo e Giulietta (Nureyev) il 10 giugno 2021, viene nominata danseuse étoile e le viene consegnato il Premio culturale Francia-Corea.

 

GERMAIN LOUVET

Nel 2005 entra nella Scuola di Balletto dell’Opéra di Parigi dove studia per sei anni, al termine dei quali si unisce al Corpo di ballo. É nominato étoile nel 2014 a seguito di una rappresentazione de Il lago dei cigni (Nureyev) in cui interpreta il ruolo

di Siegfried. Nel 2016 diventa Premier Danseur al Prix AROP de la Danse. Nell’ambito delle tournée del Balletto dell’Opéra di Parigi, si è esibito in Giappone (Tokyo, 2020), in Spagna (Madrid, 2019) e in Asia (Singapore e Shanghai, 2019).

SHALE WAGMAN

Ballerino canadese, si è formato a Toronto e all’Académie Princesse Grace di Monte Carlo. Ha vinto numerosi premi, tra cui il primo premio al Prix de Lausanne e il premio della Fondazione Rudolf Nureyev nel 2018. È stato il più giovane a esibirsi come ospite principale al Mariinsky e ha già danzato sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, muovendo i primi passi con l’English National Ballet e lavorando con i coreografi come Derek Deane, Akram Khan e Wayne McGregor. Dal 2021 è con il Bayerisches Staatsballett, dove è stato promosso a primo solista per la stagione 2022-23, prima di essere chiamato all’Opéra di Parigi.

REBECCA BIANCHI

Prima Ballerina del Teatro dell’Opera di Roma. Nasce a Parma il 14 febbraio 1990.

All’età di 11 anni inizia a frequentare la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala a Milano, sotto la direzione di Anna Maria Prina e successivamente, dal 2006 al 2009, sotto la direzione di Frédéric Olivieri. Nel giugno 2009 si diploma ed entra a far parte del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, partecipando a tutti gli spettacoli in cartellone e interpretando i ruoli principali e da solista nelle varie produzioni. Nel maggio 2015 vince il concorso per ballerina solista del Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Eleonora Abbagnato, che la nomina étoile due anni dopo.

MATTHEW GOLDING

Matthew ha studiato alla Universal Ballet School di Washington DC e si è diplomato con lode alla Royal Ballet School di Londra. Ha vinto il Youth America Grand Prix Ballet Competition e il Prix de Lausanne nel 2002, entrando poi nell’American Ballet Theatre nel 2003. Promosso a primo ballerino del Dutch National Ballet nel 2010, lo è stato anche al Royal Ballet dal 2014 al 2017. Ha vinto il Dutch Zwaan Award nel 2010 e nel 2012/13 è stato nominato per il Prix Benois de la Danse. Insieme a Lucía Lacarra ha fondato la Goldenlac, che ha debuttato nel 2020 con l’originale lavoro Fordlandia.

MARCO AGOSTINO

Diplomato nel 2007 alla Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala, ha studiato con maestri di fama internazionale grazie a diverse borse di studio. Dal 2008 fa parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, dove ha interpretato ruoli principali in numerosi titoli classici, da Il Lago dei Cigni a Giselle, Romeo e Giulietta e Onegin. Diventa ballerino solista nel 2013 e primo ballerino nel 2022. Ha partecipato a varie produzioni internazionali, interpretando coreografie di grandi maestri come Balanchine, Nureyev, Béjart e Forsythe.

MARTINA ARDUINO

Nata a Moncalieri, si diploma alla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala nel 2015 entrando subito nel Corpo di Ballo del Teatro milanese. Interpreta ruoli principali in produzioni di coreografi come Ratmansky, Nureyev, Balanchine, Bigonzetti, MacMillan, e Cranko. Promossa a prima ballerina nel 2018, amplia il suo repertorio con ruoli in balletti come Sylvia, Giselle, Onegin, e Il lago dei cigni. Nel 2023 ha debuttato come protagonista nel ruolo di Swanilda in Coppélia di Alexei Ratmansky.

TOMÁS RUÃO

PALOMA LIVELLARA 

Argentina lei portoghese lui. Entrambi 19enni provengono dalla Académie Princesse Grace di Montecarlo. A pochi mesi dal diploma vengono entrambi chiamati a far parte di due prestigiose compagnie junior: Paloma Livellara a NewYork (American Ballet, ABT Studio company) e Tomás Ruão (The Royal Swedish Ballet). Sono considerate due rivelazioni della danza del futuro.

 

BREVE STORIA DEL PREMIO

La perla della Costiera amalfitana  richiama i più grandi artisti delle due punte sin dagli anni ’20 del secolo scorso, quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, si innamorò del luogo e il potente impresario Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato, tra gli altri, Vaslav Nižinskij e Rudolf Nureyev,  che  a sua volta fece de Li Galli un’amata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Rudolf Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci e Luciana Savignano, Elisabetta Terabust e Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Mats Ek, Jiří Kylián, Wayne McGregor, Marie Chouinard, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev, Nacho Duato, Svetlana Zakharova, Viengsay Valdés e Anthony Dowell, tra i tantissimi  artisti delle cinquanta edizioni del Premio, che non si è mai interrotto neanche durante la pandemia e nel  2021  realizzato un’edizione speciale dedicata a Carla Fracci. Premio alla carriera 2022 assegnato ad Alessandra Ferri e nel 2023 a Luciana Savignano, con Benjamin Millepied.

 

Ufficio Stampa/Press Office

Studio De Lucia – De Caro
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51^ edizione Premio Positano Léonide Massine per l’Arte della Danza 2 Settembre 2023

Premio Positano Léonide Massine 

51ª Edizione del premio di danza più antico del mondo

Sabato 2 settembre ore 20.30 

Gran Gala sulla Spiaggia

Classico e contemporaneo, magia sotto le stelle

 

Premio alla Carriera “Una Vita per la Danza”

alla musa” di Maurice Béjart

Luciana Savignano

 

Premio Specialeper la trasversalità e poliedricità della sua Carriera

Al coreografo Benjamin Millepied

 

In scena danzatori provenienti da tutto il mondo: Argentina, Australia, Danimarca, Francia, Giappone, Italia, Irlanda, Israele, Lettonia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Ucraina.

 

Positano (SA), agosto – Il Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza, il riconoscimento più antico del mondo del suo genere, celebra i suoi 51 anni  sul palco della spiaggia grande sotto le stelle, sabato 2 settembre ore 20.30, con un eccezionale programma tra classico e contemporaneo e un palmarès di premiati sempre più ricco.

 

Interamente finanziato e organizzato dal Comune di Positano, con la direzione artistica di Laura Valente, che lo guida dal 2016, il Léonide Massine 51/ma edizione assegna il premio alla carriera “Una Vita per la Danza” all’étoile internazionale Luciana Savignano, una delle più interessanti e versatili protagoniste della danza italiana nel mondo, ballerina da sempre proiettata verso la modernità. Celebre musa” di Maurice Béjart, amatissima dal pubblico e dalla critica internazionale, Savignano sarà, dall’edizione 2024, la madrina del premio danza Massine, un ruolo ricoperto per il passato esclusivamente da Carla Fracci.

Per la prima volta il premio speciale del Comune di Positano, per la trasversalità e poliedricità della carriera”, va a Benjamin Millepied, ballerino e coreografo francese, prima interprete, poi coreografo, direttore di prestigiosi corpi di ballo (Opéra de Paris), acclamata star anche sul grande schermo grazie alle sue coreografie per il  film ll cigno nero (Black Swan) di Darren Aronofsky che è valso l’Oscar alla protagonista Natalie Portman. Millepied è tornato coraggiosamente in scena dopo dieci anni lo scorso luglio al Festival dei Due Mondi, in un’acclamata performance di corpo e musica.

 

Nell’eccezionale palmares di Positano 51” gli artisti premiati da tutto il mondo, provenienti dalle compagnie più prestigiose, presenteranno una performance speciale, come da tradizione del Massine.

 

Questi i premiati nelle varie categorie:

 Danzatori dell’anno 2023:


Ludmila Pagliero e Guillaume Diop Ballet de lOpéra National de Paris-Argentina/Francia

 

Sarah Lamb e Steven McRae The Royal Ballet di Londra-Irlanda/UK;

 

Danzatori dellanno 2023 sulla scena internazionale


Anastasia Hurska Ballet de lOpéra National dUkraine – Ucraina

 

Mario Galindo Monterrubio Compañía Nacional de Danza – Spagna

 

Emily Suzuki e Fernando Carratala Coloma English National Ballet – Giappone/Spagna

 

Emma Riis-Kofoed e Ryan Tomash The Royal Danish Ballet – Canada/Danimarca

 

 

Danzatore contemporaneo dell’anno 2023 sulla scena internazionale:

 

Clyde Emmanuel Archer  The Royal Swedish Ballet – L-E-V Dance Company Stati Uniti/Svezia/Israele

 

 

Danzatori dell’anno 2023 sulla scena nazionale:

 

Danilo Notaro e Anna Chiara Amirante, Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo – Italia.

 

A loro si uniscono Nicoletta Manni e Timofejs Andrijanshenko Corpo di Ballo del Teatro alla Scala – Italia/Lettonia (danzatori sulla scena internazionale 2019): premiati durante la pandemia, quando il Premio Positano Léonide Massine si è svolto senza la possibilità di esibirsi Fede, i due artisti scaligeri ritirano in questa edizione il loro riconoscimento, danzando.

 

Il Premio divulgazione, sostegno e promozione delle Arti Luca Vespoli va a Bertrand Du Vignaud de Villefort. Nello spirito del Massine, questo significativo riconoscimento è  assegnato alle personalità che si sono distinte nella promozione dellarte e della danza in tutto il mondo. Discendente del grande pittore Henri de Toulouse-Lautrec, Bertrand Du Vignaud è mecenate e storico dellarte. Appassionato di danza da anni sostiene compagnie indipendenti, composte da molti ballerini italiani residenti anche allestero.

 

Nasce il Board scientifico Positano Premia la Danza Léonide Massine

Questanno, dopo il giro di boa del mezzo secolo, la giuria cambia pelle diventando un board scientifico composto da direttori di compagnie e festival internazionali, oltre da da professionisti della danza, che si alterneranno garantendo una sempre cangiante prospettiva nella selezione dei vincitori.

Il board è composto da:

Susan Jaffe, Artistic Director of the American Ballet Theatre (Stati Uniti)

Joaquín De Luz Director Artistico Compañía Nacional de Danza (Spagna)

Clotilde Vayer, Direttrice Corpo di Ballo Teatro di San Carlo (Italia/Francia)

Ana Laguna, Ballerina e Formatrice (Spagna/Svezia)

José Carlos Martínez Directeur de la Danse de l’Opéra National de Paris (Francia/Spagna),

Laura Valente Direttrice Artistica del Massine Prize dal 2016 (Italia).

 

 

 

Da questa edizione Alfio Agostini il direttore di Ballet2000, storica e salda guida della giuria di giornalisti, ha accettato di diventare presidente onorario del Premio, ruolo ricoperto in passato solo da Alberto Testa.

 

Da questa edizione Alessio Carbone, più volte nel corso della sua carriera vincitore del Premio Positano, assume il ruolo di coordinatore nello staff della Direzione Artistica.

 

PERGAMENA SIMBOLO – Si rinnova anche quest’anno in particolare la collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, che vanta la prima scuola di ballo di un teatro dopera italiano, fondata nel 1812: per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo, dal 2017 il simbolo della manifestazione è un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato per il balletto PETRUSHKA, riprodotto in carta pergamenata. La pittura del poliedrico artista attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes, e più in generale della danza e della musica contemporanee, già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali.

 

Per quanto riguarda lo storico gemellaggio con il Prix Benois del Bolshoj/Mosca, con cui tradizionalmente a Positano si assegna il premio Massine/Benois/Mosca/Positano, dallanno scorso si è deciso di sospendere linterlocuzione istituzionale senza però discriminare i tanti artisti russi che militano nelle più importanti compagnie del mondo, e che aderiscono ad un’idea di danza che non contempli persecuzione e guerra.

 

 

IL PROGRAMMA

Gala degli artisti Premiati

2 agosto 2023, ore 20.30, Spiaggia Grande

Laura Valente
Direttrice Artistica

 

Presenta Marsia Lamberti

 

 

Anna Chiara Amirante e Danilo Notaro

Aria Suspended

cor. Mauro de Candia | mus. J.S. Bach

 

Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko

Caravaggio”

cor. Mauro Bigonzetti | mus. Bruno Moretti da Claudio Monteverdi

 

Emily Suzuki e Fernando Coloma 

Anastasia Hurska e Mario Galindo Monterrubio

Giselle”

cor. Jean Coralli – Jules Perrot | mus. Adolphe Adam

 

Clyde Emmanuel Archer

“Juliet and Romeo” (assolo di Mercuzio)

cor. Mats Ek | mus. Piotr Ilyitch Tchaikovsky

 

Caroline Osmont e Florent Mélac

Moonlight

cor. Benjamin Millepied | mus. Ludwig Van Beethoven

 

Ludmila Pagliero e Guillaume Diop

Trois Gnossiennes

cor. Hans Van Manen | mus. Erik Satie

 

Sarah Lamb

”La morte del cigno”

cor. Michel Fokine | mus. Camille Saint Saëns

 

Emma Riis-Kofoed e Ryan Tomash

Pas de Deux from Diamonds(from the ballet Jewels)

cor. George Balanchine ©The George Balanchine Trust | mus. Peter Ilyitch Tchaikovsky – Symphony No. 3 in D Major

 

Steven McRae

Czárdás”

cor. Steven McRae | mus. Vasko Vassilev

 

 

 

Breve storia del premio

La perla della Costiera amalfitana richiama i più grandi artisti delle due punte sin dagli anni 20 del secolo scorso, quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, si innamorò del luogo e il potente impresario Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato, tra gli altri, Vaslav Nižinskij e Rudolf Nureyev, che a sua volta fece de Li Galli unamata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Rudolf Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci e Luciana Savignano, Elisabetta Terabust e Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Mats Ek, Jiří Kylián, Wayne McGregor, Marie Chouinard, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev, Nacho Duato, Svetlana Zakharova e Viengsay Valdés, Anthony Dowell, Rocio Molina e Alessandra Ferri, tra i tantissimi artisti delle cinquanta edizioni del Premio, che non si è mai interrotto neanche durante la pandemia e nel 2021 ha dedicato una Edizione Speciale a Carla Fracci.

 

 

 

“Grazie allimpegno del Comune di Positano e al grande lavoro della direttrice artistica Laura Valente ci apprestiamo ancora una volta a vivere due giorni memorabili tra Li Galli, scrigno magico tanto amato da Massine e poi da Nureyev, e il palcoscenico della Spiaggia Grande, pronti ad accogliere ballerini da tutto il mondo che saranno naturalmente i protagonisti assoluti. Tra loro, con riconoscenza speciale, saluto la signora  Luciana Savignano che dopo il tributo alla carriera,  che si annuncia il momento clou della serata 2023,  resterà al nostro fianco anche nelle prossime edizioni. Mi fa piacere ricordare che il Premio Positano Léonide Massine non ha subìto interruzioni, neanche durante la pandemia, mai abbiamo pensato fosse possibile sospendere la gloriosa storia del riconoscimento più antico e prestigioso del mondo della danza, testimonianza della centralità di questo progetto nella vita culturale di Positano e delle sue solide reti internazionali. Dopo 50 anni abbiamo però deciso di trasformare la fisionomia del Premio, ringrazio quindi sentitamente il prestigioso board scientifico composto da direttori di compagnie e festival internazionali che ha lavorato al nostro fianco per dare avvio al nuovo corso. Auguro a tutti una straordinaria 51esima edizione”.

Giuseppe Guida, Sindaco di Positano

 

Un classico che da sempre guarda al futuro, onorando lo spirito di artisti  che crearono un secolo fa il mito di Positano capitale della danza: questo è il Premio Massine, anche in questa edizione è sempre più palcoscenico globale che connette i grandi protagonisti e i talenti emergenti con i nuovi linguaggi contemporanei. Un sentito grazie ad Alfio Agostini, che da quest’anno diventa presidente onorario, dopo aver coordinato la giuria di giornalisti, preziosa nellapporto dato a questa storica manifestazione. Il convinto sostegno ad unidea di Premio proiettato nel futuro si deve esclusivamente all’ostinata determinazione del Comune di Positano. Da questanno, un nuovo e prestigioso board scientifico – che ha accettato con entusiasmo questa sfida insieme a noi – contribuirà sempre più a rendere attuale e contemporanea una manifestazione unica nel suo genere saldamente ancorata alle radici ma continuamente proiettata verso nuovi orizzonti. Buona 51° edizione a tutti noi!

Laura Valente, Direttrice Artistica Premio Positano Léonide Massine

 

 

Visti da vicino

Biografie dei protagoniste

 

Luciana Savignano è una delle più interessanti e versatili protagoniste della danza italiana, applaudita allunanimità dalla critica internazionale. Formatasi presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, dopo un periodo di perfezionamento al Teatro Bolshoi di Mosca, Luciana si diploma allAccademia scaligera, dove inizia la sua lunga carriera. Nel 1968 Mario Pistoni la sceglie come ballerina solista per il balletto Il Mandarino Meraviglioso, su musica di Béla Bartòk, con il quale ottiene la sua prima importante affermazione. Nel 1972 diventa Prima Ballerina alla Scala e tre anni dopo, nel 1975, è nominata Étoile, ma abbandona presto il repertorio classico per dedicarsi a ruoli contemporanei, lavorando con i più grandi coreografi della scena internazionale. Il suo repertorio è vastissimo: ricordiamo, fra i tanti ruoli, quello della ninfa ne Laprès-midi dun faune, La Bisbetica Domata di John Cranko e Lola-Lola in Langelo Azzurro, dedicata al mito di Marlene Dietrich. Luciana è una danzatrice fuori dagli schemi, amata dai più grandi coreografi, fra cui lindimenticabile Maurice Béjart, che la invita nella compagnia Les Ballets du XXe siècle e che su di lei costruisce molti ruoli: il primo è Nona Sinfonia; in seguito Béjart crea per lei Ce que lamour me dit con Jorge Donn. Interpreta inoltre Romeo e Giulietta, Bakti, Leda e il cigno, ma è nel celeberrimo Boléro che la Savignano esprime al massimo le sue doti di ballerina proiettata verso la modernità. Il connubio artistico con Béjart porta alla creazione di altri celebri lavori, fra cui La Luna. Nel marzo 1994 ancora Maurice Béjart crea per Luciana La Voce, spettacolo tratto da La Voix Humaine di Jean Cocteau. Nel 1995 Savignano inaugura un altro longevo sodalizio artistico, con la coreografa Susanna Beltrami con la quale fonda la Compagnia Pier Lombardo Danza, interpretando con straordinario successo Tango di Luna. Nel 2023 la direzione artistica del premio dedica a questa straordinaria artista italiana, già vincitrice del Massine in passato, il Premio Speciale alla Carriera una Vita per la Danza.

 

Benjamin Millepied

Ballerino e coreografo francese si è distinto per una carriera molto trasversale che lo ha visto primo interprete, poi coreografo, direttore di prestigiosi corpi di ballo (Opéra de Paris) e infine acclamata star del grande schermo dopo esser stato protagonista del film Il Cigno nero”, successo mondiale e popolare, grazie al quale incontra e sposa lattrice Natalie Portman (che con questa interpretazione ottiene lOscar). Nella danza classica studia con Skouratov e nella moderna con Tarraube-Martigny per poi essere allievo di Rahn presso il Conservatoire national di Lione. Entrato nel 1993 alla School of American Ballet di New York, due anni più tardi ha ottenuto il suo primo ruolo di ballerino nel New York City Ballet, del quale nel 2001 è stato scelto come ballerino principale. Direttore artistico del Morriss Center Dance di Bridgehampton (2004-2005), ha parallelamente intrapreso lattività di coreografo; autore di numerose pièces, tra i suoi lavori più rilevanti va ricordata la coreografia della pellicola Black Swan (2010) di Darren Aronofsky, della quale è stato anche interprete, come già riportato. Nel 2011 ha lasciato il New York City Ballet per fondare lanno successivo la compagnia di danza LA Dance Project; nel 2013 è stato scelto come futuro direttore, dallottobre 2014 al 2016, succedendo a Lefèvre, del corpo di ballo dellOpéra de Paris. Da quando nel 2012 ha fondato il L.A. Dance Project, Benjamin Millepied – fra i danzatori e coreografi più talentuosi del panorama contemporaneo – si è dedicato principalmente alla creazione artistica. A rendere esclusiva la sua presenza al Festival dei Due Mondi, lo scorso luglio, il suo ritorno in scena come ballerino, dopo oltre dieci anni, per il nuovo progetto Unstill Life, che porta ai vertici la relazione tra danza e musica grazie alla collaborazione con il pianista Alexandre Thauraud, figura unica nel mondo della musica classica.

 

Anastasia Hurska, Principal dancer del Corpo di ballo dell’Opera Nazionale Ucraina si diploma a Kyiv nel 2018. Partecipa e vince concorsi internazionali come Grand Prix Kyiv 2018, Korea 2018 e Pechino 2022, nominata precocemente principal dancer dell’Opera Nazionale Ucraina. Dallinizio della guerra è regolarmente solista ospite dei principali gala internazionali. 

 

Anna Chiara Amirante, étoile del San Carlo, si forma con Anna Razzi e comincia la sua carriera ospite al Teatro alla Scala e all’Opera di Roma. Nel suo Teatro ricopre molti ruoli da protagonista e nel dicembre 2022 riceve la nomina di Étoile del San Carlo sotto la direzione di Clotilde Vayer.

 

Clyde Emmanuel Archer nasce a Brooklyn. Studia alla prestigiosa Juilliard School di New York e collabora regolarmente con Alvin Ailey American Dance Theater, con il Gothenburg Opera Ballet, con il Cullberg e il Royal Swedish Ballet. Apprezzatissimo interprete contemporaneo da Sharon Eyal e Gai Beharś, è tra i protagonisti di L-E-V Dance Company. 

 

Emily Suzuki, Solista dell’ English National Ballet nasce a Saitama in Giappone. Nel 2016 entra nella Compagnia del Balletto Nazionale inglese e successivamente viene promossa come Soloist per poi approdare a ruoli principali classici e moderno. Tra i riconoscimenti l’All Japan Ballet Competition nel 2013. 

 

Fernando Carratalá Coloma, solista dell’ English National Ballet, all’età di 5 anni inizia a ballare nell’Accademia della sua città natale, Alicante. A 14 anni entra nella Scuola Victor Ullate e dopo 3 nella sua compagnia. A 20 anni è già tra le fila dell’ English National Ballet dove è apprezzato solista interprete di ruoli principali.

 

Guillaume Diop, étoile del Balletto dell’Opéra di Parigi. Notato molto presto per le sue qualità tecniche e artistiche, ha dato prova di sé sul palcoscenico nei ruoli principali delle più grandi opere del repertorio. Nel 2018 è entrato a far parte del Balletto dell’Opéra di Parigi, dove ha scalato rapidamente le gerarchie. L’11 marzo 2023 diventa Étoile all’età di 23 anni e senza passare dal grado di Premier Danseur.

 

Nata a Buenos Aires, Ludmila Pagliero, étoile del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi debutta nel 2000, quando a soli 16 anni entra a far parte del Ballet Nacional de Santiago in Cile, diventa Solista. Nel 2003 vince il 7° Concorso Internazionale di New York e riceve il Premio Youskevitch, entrando all’American Ballet Theatre. Nello stesso anno sarà la prima argentina a far parte del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi, di cui diventa étoile. Tra i riconoscimenti: Chevalier des Arts et des Lettres, Francia e Premio Konex pour les Arts, Argentina.

 

Danilo Notaro, étoile del San Carlo si forma al Massimo napoletano con Anna Razzi, diplomandosi nel 2014 ed entrando subito nel Corpo di Ballo del Massimo. Interpreta ruoli  solistici e da Primo Ballerino del repertorio classico e contemporaneo. Nel 2022 è stato nominato Étoile sotto la direzione di Clotilde Vayer.

 

Mario Galindo, spagnolo di Madrid, si diploma nel 2019. Con un premio di fine corso continua la sua formazione alla San Francisco Ballet School, dove è stato selezionato per il suo Training Program. Nel 2021 entra a far parte della Compañía Nacional de Danza, sotto la direzione artistica di Joaquín De Luz, e appena un anno dopo conquista per doti interpretative e tecniche il ruolo di ballerino solista.

 

Sarah Lamb, Principal del Royal Ballet, si forma con Tatiana Nikolaevna alla Boston Ballet School. È stata insignita della medaglia d’oro alle arti dal presidente Bill Clinton. Entra alla Boston Ballet nel 1998, solista nel 2001 e Principal nel 2003. È apprezzata e richiestissima da molti coreografi, tra cui Christopher Wheeldon e Wayne McGregor. Nel 2015 da Principal apre la stagione del Royal Ballet come Giulietta, per il 50° anniversario della celebre coreografia MacMillan, insieme allaltra stella del Royal Ballet Steven McRae. Serata trasmessa in diretta nei cinema di tutto il mondo.

 

Il ballerino australiano Steven McRae è Principal del Royal Ballet, alla cui scuola si diploma nel 2004. Primo Artista nel 2005, Solista nel 2006, Primo Solista nel 2008 e Principal nel 2009. Ha vinto la medaglia d’oro Adeline Genée nel 2002 e il Prix de Lausanne nel 2003. Apprezzato interprete nei ruoli classici come nei contemporanei (da Balanchine a McGregor e Scarlett) vince, tra i tanti premi, il Best Male Dancer (2011) ai Critics’ Circle National Dance Awards e Young Australian Achiever nel Regno Unito (2014).

 

Emma Riis-Kofoed diplomata nel 2014, entra a far parte del Royal Danish Ballet come Junior, diventando membro del corpo di ballo nel 2017, solista nel 2020 e prima ballerina nel 2022. Interprete versatile, ricopre i ruoli classici del repertorio e di creazioni contemporanee. Vince numerosi premi, tra cui: Albert Gaubier’s Travel Grant e Ole Nørlyng’s Talent Prize (2019).

 

Classe 1991, Nicoletta Manni, Principal della compagnia di danza scaligera,. Nata a Galatina, provincia di Lecce, a 12 anni entra nella scuola di ballo dell’Accademia scaligera, diventando prima ballerina della compagnia a soli 22 anni. E’ oggi una professionista versatile tra le italiane della sua generazione più apprezzate su scala internazionale.

Timofej Andrijashenko, lettone, classe 1994, Principal della compagnia di danza scaligera, inizia a studiare danza a 9 anni all’Accademia di Riga. Andrijashenko, vincitore di numerosi concorsi internazionali, nonché Medaglia d’oro al Bolshoi di Mosca, è Principal del Teatro Alla Scala. Premiati durante la pandemia, quando il Premio Positano Léonide Massine si è svolto senza la possibilità di danzare, le due star scaligere, ritirano questa sera il loro riconoscimento, danzando.

 

Formatosi alla scuola di danza canadese, Ryan Tomash viene subito selezionato tra le giovani promesse della danza a soli 10 anni. Talento poliedrico e innata curiosità artistica lo portano ad essere notato per la sua versatilità, grazie alla quale in tempi rapidi è chiamato a far parte della Compagnia Det Kongelige Teater di Copenaghen in Danimarca.

 

Caroline Osmont e Florent Mélac, ballerini ospiti in questa edizione del Premio Léonide Massine, militano entrambi nel Ballet de lOpéra National de Paris. Danzeranno Moonlight” di Benjamin Millepied su musica di Ludwig Van Beethoven, in omaggio al coreografo premiato per la trasversalità e poliedricità della sua carriera.

50^ edizione Premio Positano Léonide Massine per l’Arte della Danza 31 Agosto 2022

Festa grande per la 50ª Edizione

del premio di danza più antico del mondo

 

Mercoledì 31 agosto (ore 21) 

Gala dei premiati sul palcoscenico della Spiaggia Grande

Premio alla Carriera

Alessandra Ferri

 

In scena danzatori provenienti da SVEZIA, FRANCIA, SPAGNA, PORTOGALLO, GERMANIA, BELGIO, STATI UNITI, GIAPPONE, REGNO UNITO, ITALIA, SVIZZERA, ARGENTINA, UCRAINA, DANIMARCA.

 

I PREMIATI

Antonio Casaliño (Bayerisches StaatsBallett), Jacopo Bellussi e Ida Praetorius (Hamburg Ballet), Aitor Arrieta e Katja Khaniukova (English National Ballet, Londra), Ohashi Mari e Guilliams Kwinten (Béjart Ballet Lausanne), Jacopo Tissi (Teatro alla Scala, Premio Vespoli), Luigi Crispino (American Ballet Theatre, Premio Vespoli), Stanislao Capissi (Teatro San Carlo, Napoli), Ana Sophia Scheller (Balletto Nazionale dell’Ukraina), Matteo Miccini (Stuttgart Ballet), Rocio Molina (Compagnia Rocio Molina) Alessio Carbone (Opéra de Paris, per Ballet for Peace, assegnato dal Comune di Positano)

 

Positano (SA), agosto – Il Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza, il riconoscimento più antico del mondo, festeggia i suoi  50 anni con il ritorno del tradizionale Gala sul palcoscenico della Spiaggia Grande, mercoledì 31 agosto ore 21, edizione speciale celebrativa che vedrà il ritorno dal vivo  dei danzatori – stelle e principals di grandi compagnie internazionali.

 

Interamente finanziato e organizzato dal Comune di Positano, con la direzione artistica di Laura Valente, il Positano Léonide Massine 50/ma edizione assegna il premio alla carriera all’ étoile internazionale  Alessandra Ferri, icona italiana dell’arte della danza nel mondo per lo straordinario e poliedrico percorso artistico, per la sua lunga e ancora attiva carriera di interprete che ne fa una delle più complete e versatili protagoniste della scena.

 

Nell’eccezionale palinsesto dei “Positano 50” artisti provenienti da tutto il mondo, delle compagnie più prestigiose, presenteranno una performance speciale pubblica: il portoghese Antonio Casaliño (Bayerisches StaatsBallett) in duo con Margarita Fernándes, Jacopo Bellussi e la danese Ida Praetorius (Hamburg Ballet), l’argentina Ana Sophia Scheller (Balletto Nazionale dell’Ukraina), gli italiani Matteo Miccini (Stuttgart Ballet), Stanislao Capissi (Teatro San Carlo, Napoli) in duo con Claudia D’Antonio, Jacopo

 

 

Tissi (Teatro alla Scala di Milano) e Luigi Crispino (Teatro del Balletto Americano). E ancora il basco Aitor Arrieta e l’ucraina Katja Khaniukova (English National Ballet, Londra), la giapponese Ohashi Mari con il belga Guilliams Kwinten (Béjart Ballet Lausanne). A cui si aggiungerà il flamenco travolgente di Rocío Molina, danzatrice e corografa, Leone d’Argento a La Biennale Danza  di Venezia 2022.

 

PREMIO LUCA VESPOLI a Jacopo Tissi: nello spirito del MassineIl premio Luca Vespoli, dedicato alle personalità che si sono distinte nella promozione dell’arte della danza in tutto il mondo, è stato assegnato eccezionalmente quest’anno a un danzatore: Jacopo Tissi  (Premio Positano danzatori italiani nel 2019) torna, per i 50 anni del Premio Massine, a ricevere il Vespoli, rappresentando così perfettamente lo spirito del Massine Positano, che ha tra gli obiettivi proprio quello di segnalare talenti, accanto alle leggende della danza, per farli poi tornare nel corso della loro carriera. Tissi, diploma alla Scala di Milano, ingaggi al Balletto dell’opera di Vienna, primo italiano a ricevere il riconoscimento di étoile nella storia del Bolshoi, tempio russo della danza ha lasciato Mosca in aperto dissenso con l’invasione dell’Ucraina. Al ritorno lo ha accolto la “sua casa”, nominandolo Primo ballerino ospite del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala.

Il Premio Vespoli per i  più giovani viene assegnato a Luigi Crispino,  classe ’97,  “speranza” al Massine  nel 2017, formazione tutta campana al teatro di San Carlo, dal 2021 fa parte  dell’American Ballet Theatre a New York.

Il 30 agosto, presso la sede dell’ufficio del Turismo di Positano (ore 18), intitolazione della sede a Luca Vespoli con il sindaco Giuseppe Guida e i premiati.

BALLET FOR PEACE – Alessio Carbone (premio Massine al merito nel 1997 ed al valore nel 2006, Opéra de Paris), che riceve il riconoscimento del  Comune di Positano per aver ideato ‘Ballet for Peace’, che ha unito nel nome della pace  artisti per la prima volta insieme sul palcoscenico del Teatro di San Carlo.

I  premiati  si ritroveranno il 30 agosto per una giornata celebrativa sull’isola de Li Galli, che fu l’amata residenza di Massine e di Nureyev.

LA GIURIA

Alfio Agostini (direttore di Ballet2000, collaboratore della direzione artistica), Gerald Dowler (The Financial Times/Dancing Times), Jean Pierre Pastori (La Tribune/Fondazione Béjart), Roger Salas (El País), Valeria Crippa (Corriere della Sera), Brigitte  Lefèvre (figura centrale nelle politiche culturali della danza in Francia, per vent’anni direttrice del Balletto dell’Opéra di Parigi, direttore artistico del Festival di Danza di Cannes) e la direttrice artistica Laura Valente.

 

PERGAMENA SIMBOLO – Si rinnova in particolare la collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, che vanta la prima scuola di ballo di un teatro d’opera italiano, fondata nel 1812: per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo, dal 2017 il simbolo della manifestazione è un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato per il balletto PETRUSHKA, riprodotto in carta pergamenata. La pittura del poliedrico artista attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes, e più in generale della danza e della musica contemporanee, già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali.

 

IL PROGRAMMA

Gala degli artisti Premiati

31 agosto 2022, ore 21, Spiaggia Grande

 

Claudia d’Antonio e Stanislao Capissi (Teatro San Carlo, Napoli)

– “Il Lago dei cigni”, pas de deux atto II – cor. Lev Ivanov, mus. Piotr Ilic Tchaikovsky

Matteo Miccini  solo (Stuttgart Ballet)

– “Ssss…” – cor. Edward Klug, mus. Fryderyk Chopin

Luigi Crispino (American Ballet Theatre) e Ana Sophia Scheller

– “La Bayadère”, pas de deux atto II, mus. Ludwig Minkus, cor. Marius Petipa

Antonio Casaliño e Margarita Fernándes (Bayerisches StaatsBallett)

– “Don Chisciotte”, pas de deux – cor. Alexander Gorsky (da Marius Petipa), mus. Ludwig Minkus

Ohashi Mari e Guilliams Kwinten (Béjart Ballet Lausanne)

– “Brel et Barbara”, duo – cor. Maurice Béjart, mus. varie

Rocío Molina

– “flamenco sin fronteras” – pincelada Molina

Jacopo Tissi (Teatro alla Scala)

– Solo da “La nona onda”( The Ninth Wave) – cor. Bryan Arias, mus. Nikolai Rimsky-Korsakov

Jacopo Bellussi e Ida Praetorius (Hamburg Ballet)

– Duo da “Terza Sinfonia di Mahler” – cor. John Neumeier, mus. Gustav Mahler

Aitor Arrieta e Katja Khaniukova  (English National Ballet)

– “Le Corsaire”, pas de deux “della grotta”, atto II – cor. Anna-Marie Holmes (da Marius Petipa)

 

LA MOSTRA –  “50 anni in punta di piedi, mostra diffusa tra sassi e scale”

La storia  del premio Léonide Massine invade le  vie, le scale e gli angoli più remoti di Positano (dal 28 agosto al 28 settembre) con le immagini dei protagonisti del premio più antico del mondo della danza, con scatti dei fotografi che nel tempo ne hanno immortalato espressioni e corpi, tra i quali si ricorda il compianto Massimo Capodanno, positanese d’adozione, scomparso quest’anno.

Ci accompagneranno lungo il cammino le espressioni di Nureyev e Massine, a Margot Fonteyn e Micha Barishnikov, Maurice Bejart e Alicia Alonso, tra tanti talenti in erba oggi stelle della danza, come Roberto Bolle,  e personaggi del mondo del cinema e dello spettacolo – da Gregory Peck e Franco Zeffirelli alle gemelle Kessler – che hanno trasformato il Premio Positano in un evento di culto nel mondo.

Ricerche d’archivio e realizzazione mostra diffusa: Vito Fusco con Astrid Cotterli, Federica De Caro e Marta Banfi.

 

BREVE STORIA DEL PREMIO – La perla della Costiera amalfitana richiama i più grandi artisti delle due punte sin dagli anni ’20 del secolo scorso, quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, s’innamorò del luogo e il potente impresario Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato, tra gli altri, Vaslav Nižinskij e Rudolf Nureyev,  che a sua volta fece de Li Galli un’amata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Rudolf Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci e Luciana Savignano, Elisabetta Terabust e Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Mats Ek, Jiří Kylián, Wayne McGregor, Marie Chouinard, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev, Nacho Duato, Svetlana Zakharova, Viengsay Valdés e Anthony Dowell, tra i tantissimi artisti delle cinquanta edizioni del Premio, che non si è mai interrotto neanche durante la pandemia e nel 2021 realizzato una Edizione Speciale dedicata a Carla Fracci.

 

 

Dichiarazione Sindaco di Positano Giuseppe Guida_Grazie all’ impegno del Comune di Positano e al grande lavoro della direttrice artistica Laura Valente ci apprestiamo quindi a vivere due giorni memorabili tra  Li Galli, scrigno magico tanto amato da Massine e poi da Nureyev, e il palcoscenico della Spiaggia Grande, pronto ad accogliere i ballerini che saranno i protagonisti assoluti.   il Premio Positano Léonide Massine non ha subìto nessuna
interruzione,neanche durante la pandemia,  perché desiderosi di portare avanti la storia del riconoscimento più  antico e prestigioso del mondo della danza. Abbiamo dato vita a due edizioni speciali e di grande spessore, a testimonianza della
centralità di questo progetto  nella vita culturale di Positano e delle sue solide reti internazionali.  Un importante ed emozionante momento durante questa edizione coinvolgerà l’intera cittadinanza: abbiamo infatti deciso di intitolare e dedicare l’attuale sede dell’Ufficio Turismo a Luca Vespoli, storico Direttore dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, una delle più autorevoli personalità della nostra città che con il suo impegno e con amore incondizionato, ha saputo tracciare un percorso fruttuoso, con
sguardo lungimirante, unendo passato, presente e futuro, coniugando al contempo in maniera esemplare un binomio fatto di Cultura e Turismo, quali elementi unici ed intramontabili della nostra storia.
E, proprio in tale occasione, consegneremo il prestigioso Premio Luca Vespoli  per la promozione dell’arte della danza in tutto il mondo a due danzatori e alle loro storie speciali. Oggi dunque siamo felici di annunciare che il mondo torna a danzare a Positano! Auguro a tutti una straordinaria 50esima Edizione.

 

Dichiarazione Direttrice Artistica Laura Valente

Un classico che da sempre guarda al futuro, onorando lo spirito di artisti che crearono un secolo fa il mito di Positano capitale della danza. Per l’edizione del cinquantenario il ‘Massine’ si conferma un palcoscenico globale che connette le grandi stelle, i talenti emergenti e i nuovi linguaggi contemporanei. Un premio in continua evoluzione, frutto di un lavoro in rete che lo mette costantemente in dialogo con le più importanti istituzioni, compagnie e artisti, non una parata di stelle ma un patrimonio identitario del territorio, che insieme a tutta la giuria tuteliamo con passione e spirito di squadra. Ringrazio il Comune di Positano che dal 2016 mi ha permesso, con convinto sostegno anche negli ultimi due anni di pandemia, di procedere in questa direzione, quella della valorizzazione di un evento unico per la sua storia e il suo indiscusso prestigio nel mondo.

 

BIOGRAFIE DEI PROTAGONISTI

ITALIA

Alessandra Ferri  Premio alla Carriera

 

L’étoile Alessandra Ferri, nata a Milano nel 1963, è considerata internazionalmente una delle più importanti ballerine drammatiche del nostro tempo.
Si forma alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e successivamente, per poi perfezionarsi alla Royal Ballet School di Londra. Nel 1980 vince il Prix de Lausanne ed entra a far parte del Royal Ballet inglese. Il 1983 l’anno della sua affermazione: a soli diciannove anni viene promossa prima ballerina, riceve il Sir Lawrence Award, il più importante premio in Gran Bretagna e viene nominata ballerina dell’anno dalla rivista “Dance and Dancers” e dal “New York Times”.

Sir Kenneth MacMillan la sceglie per interpretare i ruoli più importanti dei suoi balletti, Romeo e Giulietta, Manon e Mayerling: appositamente per lei inoltre il famoso coreografo ha creato altri ruoli, come Marie in Different Drummer e Micol in Valley of Shadows. Nel 1985 torna a Milano, chiamata da Franco Zeffirelli, per un originale «Lago dei Cigni». In sala c’è Baryshnikov che rimane folgorato dalla sua tecnica ed espressività e le spalanca le porte di New York e dell’American Ballet,  con cui danzerà in tutto il mondo. Nel 1985, Michail Baryshnikov la invita all’ American Ballet Theatre dove rimarrà Prima Ballerina fino al 2007. Nel 1992, è nominata Prima Ballerina Assoluta al Teatro alla Scala dove resterà fino al 2007.Ha lavorato con i più grandi coreografi del nostro tempo: Sir Frederick Ashton, Sir Kenneth MacMillan, Jerome Robbins, Jiri Kylian, Twyla Tharp, John Neumeier, William Forsythe, Roland Petit. Ha danzato nei teatri più prestigiosi del mondo. Nel 2006 è stata nominata Cavaliere della Repubblica dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2013, dopo sei anni di assenza dalle scene, torna a danzare e firma la sua prima coreografia, The Piano Upstairs, un dance play presentato al Festival dei Due Mondi a Spoleto. Nello stesso anno The Signature Theater produce lo spettacolo Chéri che segna il suo ritorno sulla scena newyorkese. Il 2015 è l’anno del ritorno al Royal Ballet e Wayne McGregor le crea il ruolo di Virginia Woolf in Woolf Works, grazie al quale nel 2016 vince il secondo Olivier Award 2016 per “Outstanding Achievement in Dance”. Nello stesso anno John Neumeier crea per lei DUSE con l’Hamburg Ballett. Nel maggio 2018 debutta in Afterite al Metropolitan Theatre di New York, nuova creazione di Wayne McGregor per l’American Ballet Theatre. Nel gennaio 2019 a Londra inaugura il Linbury Theatre ,nuova sala alla Royal Opera House,con lo spettacolo Trio ConcertDance. Quest’anno. Nel 2022, con  L’Heure Exquise, basato su Oh, les beaux jours (Giorni felici), uno dei momenti più alti del teatro di Samuel Beckett, Alessandra Ferri celebra i quarant’anni di carriera interpretando Winnie, la ballerina “âgée” immaginata da Maurice Bejart nel 1998 per Carla Fracci, che nella sua malinconica solitudine vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici. Un altro personaggio femminile per Alessandra Ferri, come Virginia Woolf, Eleonora Duse e Léa di Chéri, tutte donne eccezionali che appartengono a questo capitolo della sua vita di  immensa danzatrice, amata  in tutto il mondo.

 

SPAGNA
Rocío Molina

Per la prima volta un premio  al Massine per  la ricreazione contemporanea di un genere antico  va a Rocío Molina, ballerina e coreografa, innovatrice del Flamenco, Leone d’argento a La Biennale Danza 2022 di Venezia. Alla bailaora e coreografa spagnola  si riconosce il merito di aver trasformato il flamenco in un mondo capace di fondere  tradizione e modernità, con un linguaggio artistico che si muove tra virtuosismi del corpo e  molteplici  suggestioni e linguaggi contemporanei, dalla danza al teatro,  dal cinema alla filosofia.

Rocío Molina (Malaga, 1984) ha iniziato a ballare all’età di tre anni. A ventidue debutta Entre paredes, il suo primo lavoro, a cui seguiranno molte altre creazioni, tutte accomunate da uno sguardo trasgressivo e originalissimo sul mondo del flamenco. Tra le sue creazioni più note: El Eterno Retorno (2006) Turquesa como el limón (2006), Almario (2007), Por el decir de la gente (2007), Oro viejo (2008), Cuando las piedras vuelen (2009), Vinática (2010), Danzaora y vinática (2011), Afectos (2012) e Bosque Ardora (2014), Caída del Cielo (2016), Grito Pelao (2018), Inicio (Uno) (2020), Al fondo Riela (Lo otro del Uno) (2020) e Vuelta a Uno (2021), gli ultimi tre titoli compongono la Trilogía sobre la guitarra. È artista associata al Teatro Nazionale Chaillot di Parigi dal 2014. Fra i riconoscimenti più prestigiosi  il Premio Nazionale Spagnolo per la Danza, il Premio Miglior Ballerina alla Biennale di Siviglia, la Medaglia d’oro della Provincia di Malaga, il Max Award nel 2015 e nel 2017, il Dance National British Award nel 2016 e il Leone d’Argento alla Biennale Danza  di Venezia 2022.

 

Premio Danzatori

PAESI BASCHI/REGNO UNITO

Aitor Arrieta

Nato a Oiartzun, in Spagna (Paesi Baschi), questo ballerino dalla tecnica strepitosa è entrato a far parte dell’English National Ballet nel 2016,  promosso Primo Solista nel 2019. Vincitore di Emerging Dancer 2017, si è formato al Mariemma Royal Conservatory of Professional Dance e in precedenza ha ballato per la Compañía Nacional de Danza, Madrid.  Tra i tanti riconoscimenti la medaglia d’oro all’International Dance Contest di Biarritz nel  2013.

GERMANIA/ITALIA

Jacopo Bellussi

Formato alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala, si perfeziona alla Royal Ballet School dove si è diplomato. All’ultimo anno di scuola è scelto per una coreografia di John Neumeier, Spring and Fall. Il destino farà si che questo danzatore di talento entrerà a far parte, da solista, dell’Hamburg Ballet, che il grandissimo coreografo dirige  dal 1973.

 

ITALIA

Stanislao Capissi, napoletano si diploma nel 2012 presso la Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo sotto la Direzione di Anna Razzi, entrando a far parte della compagnia del Massimo napoletano, facendosi notare per versatilità e presenza scenica.

 

USA /ITALIA

Luigi Crispino (Premio Vespoli)

Classe 1997,  si è formato al  Teatro di San Carlo . Nel 2015 vola a New York con una borsa di studio della Kennedy Onassis School/American Ballet Theater, nemmeno un anno dopo entra a far parte di ABT Studio Company. Crispino entra a far parte di American Ballet Theater come apprendista nel settembre 2017 e diventa membro del corpo di ballo nel gennaio 2018.

 

PORTOGALLO/GERMANIA

Antonio Casaliño

Antonio Casalinho e’ una delle promesse più  interessanti del balletto classico, nato nel 2003 in Portogallo, a soli 17 anni, si e’ già fatto notare il numerosi ed importantissimi concorsi di danza, a cui si aggiunge la popolarissima edizione 2017 di Got Talent Portogallo. Oggi è una delle perle più promettenti della compagine del Bayerisches StaatsBallett.

 

GIAPPONE/SVIZZERA

Ohashi Mari

La danzatrice giapponese, studi alla Seinan Gakuin High School, forgia il suo talento versatile in due laboratori d’autore come la John Cranko School e Rudra Béjart School, per poi approdare quasi subito al Béjart Ballet Lausanne, di cui è parte identitaria dal 2013.

 

GERMANIA/ITALIA

Matteo Miccini

Nato a Firenze, si forma alla John Cranko Schule, dove si diploma nel 2015. Vince giovanissimo il primo premio al prestigioso Anna Pavlova, entrando nel  2016 al blasonato Balletto di Stoccarda, dove interpreta numerosi ruoli solistici nelle creazioni di grandi coreografi internazionali. Nel giugno del 2019, nell’ambito del progetto dello Stuttgart Ballet “Noverre: Young Choreographers”, debutta con il brano “What we’ve been telling you” con Marijn Rademaker.

 

DANIMARCA

Ida Praetorius                   

Ballerina danese, debutta al Royal Danish Ballet nel 2010 e dopo nemmeno sei anni diventa principal, interpretando ruoli di primo piano nelle produzioni più importanti della compagnia reale danese.  Nel 2021 è entrata a far parte dell’Hamburg Ballet come prima ballerina.

 

BELGIO/SVIZZERA

Guilliams Kwinten                                        

Il danzatore belga si forma al Keystone Ballet Academy (KBA) ad Anversa, diplomandosi nel 2009. Affina le sue qualità nel Royal Ballet of Flanders, per poi approdare al Béjart Ballet Lausanne, di cui è interprete apprezzatissimo.

 

UKRAINA/REGNO UNITO

Katja Khaniukova

Nata a Kiev, Ukraine, diventa  Principal Dancer  al Kiev Ballet, trampolino  per l’English National Ballet  che la accoglie nel 2014,  nominandola solista nemmeno tre anni dopo e  First Soloist  nel 2019.  E’ Guest Principal  nelle più prestigiose compagini e ha al suo attivo numerosi premi, tra cui l’ International Awards Gold Medal at the Serge Lifar International Ballet Competition (2005) e Gold Medal at the Seoul International Ballet Competition (2011). Nel  2020 il  Critics’ Circle National Dance Award for Outstanding Female Performance (Classical) per la sua interpretazione di  Frida Kahlo in Broken Wings.

 

ARGENTINA/UKRAINA

Ana Sophia Scheller

Di Buenos Aires, a 9 anni inizia a prendere lezioni al Teatro Colón con Gallo e Candal. Un anno dopo Viene ammessa alla Institución Superior e a 13 anni riceve la borsa di studio per tre anni consecutivi “Argentinas National Presidential Prize for Cultural Excellence in Classical Dance”. Vola a New York nel 2000 e nel  2003 entra a far parte dellAmerican Baller Theater Studio Company. E’ Julio Bocca che la vuole come principal guest nel suo tour di addio alle scene in Uruguay, Paraguay, Venezuela e Spagna. Nel  2004 entra al  New York City Ballet, di cui diventa prima solista e poi prima ballerina. Aggiungendo principal dancer al San Francisco Ballet e, dal 2019, al Balletto Nazionale dell’Ucraina.

 

ITALIA

Jacopo Tissi (Premio Vespoli)

Diploma alla Scala di Milano, ingaggi al Balletto dell’opera di Vienna, primo italiano a ricevere il riconoscimento di étoile nella storia del Bolshoi, tempio russo della danza.  Amatissimo dal pubblico e dalla critica per la sua presenza scenica e per la sua grande intensità espressiva, sui palcoscenici del  Mariinskij di Pietroburgo come alla  Royal Opera House di Londra. Lascia Mosca nel  marzo del 2022 in dissenso con l’invasione  dell’Ucraina. Al ritorno lo accoglie la sua casa, nominandolo Primo ballerino ospite del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala per la stagione 2022/23. Nel 2018 la città di Milano gli ha conferito l’Ambrogino d’oro.

 

SVEZIA/FRANCIA/ITALIA

ALESSIO CARBONE (riconoscimento del Comune di Positano per Ballet for Peace)

Direttore di “Les Italiens de l’Opera de Paris”, Alessio è nato nel 1978 a Stoccolma, naturalizzato francese,  proviene da una famiglia d’arte italiana. Nel 1991 entra alla Scuola di Danza del Teatro alla Scala di Milano. Sei anni dopo vince l’audizione per entrare a far parte  del corpo di ballo dell’Opera di Parigi, con cui interpreterà ruoli classici e contemporanei, da solista e ospite nei maggiori teatri e compagnie internazionali. Tra i riconoscimenti il premio Léonide Massine al merito nel 1997 ed al valore nel 2006, Il premio Tani per le arti dello spettacolo, Les Etoiles de Ballet 2000 e il Ballet Star of the XXI Century a New York.

 

Aitor Arrieta

Aitor Arrieta

Alessandre Ferri - Photo Amber Hunt

Alessandre Ferri – Photo Amber Hunt

Alessandre Ferri - Photo Amber Hunt

Alessandre Ferri – Photo Amber Hunt

Ana Sophia Scheller - Photo ©Nisian Hughes

Ana Sophia Scheller – Photo ©Nisian Hughes

Antonío Casalinho

Antonío Casalinho

Jacopo Bellussi

Jacopo Bellussi

Jacopo Tissi - Photo ©Jack Devant

Jacopo Tissi – Photo ©Jack Devant

Luigi Crispino Photo © Karolina Kuras

Luigi Crispino Photo © Karolina Kuras

Mari Ohashi

Mari Ohashi

Rocio Molina - Photo Simone Fratini

Rocio Molina – Photo Simone Fratini

Stanislao Capissi

Stanislao Capissi

49^ edizione del Premio Positano Premia la Danza Léonide Massine 11 Settembre 2021

Positano Premia la Danza – Léonide Massine – 49ª Edizione

EDIZIONE SPECIALE dedicata a CARLA FRACCI

Sabato 11 settembre 2021 ore 21

Sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta

Cerimonia di Premiazione e Concerto 

Carla a Positano di M.Capodanno.jpg

IL MONDO DI CARLA A POSITANO

con Beppe Menegatti, Luisa Spinatelli, Amedeo Amodio

Annamaria Morelli, Stéphane Fournial e Giuliana Gargiulo

Contributo speciale in video di

Lucinda Childs e Bob Wilson  

 

“Premio Luca Vespoli” a Clotilde Vayer   

Mostra fotografica a cura di Luciano Romano

“Carla, l’eterna fanciulla danzante” (cit. Montale)

Villa Romana, Cripta – 11-18 settembre 2021

Omaggio musicale dell’Ensemble I Solisti del Teatro di San Carlo

Positano (SA), 8 settembre – Il mondo di Carla Fracci a Positano. La capitale della danza torna come ogni anno a connettersi con le eccellenze globali dell’arte coreutica per una speciale edizione, la 49esima, di “Positano Premia la Danza – Léonide Massine”, sabato 11 settembre alle ore 21.

Sul sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta si celebrerà un palmarès speciale dedicato a Carla Fracci (1936-2021), un omaggio con la ‘regia’ del compagno di una vita, Beppe Menegatti. Tutto il premio quest’anno ruoterà infatti attorno alla figura dell’étoile, che con Positano aveva una relazione specialissima.

Carla Fracci è morta a Milano a 84 anni, il 27 maggio scorso, monumento nazionale, mito del balletto, una delle più grandi artiste della danza mondiale, che con Positano e il premio Massine ha sempre avuto un legame unico, vincendolo più volte e poi diventandone madrina. Quest’anno avrebbe dovuto ritirare il premio alla Carriera proprio al Massine. Non ce l’ha fatta.

Per questo il Comune di Positano e il comitato artistico denominato nel 2021 ‘per Carla’ e composto da Alfio Agostini (direttore di Ballet 2000), Valeria Crippa (Corriere della Sera), Laura Valente (Direttrice artistica Premio Léonide Massine ITALIA) e Roger Salas (El Pais), hanno deciso di dedicare a lei e al ‘suo mondo’ il Premio più antico della danza. 

A chi è stato suo partner, a chi le ha curato regie e coreografie originali, costumi e scenografie, ai grandi ‘artisti’ che hanno condiviso con lei una parte dei loro successi e percorsi professionali di eccellenza.

I Premi saranno assegnati al regista Beppe Menegatti, alla scenografa Luisa Spinatelli, al coreografo Amedeo Amodio, al danzatore e partner Stéphane Fournial, al fotografo Luciano Romano. E tra video e fotografie, veri e propri intarsi di una carriera leggendaria, ci saranno anche le parole di un’altra scenografa e costumista (già premio Positano nel 1995) Annamaria Morelli e dell’amica storica, la giornalista e scrittrice Giuliana Gargiulo, che ha dedicato a Fracci più pubblicazioni. 

Dichiarazione del Sindaco di Positano, Giuseppe Guida:

“Positano ha mantenuto la sua doppia promessa: realizzare anche quest’anno il premio Massine, il più antico del mondo, e dedicarlo doverosamente a Carla Fracci, mito assoluto del balletto, che della vita artistica e culturale positanese è stata una delle fondamentali ispiratrici. Da quando nel maggio scorso ci giunse la triste notizia della sua scomparsa il nostro pensiero è stato quello di realizzare un omaggio autentico, sobrio e prezioso, frutto del lavoro e dell’impegno del comitato artistico e dello spessore dei protagonisti di questa edizione. Aggiungo con orgoglio che quest’anno il premio Luca Vespoli verrà consegnato ad una artista internazionale di alto valore Clotilde Vayer, neo direttrice del Corpo di ballo del Teatro San Carlo. Dopo un’estate ricca di soddisfazioni e grandi successi, e giunta l’ora del riscatto, per ritornare sui passi già fatti, per ripeterli come avviene per la danza, per ritornare a sentirsi liberi di vivere, per ritornare nuovamente ad esprimersi attraverso l’arte più antica del mondo!!! Siamo certi che il 2022 sarà l’anno della definitiva ripresa, l’anno del cinquantenario del Premio Danza Léonide Massine, che consacrerà ancor di più la città di Positano come capitale internazionale dell’arte della danza”.

PERGAMENA PREMIO 

Per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo, dal 2017 il simbolo della manifestazione è anche quest’anno un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato per il balletto PETRUSHKA, riprodotto in carta pergamenata. La pittura del poliedrico artista attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali. 

MOSTRA 

A Carla, legatissima a Positano e al Premio Massine, sarà dedicata una mostra fotografica curata da Luciano Romano ed ospitata nella Cripta della Villa Romana (11-18 settembre) dal titolo “Carla, eterna fanciulla danzante” (cit. Eugenio Montale).

Contributo speciale in video di Lucinda Childs e Bob Wilson. 

Sarà proposto un contributo speciale in video di due leggende delle performing arts, la coreografa e danzatrice Lucinda Childs e il regista Bob Wilson.

PREMIO VESPOLI a Clotilde Vayer

Il Premio Luca Vespoli è assegnato a Clotilde Vayer, neodirettrice del Balletto del San Carlo. 

Il giovane danzatore positanese Daniele Di Donato, Premio Massine nel 2018 come ‘giovane promessa’, ritorna al premio “per raccontare” i traguardi raggiunti negli ultimi tre ultimi tre anni.

 

Continua il gemellaggio tra Il Premio Positano e il Prix Benois de la dance del Bolshoi di MOSCA, con la direzione artistica di Nina Loory che negli anni ha premiato artisti che si sono esibiti in entrambe le rassegne.

CONCERTO 

Dopo le premiazioni, in chiusura di serata, Omaggio Musicale dell’Ensemble I Solisti del Teatro di San Carlo, che eseguiranno musiche da film, con un programma ‘idealmente dedicato a Carla’ che vedrà esibirsi Daniele Baione (primo violino), Erika Imola Gyarfas (secondo Violino), Angelo Iollo (Viola), Silvano Maria Fusco (Violoncello), Pasquale Maddaluno (Contrabasso), Gianpiero Pannone (Flauto) Francesco Parisi (Oboe), Stefano Bartoli (Clarinetto). In programma musiche che hanno fatto la storia del nostro immaginario: Amarcord  (Nino Rota), La dolce vita (Nino Rota), La passerella di 8 e ½ (Nino Rota), Buongiorno principessa (Nicola Piovani), Deborah’s theme (Ennio Morricone – C’era una volta in America), Gabriel’s oboe (Ennio Morricone),  Godfather waltz (Nino Rota Valzer n. 2), Jazz suite “Eyes wide shut (Dmitrij Šostakovič), Il Postino (Luis Bacalov), Nuovo cinema Paradiso (Ennio Morricone), Oblivion – Enrico IV ( Astor Piazzolla),  Por una cabeza  – Scent of woman (Carlos Gardel), Poverty (Ennio Morricone- C’era una volta in America),  Schindler’s list (John Williams), La vita è bella (Nicola Piovani).

Un docu-corto e pubblicazione e-book saranno dedicati a Carla Fracci e al suo legame con il premio Léonide Massine, attingendo al prezioso archivio del comune di Positano, e non solo.  Il lavoro, a cura di Laura valente, sarà presentato entro dicembre 2021. 

BREVE STORIA DEL PREMIO  

Positano richiama i più grandi artisti della danza sin dagli anni ’20 del secolo scorso quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi del mondo artistico come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, s’innamorò del luogo e Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato personaggi come Serghei Diaghilev, Vaslav Nižinskij e Rudolf Nureyev che fece di Li Galli un’amata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio, oggi alla vigilia del mezzo secolo di vita, venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci, Luciana Savignano, Elisabetta Terabust, Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev (nella foto con Carla Fracci). Nel 2019 il Premio alla Carriera è andato a Nacho Duato, danzatrice dell’anno Svetlana Zakharova mentre nel 2020 a Viengsay Valdés e Anthony Dowell.

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Carla Fracci

di Alfio Agostini

27 maggio 2021… percossa, attonita la terra al nunzio sta.

Il lettore mi concederà la citazione spropositata. Alla notizia inattesa della sua scomparsa, colpiti e sbalorditi siamo rimasti tutti, in Italia, e non solo nella cerchia della danza. Aveva quasi 85 anni, tutti lo sapevano e nessuno ci pensava. Eppure sentivamo impossibile che potesse mancare; quasi tutti eravamo nati al balletto con lei, era stata la nostra prima “ballerina”, l’avevamo seguita per decenni, tutti, dalla più ingenua ed adorante allieva di danza classica al critico meno compiacente (e parlo per me, che m’impuntai da giovane a cercare le ombre della sua onnipresenza così assoluta ed esclusiva nella danza italiana, per poi finire con l’ammirare anch’io incondizionatamente la grande artista e la sua personalità sobria e impenetrabile, al di là del sorriso soave da madonna del Rinascimento lombardo (“The Madonna of the Ballet”, titolò tanti anni fa il settimanale americano Time).

Una necrologia che riassumesse qui la sua carriera smisurata sarebbe un esercizio senza senso, dopo che la carta stampata e il web l’hanno fatto due mesi fa e dopo quarant’anni lungo i quali questa stessa rivista, nata quando lei era già all’apogeo della carriera, ne ha scritto con continuità. 

Ci limitiamo dunque a queste poche righe e a poche immagini, certi che il lettore sappia già di lei l’essenziale.

Ma per ricordare ai nostri lettori non italiani che Carla Fracci non è stata un fenomeno solo italiano, vorrei raccontare un momento che m’impressionò, al Metropolitan Opera di New York nella serata di gala del 50° anniversario dell’American Ballet Theatre, nel gennaio del 1990. Sfilavano tutte le stelle più amate dai fans della compagnia nella sua storia, da Alicia Alonso a Mikhail Baryshnikov; ciascuno appariva in un filmato storico proiettato sul fondo della scena e poi danzava dal vivo in un breve brano del repertorio dell’ABT. Molti applausi per tutti. Ma quando sullo schermo apparve Carla Fracci in Giselle con Erik Bruhn, scoppiò un’ovazione incontenibile ed emozionante che durò a lungo, con tutto il pubblico del Met in piedi.

Giselle, certo, il suo ruolo identificativo. Beppe Menegatti, suo Pigmalione e marito, dice che Carla lo ha danzato 1000 volte in tutto il mondo. Il numero può sembrare eccessivo, ma è un numero da mito.

Eppure, se mi è permesso ancora un pensiero personale, dirò che il momento magico di Carla Fracci nella mia memoria di spettatore è un altro: quello della finestra che si apre nel primo atto della Sylphide, rivelando lei, immobile, in posa più-che-perfetta, semplice e sublime; una visione, l’altrove che si manifesta sulla terra, un sorriso e un brivido che avvolgeva il teatro. 

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Ufficio stampa – Studio Francesca De Lucia – 0810322209

I PROTAGONISTI 2021

Beppe Menegatti 

Beppe Menegatti, all’anagrafe Giuseppe Menegatti, è nato a Firenze il 6 settembre 1929. Giovanissimo, segue gli spettacoli del Maggio Musicale Fiorentino. L’Accademia Nazionale Silvio D’Amico a Roma gli riconosce la borsa di studio. A metà degli anni Cinquanta viene chiamato da Luchino Visconti come assistente alla regia. Dalla metà degli anni ’50 ha avviato il suo percorso di assistente alla regia, oltre che per il grande Luchino Visconti, con nomi del calibro di Eduardo De Filippo e Vittorio De Sica. Nel corso della sua carriera, ha curato numerose opere, balletti e pièce teatrali di autori come Samuel Beckett e Isac Babel, non rinunciando ad instaurare con Carla Fracci ballerina e compagna di una vita un sodalizio unico nel mondo della danza. Profondo conoscitore dei meccanismi teatrali, Menegatti ha affiancato alle numerose regie operistiche per i grandi teatri, la creazione di drammi di celebri eroine che hanno trovato in Carla Fracci la protagonista ideale e indimenticabile sul palcoscenico. 

 

Amedeo Amodio 

Allievo della scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano e poi danzatore del Balletto scaligero, i suoi interessi lo portano, all’età di 22 anni, a iniziare la carriera di coreografo e ballerino da libero professionista e più tardi ad assumere la direzione artistica di Aterballetto, prima compagnia stabile di danza al di fuori di un ente lirico. Ad Amodio sono affidate le sorti dell’ensemble, ballerini interpreti raffinati di un repertorio vasto che porta la firma di grandi coreografi del ‘900, quali George Balanchine, Roland Petit, Antony Tudor, Léonide Massine, August Bournonville, Kenneth McMillan, Alvin Ailey, Glen Tetley, William Forsythe, Hans van Manen, Maurice Béjart, Micha van Hoecke, Jiří Kylian, Roland Petit, José Limón. Per Aterballetto Amodio firma molte creazioni, alcune delle quali hanno visto la partecipazione di grandi interpreti come Elisabetta Terabust, Alessandra Ferri, Vladimir Derevjanko, Julio Bocca, Roberto Bolle, George Iancu, Alessandro Molin, Massimo Murru, Viviana Durante, Igor Yebra. Nel 1997 è alla direzione del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma e nel 2003 del Teatro Massimo di Palermo. Coreografo ospite in molte Compagnie di balletto degli Enti Lirici in Italia e di Compagnie negli Stati Uniti nell’aprile 2015 riceve il “Premio alla carriera” nella giornata Internazionale della danza. 

Luisa Spinatelli 

Diplomata in scenografia con Tito Varisco all’Accademia di Belle Arti di Brera dove insegna “Metodologia della progettazione per lo spettacolo”. Il suo debutto teatrale è al Teatro alla Scala di Milano nel 1965 con il balletto ” Francesca da Rimini. Come assistente di Ezio Frigerio ha avuto l’opportunità di incontrare Giorgio Strehler con il quale ha avuto la fortuna di collaborare e di acquisire quel modo di “fare teatro ” che l’ha accompagnata per tutto il suo percorso di lavoro.  Esercita la sua attività professionale dedicandosi alternativamente alla prosa, alla lirica e al balletto. Ha lavorato in Italia e all’ estero con registi e coreografi che l’hanno coinvolta in spettacoli molto importanti superando la cifra di trecento titoli. Il suo segno artistico l’ha fatta trionfare su tutti i palcoscenici del mondo permettendole di collaborare per una vita al fianco anche della Fracci

 

Lucinda Childs

Danzatrice e coreografa, Lucinda Childs ha segnato la storia della danza contemporanea. È stata la prima a introdurre i concetti di minimalismo e di ripetizione. Nel corso della sua carriera ha creato coreografie per grandi compagnie di danza, e negli ultimi anni ha coreografato e messo in scena varie opere del repertorio classico e contemporaneo, dando nuovo slancio al suo lavoro. Segna il suo percorso la collaborazione con il regista teatrale Robert Wilson e il compositore Philip Glass per la realizzazione dell’opera Einstein on the Beach, diventata oggi una pietra miliare del repertorio. Nel 1976 collabora con loro all’opera Einstein on the Beach nel ruolo di principale performer e coreografa, spettacolo per cui riceve il premio Village Voice Obie. Nel successivo revival del 1984, la Childs coreografa i due interludi dell’opera, intitolati Field Dances. La Childs compare nei maggiori lavori di Wilson, fra cui: Maladie de la Mort di Marguerite Duras, I Was Sitting on my Patio This Guy Appeared I Thought I Was Hallucinating dello stesso Wilson, Quartett di Heiner Müller, White Raven di Wilson e Glass, Adam’s Lament di Arvo Pärt. Ha, inoltre, collaborato con Robert Wilson e Mikhail Baryshnikov per Letter to a Man. Nel 1979 riceve la Guggenheim Fellowship per Dance, spettacolo con le musiche di Philip Glass e il film-scenografia di Sol LeWitt. 

Clotilde Vayer, premio Luca Vespoli 

Classe 1961, si forma alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi e nel 1976, a soli 15 anni e con un permesso speciale del Ministero della Cultura, entra a far parte del Corpo di Ballo dello stesso Teatro. Nel 1977 vince la medaglia d’oro al prestigioso concorso internazionale di danza a Varna, in Bulgaria. Nel 1986 sempre all Opéra, diviene prima ballerina. Il suo talento eccezionale l’ha portata a lavorare con Rudolf Nureyev, Gilbert Meyer, Ghislaine Thesmar, Yvette Chauviré, Zizi Jeanmaire, Max Bozzoni, Serge Lifar, Patricia Ruanne, Patrice Bart e Genia Polyakov. Come solista, i titoli con cui è spesso stata identificata includono: Das Lied von der Erde di MacMillan, Manon di Nijinsky e La sagra della primavera di Béjart, Il cappello a tre punte di Massine, Il lago dei cigni, La Bayadere e La bella addormentata di Nureyev. Durante i suoi anni nella Compagnia di Balletto dell’Opéra ha interpretato ruoli da protagonista in coreografie di Lifar, Lacotte, Tudor, Balanchine, Pina Bausch, Neumeier, Mats Ek, Forsyth, Cunningham, Limon, Kylian, Petit e molti altri. Dal 1984 al 1989 è stata membro dell’esclusivo gruppo Nureyev and friends. Nel 2014 il direttore del Balletto dell’Opéra Benjamin Millepied la nomina maître de ballet e assistente alla Direzione, incarico che mantiene anche sotto la direzione di Aurélie Dupont. È stata insignita del titolo di Chevalier de l’Ordre du Mérite dalla Repubblica francese.

Robert Wilson 

Definito dal The New York Times come l’artista più visionario al mondo, è un avanguardistico direttore teatrale, regista e drammaturgo americano. Nell’arco della sua articolata carriera, lavora anche come coreografo, performer, pittore, scultore, video artist e sound/lighting designer. A partire dagli anni Sessanta, le produzioni di Wilson hanno radicalmente sconvolto in forma ed estetica il mondo del teatro e dell’opera lirica fino a quel momento noto. Il suo caratteristico modo di utilizzare la luce, la continua ricerca sul movimento, il rigore classico del design scenico e degli allestimenti scelti, articolano, alimentano e rendono facilmente identificabile la forza e l’originalità della visione di Robert Wilson. Producendo capolavori a cavallo tra le arti, Wilson intraprende legami e collaborazioni con i più autorevoli artisti, scrittori, e musicisti internazionali, continuando ad affascinare giorno dopo giorno il pubblico di tutto il mondo. La collaborazione con Lucinda Childs dura da oltre quarant’anni.

Luciano Romano 

Gli scatti di Luciano Romano dedicati a Carla Fracci sono un unicum. “Ho imparato a fotografare i ballerini guardando Carla danzare”. Molto dopo sarebbero arrivati gli scatti dedicati a Roberto Bolle e gli altri dedicati alle leggende sulle punte. I lavori di Luciano Romano, dalla Scala al San Carlo e Opera di Roma, sono conservati in numerose raccolte pubbliche e private, che si aggiungono alle collezioni di fotografia del MAXXI a Roma o la Robert Rauschenberg Foundation a New York, tra le tante. Ha ottenuto il premio Atlante Italiano 003 conferito dal Ministero dei Beni Culturali in collaborazione con la Triennale di Milano e la nomination al Prix BMW-Paris Photo (Parigi, Carrousel du Louvre, 2007). Ha esposto alla X Biennale Architettura di Venezia, al Museo MADRE di Napoli e al MAXXI di Roma. Nove suoi grandi ritratti in bianco e nero fanno parte dell’nstallazione permanente di Shirin Neshat alla Stazione Toledo della Metropolitana di Napoli. 

 

Stéphane Fournial 

Francese, classe 1961, con un Diploma di Stato per l’Insegnamento della Danza Classica, Fournial per molti degli ultimi anni ha lavorato come produttore e manager. Ricca e variegata la sua carriera come danzatore. Fournial ha ballato nel Ballet de Marseille di Roland Petit, all’Opéra du Nord in Francia, con il Tokyo Ballet e con il Badischestaatheater Karlsruhe. Come guest artist si è esibito in moltissimi teatri in tutto il mondo. Tra i principali: il Theater Munchen, Stuttgart Ballet, Teatro di Varsavia, Scottish Ballet e Mariinsky di San Pietroburgo. In Italia ha danzato al Teatro dell’Opera di Roma, Teatro alla Scala di Milano, Teatro La Fenice e all’Arena di Verona e al Teatro San Carlo di Napoli, città dove oggi risiede essendo attualmente il direttore della Scuola di Ballo del Massimo partenopeo.

Ha danzato come partner di Claude de Vulpian e Carole Arbo dell’Opéra di Parigi), Irena Pasaric (Zagabria), Margaret Illmann (Berlino) e Sofiane Sylve (San Francisco Ballet). Tra le tante produzioni ballate con Carla Fracci ricordiamo “Filumena Marturano”, con le musiche di Nino Rota composte originariamente per la riduzione cinematografica del 1951, la regia di Beppe Menegatti e la coreografia di Luc Bouy. 

48^ edizione del Premio Positano Premia la Danza Léonide Massine 5 Settembre 2020

Comunicato stampa

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Positano Premia la Danza – Léonide Massine 48ª Edizione

Sabato 5 settembre (ore 20)

Sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta

PRIX BENOIS-MASSINE al ‘divino’ Anthony Dowell

Omaggio ad Alicia Alonso, premiata la sua erede Viengsay Valdés

Una produzione digitale connetterà gli artisti premiati da tutto il mondo con Positano

 Giancarlo Giannini (Premio Vespoli) evocherà i miti della danza
Con Marco Zurzolo (Premio Colonna Sonora “In punta di Piedi”) in uno speciale duetto  

Positano (SA), 4 settembre  – La capitale della danza si connette con il mondo in una  speciale edizione, la 48esima,  di “Positano Premia la Danza – Lèonide Massine”, sabato 5 settembre alle ore 20. Sul sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta eventi  live e digitali celebreranno un  palmarès 2020 particolarmente prestigioso con speciali riconoscimenti  a Anthony Dowell, il ‘danseuer noble’ del balletto britannico e Viengsay Valdeserede artistica di Alicia Alonso.

Due le performance live previste. Giancarlo Giannini, Premio Vespoli, omaggerà i miti dell’arte coreutica che hanno amato la divina costiera; il sassofonista Marco Zurzolo, riceverà il Premio Musica per la colonna sonora del film tv di Rai 1 “In Punta di piedi” di Alessandro D’Alatri, interpretandola dal vivo.

In un anno in cui per effetto della pandemia si è dovuto rinunciare al tradizionale gala sulla spiaggia grande che guarda all’isola de Li Galli, luogo del cuore di Massine e Nureyev,  i riconoscimenti più antichi  della danza internazionale sono stati regolarmente assegnati. Un segnale di ‘resistenza’ da parte di tutta l’equipe di “Positano premia la Danza”, che dà continuità ad un albo d’oro unico. Il Comune di Positano ha potuto infatti contare sulla disponibilità della prestigiosa giuria del premio composta dal coordinatore Alfio Agostini (direttore di Ballet2000), Valeria Crippa (Corriere della Sera), Brigitte Lefevre (direttore Festival de Cannes), Nina Loory e Laura Valente (Prix Benois de la dance del Bolshoj MOSCA/Massine ITALIA), Roger Salas (El Pais).   

Ogni premiato ha realizzato un messaggio video di ringraziamento che sarà trasmesso con una clip dedicata: contributi emozionanti e dall’alto valore artistico che come un abbraccio virtuale, da New York a Mosca, da Cuba a Londra,  giungeranno a Positano nella serata del 5 settembre. Sarà possibile infatti  seguire il premio in diretta sui canali social del premio, dove si alterneranno la diretta live dal sagrato e i contributi video.

“Questa è un’edizione particolare del Premio Massine: abbiamo sentito il dovere di non interrompere la storia del riconoscimento più antico e prestigioso del mondo della danza e di confermare un appuntamento con l’arte e con le emozioni, da vivere con gioia e sicurezza. Il Palmarès dei premiati è di livello altissimo, i loro messaggi  ci hanno  commosso e incoraggiato. Ringrazio la giuria, i grandi artisti che saranno con noi e tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile questo evento prezioso, un abbraccio virtuale del mondo a Positano, con l’augurio di tornare presto a celebrare le  stelle della danza sulla spiaggia grande, come accade da quasi mezzo secolo”.

Michele De Lucia, Sindaco di Positano

“Palmarès” Positano Premia la Danza 2020  – 5 settembre

 

PRIX BENOIS-MASSINE  a Anthony Dowell

Danseur noble per eccellenza, senza dubbio il più grande danzatore classico inglese della sua generazione, è stato poi direttore artistico del Royal Ballet di Londra per 15 anni fino al 2001. A questa figura di primo piano nel balletto britannico e mondiale, va quest’anno il premio nato dal gemellaggio tra il Prix Benois de la Danse di Mosca e il Premio Massine di Positano. È noto al grande pubblico anche per aver interpretato il ruolo di Nijinsky nel film Valentino di Ken Russell.

 

Premio Positano ai danzatori dell’anno sulla scena internazionale:

Viengsay Valdésdanzatrice principale e Direttrice del Balletto Nazionale di Cuba. Ballerina di alta scuola accademica, di tecnica virtuosistica e intensa presenza scenica, interprete di tutti i grandi ruoli del repertorio a Cuba e nel mondo, da tempo era affiancata alla grande Alicia Alonso nella direzione del BNC e dal 2019 ha assunto la carica di direttrice artistica. Il Premio che Viengsay Valdés riceve quest’anno a Positano vuol essere anche un omaggio alla Memoria di ALICIA ALONSO, leggenda del balletto mondiale fino alla sua scomparsa nell’ottobre dello scorso anno, all’età di 99 anni. Ha ricevuto di persona il Premio Positano nel 2012.

 

Alyona Kovalyova

Nata a San Pietroburgo, si è formata all’illustre Accademia Vaganova, ma è passata poi al Balletto del Teatro Bolshoi di Mosca, dove si è imposta in una serie crescente di ruoli culminata in quello da protagonista del Lago dei Cigni dal 2017.

 

Marcelino Sambé

Portoghese, ha studiato al Conservatorio di Lisbona e alla Royal Ballet School di Londra. Oggi Principal dancer del Royal Ballet, è divenuto popolare anche per il suo impegno umanitario e sociale.

 

Oleg Ivenko 

Questo giovane danzatore russo di origine ucraina, formatosi in Bielorussia e oggi primo ballerino dell’Opera di Kazan, si è messo in luce in diversi concorsi, ma ha acquisito una notorietà internazionale dal 2018, come interprete del ruolo di Rudolf Nureyev nel film White Crow di Ralph Fiennes.

 

Valentine Colasante 

Formatasi alla scuola francese, è l’unica italiana attualmente col titolo di étoile dell’Opéra di Parigi dove ha già interpretato i maggiori ruoli del repertorio classico e moderno.

 

Alejandro Virelles

Cubano, formatosi nel Balletto Nazionale di Cuba, è oggi primo ballerino della compagnia dello Staatsoper di Berlino.

 

Roger Cuadrado

Spagnolo di Barcellona, solista del Balletto Nazionale Ceco a Praga, si è fatto notare recentemente in un programma di coreografie di repertorio internazionale ma qui ispirate…all’uso della mascherina.

 

Giacomo Castellana

Nato a Palermo, diplomato alla scuola del Teatro Bolshoi di Mosca, è oggi solista di spicco del Balletto dell’Opera di Roma, dove si è messo in luce nei ruoli principali dei titoli delle scorse stagioni.

 

Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko 

Classe 1991, Nicoletta Manni è  oggi una professionista tra le più affermate su scala internazionale. Nata a Galatina, provincia di Lecce, a 12 anni è stata ammessa alla scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala di Milanodove diventa prima ballerina a soli 22 anni. Timofej Andrijashenko, lettone, classe 1994,  dopo aver iniziato a studiare danza all’età di 9 anni presso l’Accademia Nazionale Statale di Riga. Andrijashenko, vincitore di numerosi concorsi internazionali, nonché Medaglia d’oro al concorso più importante del mondo, quello del Bolshoi di Mosca, è Primo Ballerino al Teatro Alla Scala.

 

Martina Arduino

Torinese, formatasi all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, è oggi prima ballerina della compagnia milanese, dove è stata notata da pubblico e critica nei ruoli maggiori delle produzioni di questi anni.

 

Artemiy Belyakov 

Diplomato all’Accademia di Balletto del Teatro Bolshoi di Mosca, è entrato a far parte della prestigiosa compagnia dove si è presto imposto come uno dei più brillanti giovani della troupe. Oggi ne è primo ballerino, segnalato come una delle grandi promesse del balletto russo attuale.

Julie Guibert

Francese, ha studiato danza classica ma ha trovato la sua vocazione nella danza moderna e contemporanea, facendo parte tra l’altro del Cullberg Ballet di Stoccolma e del Balletto dell’Opéra di Lione. Si è affermata come interprete di Mats Ek, William Forsythe, Russell Maliphant, Maguy Marin… Da quest’anno è direttrice artistica del Ballet de l’Opéra de Lyon.

Premio speciale Positano alla creazione originale:  VIVIANESQUE di Gennaro Cimmino

Produzione  di KORPER per lo  speciale omaggio del coreografo Gennaro Cimmino a Raffaele Viviani,  a settant’anni dalla scomparsa del grande drammaturgo.  Partendo da un inedito accostamento, mai sperimentato prima sull’opera di Viviani,  in Vivianesque convivono  tutti i linguaggi della scena contemporanea: teatro, musica e soprattutto la danza. Il tutto facendo convivere in maniera folgorante tradizione e modernità.

Premio Speciale Positano Musica al sassofonista  e autore Marco Zurzolo per la colonna sonora del film – tv di Rai 1 “In Punta di piedi” di Alessandro D’Alatri (Rai Fiction-Casanova).

Premio “Luca Vespoli” a Giancarlo Giannini

Per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo dal 2017, il simbolo della manifestazione è anche quest’anno un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato per il balletto PETRUSHKA, riprodotto in carta pergamenata. La pittura del poliedrico artista attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali. 

BREVE STORIA DEL PREMIO  – Positano richiama i più grandi artisti della danza sin dagli anni ’20 del secolo scorso quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi del mondo artistico come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, s’innamorò del luogo e Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato personaggi come Serghei Diaghilev, Vaslav Nižinskij e Rudolf Nureyev che fece di Li Galli un’amata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci, Luciana Savignano, Elisabetta Terabust, Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev. Nel 2019 il Premio alla Carriera  è andato a Nacho Duato, danzatrice dell’anno Svetlana Zakharova.

Si ringrazia lo sponsor tecnico di questa edizione 2020, Foto Ema s.a.s

www.positanopremialadanza.it

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Ufficio stampa – Studio Francesca De Lucia

Piazza R. Beneventano, 1 – Napoli

Tel. +39 0810322209/5784177 – Mob. +39 3356358348

Email: delev.francesca@gmail.com 

 

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THE WHITE CROW film still

THE WHITE CROW film still

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2_Viengsay Valdés

 

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2_Julie Guibert

 

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3_Anthony Dowell

 

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Anthony Dowell ruolo di Nijinsky nel film Valentino di Ken Russell

 

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Marcelino Sambé

 

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Michele De Lucia, Alfio Agostini, Alicia Alonso e Pedro Simón Martínez -Foto Vito Fusco

 

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Foto Marco Zurzolo

47^ edizione del Premio Positano Premia la Danza Léonide Massine 7 Settembre 2019

Comunicato stampa

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Nacho Duato e Svetlana Zakharova stelle di Positano

Positano Premia la Danza – Léonide Massine 47ª Edizione
Sabato 7 settembre (ore 21) Gala sulla Spiaggia Grande

Premio alla Carriera – Nacho Duato
La danzatrice dell’anno è Svetlana Zakharova
(Teatro Bol’šoj/Mosca, Teatro alla Scala/Milano)
Premio per l’insegnamento – Gilbert Raymond Mayer
Artisti da Russia, Cuba, Israele, Svizzera, Australia, Inghilterra
Spagna, Francia, Kirghizistan, Ucraina, Italia
Premio Benois/Massine Mosca/Positano
a Vadim Muntagirov (Royal Ballet)
A Paolo Giulierini, direttore del MANN,
il riconoscimento “Luca Vespoli”

Positano (SA), 3 settembre – Nacho Duato e Svetlana Zakharova, due grandi stelle della danza internazionale saranno protagonisti sabato 7 settembre di una straordinaria 47esima edizione di “Positano Premia la Danza – Lèonide Massine”, da cinque anni sotto la direzione di Laura Valente.

“Positano Premia la danza – Léonide Massine” è un progetto organizzato dal Comune di Positano, co-finanziato dalla Regione Campania, con i fondi a valere sul “Programma Operativo Complementare” (POC) Campania 2014-2020.

Positano, riferimento mondiale dell’arte coreografica per il suo legame storico con Massine e Nureyev, ospiterà sulla Spiaggia Grande, tradizionale scenario del Gala, e presso la Villa Romana, due giornate di eventi (6 e 7 settembre) dedicate alla grande danza con un omaggio a Pina Bausch nel decennale della scomparsa, curato da Leonetta Bentivoglio, che della grande coreografa tedesca è stata amica e biografa.

Il Premio alla Carriera è stato attribuito a Nacho Duato. Ballerino e coreografo spagnolo cresciuto con Béjart e Jiri Kylián, nel 1987 ha ricevuto il Premio d’Oro della Danza. Attualmente è direttore artistico del Mikhailovsky Ballet di San Pietroburgo. Le sue coreografie fanno parte del repertorio di numerose compagnie internazionali.

La danzatrice dell’anno è la ‘diva’ Svetlana Zakharova, acclamata interprete sui palcoscenici più prestigiosi del mondo. “Se Dio avesse pensato alla danza, avrebbe creato Svetlana Zakharova”. Così il divino Mikhail Baryshnikov, rende l’idea del talento di questa grandissima ballerina, stella mondiale delle due punte, étoile del balletto del Teatro alla Scala e del Balletto del Teatro Bol’šoj di Mosca.

Premio per l’alta formazione della danza a Gilbert Raymond Mayer, che della “scuola francese” è indiscusso faro. Un metodo preciso – tramandato dai grandi maestri come lui – che ancora oggi riesce a coniugare virtuosismi e raffinatezza.

“Positano Premia la Danza – Léonide Massine”, il più antico premio al mondo dedicato all’arte coreutica, è capofila di una rete di sistema che riunisce i maggiori riconoscimenti mondiali dedicati al balletto come il Prix Benois di Mosca con il quale il Premio Massine è gemellato, e il Prix BALLET2000 del Palais des Festivals di Cannes, Francia. Frutto del gemellaggio tra Italia e Russia è il Premio Benois/Massine che quest’anno è stato assegnato a Vadim Muntagirov (Royal Ballet).

Positano Danzarcheologia – Si conferma anche quest’anno il legame del prestigioso premio con l’archeologia e con la valorizzazione dello splendido sito della Villa Romana e quindi del MAR – Museo Archeologico Romano Santa Maria Assunta.
Sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (e rimasta sconosciuta fino a pochi anni fa) la Villa Romana di Positano custodisce reperti archeologici al valore inestimabile, come un ciclo di affreschi del I secolo d.C. La Villa si colloca al di sotto della chiesa di Santa Maria Assunta. A dieci metri di profondità, sulle pareti è possibile ammirare i restaurati affreschi: ippocampi, colonne dorate, grifoni e un pegaso alato. Considerata la più grande scoperta archeologica avvenuta in Costiera negli ultimi decenni, la grande stanza affrescata fu sepolta dalla pioggia di cenere e detriti dell’eruzione del vulcano partenopeo che rase al suolo Pompei ed Ercolano. È stato realizzato un percorso con passerelle e un impianto di illuminazione, accessibile anche ai disabili motori.

Si rinnova anche la collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, che vanta la prima scuola di ballo di un teatro d’opera italiano, fondata nel 1812: per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo, dal 2017 il simbolo della manifestazione è anche quest’anno un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato per il balletto PETRUSHKA, riprodotto in carta pergamenata. La pittura del poliedrico artista attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes, e più in generale della danza e della musica contemporanee, già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali.

I PREMIATI DELLA 47ª EDIZIONE

Nacho Duato – Nacho Duato (Valencia, 8 gennaio 1957), è un danzatore e coreografo spagnolo. Dopo una lunga carriera, è stato scelto dal Ministero della Cultura e dell’Educazione spagnolo quale direttore della Compañía Nacional de Danza de España nel 1990. Ha studiato alla Rambert School di Londra e quindi con Maurice Béjart alla Mudra School di Bruxelles per poi passare all’Alvin Ailey American Dance Theater di New York. Ha iniziato la sua attività professionale al Cullberg Ballet di Stoccolma e dopo un anno è passato al Nederlands Dans Theater, sotto la guida del direttore artistico Jiří Kilián, dove è rimasto per dieci anni. Ha realizzato la coreografia del balletto “Jardí Tancat” (Giardino chiuso) nel 1983, su musiche di Maria del Mar Bonet, primo premio all’Internationaler Choreographischer Wettbewerb di Colonia. Nel 1988 è stato nominato coreografo stabile al Nederlands Dans Theater assieme a Hans van Manen e Jiří Kilián. Sue coreografie sono state inserite in molte prestigiose compagnie internazionali quali Cullberg Ballet e Nederlands Dans Theater, American Ballet Theatre, The Australian Ballet, Les Grands Ballets Canadiens, Stuttgart Ballet, Ballet Gulbenkian, San Francisco Ballet, Royal Ballet e Balletto dell’Opéra di Parigi.

Svetlana Zakharova – Nata a Lutsk in Ucraina, formatasi all’Accademia Vaganova di San Pietroburgo, nel giugno 1996 Svetlana Zakharova si è diplomata danzando il “Čajkovskij pas de deux” di Balanchine ed è subito entrata a far parte del Balletto del Teatro Mariinskij-Kirov. Un anno dopo è stata nominata Prima Ballerina. Con il Balletto del Teatro Mariinskij-Kirov ha preso parte a varie tournée e, dal 1999, è stata invitata come guest artist dalle maggiori compagnie di balletto del mondo, quali New York City Ballet, American Ballet Theatre, Balletto dell’Opéra di Parigi, Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, English National Ballet e New National Theatre Ballet a Tokyo. Nel 2004 ha debuttato accanto a Roberto Bolle al Teatro San Carlo di Napoli nell’allestimento di “La bayadère” di Derek Deane (nel ruolo di Nikiya). Dall’ottobre 2003 ha iniziato a danzare come étoile con il Balletto del Bol’šoj di Mosca. Alla Scala il debutto con “Il lago dei cigni”, che ha inaugurato la stagione 2007-2008. Ha ottenuto numerosi premi: “Golden Sophit” di San Pietroburgo nel 1998; due volte “Zolotaja Maska” (Maschera d’Oro), il più importante premio teatrale russo; “Liudi našego goroda” (Gente della nostra città), premio speciale conferito dalla città di San Pietroburgo nella categoria balletto (2001); premio “Danza&Danza” (2002); “Benois de la danse” (2005). Il 6 giugno 2005 è stata eletta Artista Emerita della Russia.

Gilbert Raymond Mayer – Primo ballerino e professore all’opera di Parigi. Nato a Ginevra, dove ha iniziato a ballare, Gilbert Mayer ha trascorso tutta la sua carriera all’Opéra di Parigi. “Maestro” al Royal Ballet e alla Royal Academy of the Dance di Londra, nonché in diverse importanti compagnie, è responsabile di “Culturesfrance” (Ministero degli Affari Esteri) per la promozione della danza classica nel mondo.
Personaggio eclettico e di assoluta autorevolezza, Meyer è membro della giuria delle principali competizioni internazionali, coreografo, direttore artistico, storico e teorico della danza, autore di dischi educativi, è stato anche produttore della televisione francese.

Vadim Muntagirov – Il ballerino russo Vadim Muntagirov è principal del Royal Ballet.
Si è formato alla Royal Ballet Upper School ed è entrato a far parte della Compagnia del Balletto Nazionale Inglese come Principal nel marzo 2014. Nato a Chelyabinsk, i riconoscimenti di Muntagirov includono l’eccezionale performance maschile (classica, 2011) e miglior ballerino del 2015 ai ‘Critics Circle National Dance Awards’ e il Benois de la danse del 2013. Tra le tante compagnia con cui collabora ricordiamo Mariinsky e American Ballet Theater, al National Ballet of Japan, Bavarian State Ballet, Mikhailovsky e Cape Town City Ballet.

Marlen Fuerte – Solista dell’Opera di Nizza e del Víctor Ullate Ballet, artista ospite danzatrice di Shanghai, primo solista del balletto nazionale di Cuba, la Fuerte è stata invitata a esibirsi come artista principale in teatri e festival di tutto il mondo: Open Dance Festival di San Pietroburgo, Russia, Hamilton Ballet, The USAIBC Galas, Shanghai International Ballet and Choreography Competition, tra i tanti.

Sara Fernández López – Nata ad Almería, Sara Fernández López si è laureata presso il Real Conservatorio Profesional de Danza di Madrid nel 2006. Nel 2006 ha lavorato con l’Europa Danse. In questi anni ha ballato ruoli principali e lavorato con coreografi come Mats Ek, William Forsythe, Ohad Naharin, Alexander Ekman, Marcos Morau, prendendo parte a rassegne internazionali come artista ospite. Nel settembre 2018, è stata promossa ballerina solista da José Carlos Martínez. Attualmente è ballerina solista presso la Compañia Nacional de Danza sotto la direzione di Joaquín de Luz.

Erez Ilan – Nel 2004 Ilan è entrato a far parte della Thelma-Yellin High School of Arts vicino a Tel Aviv, in Israele. Nel 2008 ha vinto il Primo Premio al Concorso Mia Arbatova di Tel Aviv. Nel settembre dello stesso anno, è entrato nella Compañía Nacional de Danza 2, sotto la direzione artistica di Nacho Duato e Tony Fabre. Nel settembre 2011 è entrato a far parte della compagnia principale della Compañia Nacional de Danza sotto la direzione di Jose Carlos Martinez. Attualmente è ballerino solista presso la Compañia Nacional de Danza sotto la direzione di Joaquín de Luz.

Camilla Mazzi – Nata a Torino il 31 marzo 1998, Camilla Mazzi si è laureata presso la Accademia statale di coreografia di Mosca. Nel luglio 2017 è entrata a far parte del Mariinsky Ballet, dove balla nel corpo e come solista. Attualmente è in tour con il Mariinsky Ballet in Italia, Stati Uniti, Svizzera, Corea, Spagna.

Ramanbek Beishenaliev – Nato nella Repubblica del Kirghizistan nella città di Biškek il 18 maggio 1994, Beishenaliev si è diplomato all’Accademia di balletto russo di Vaganova nel 2014. È in tour con il Mariinsky Ballet negli Stati Uniti, in Italia, Corea, Germania, Cina, Giappone, Svizzera e Slovenia.

Mattia Semperboni – Semperboni ha conseguito il diploma in danza classica accademica e moderno-contemporanea presso la Scuola di ballo del Teatro alla Scala  nel 2014 sotto la direzione di Frederic Olivieri. Quest’anno è stato nominato talento emergente premio Europa in Danza 2019. Sempre con il Corpo di ballo del Teatro alla Scala ha preso parte alle tournée di questi anni: Kazakistan, Cina, Giappone, Francia, Australia e Stati Uniti.

Salvatore Manzo – Studia danza classica e moderna con Rosa Varriale e Francesco Imperatore, proseguendo poi la sua formazione a Londra alla Royal Ballet School.
Vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali, tra cui la “Settimana Internazionale della danza di Spoleto 2003” (premiato da Carla Fracci) e “2005”, Manzo inizia la sua carriera lavorativa nel 2007 con l’English National Ballet partecipando a una tournée nel Regno Unito. Dal 2008 viene chiamato al Massimo di Palermo, Arena di Verona, Teatro di San Carlo, Festival de Úbeda in Spagna, di Cali in Colombia, di Miami in Florida, fino al “24° Festival Internacional de Ballet de la Habana”, direzione generale di Alicia Alonso. Attualmente fa parte del corpo di ballo del Teatro di San Carlo.

Francesco Mura – Francesco Mura nasce a Pistoia, diplomato a l’École de Danse de l’Opéra de Paris, entra nel corpo di ballo dell’Opera di Parigi ricevendo il premio Jeune Espoir e il Premio Carpeaux. È chiamato a danzare in Italia, Francia, Danimarca, Nuova Caledonia, Brasile, Giappone, Spagna, Uzbekistan, ballando i grandi passi a due del repertorio classico.

Bianca Scudamore – Nata in Australia, a Brisbane, Scudamore entra a far parte dell’École de Danse de l’Opéra National de Paris nel 2015. Due anni dopo le viene chiesto di far parte del corpo di ballo dell’Opéra national de Paris. Nel 2018 vince il secondo posto alla competizione internazionale di balletto di Varna e Sujet.

Luna Cenere – Luna Cenere è una danzatrice e coreografa napoletana. Dopo i suoi Salzburg Experimental Academy of Dance (Austria) partecipa a festival internazionali come Impulstanz e Biennale di Venezia. Nel 2016 diventa membro della Compagnia Virgilio Sieni (Italia) in progetti come “La Mer” e “Il Cantico dei Cantici”. Autrice di “Kokoro”, vincitore del Premio per la Migliore Coreografia del ‘Solocoreografico 2017’;
“Twin”, presentato in anteprima al Festival FOG/Triennale di Milano. Luna è Artista Associata del Festival Oriente Occidente per il biennio 2019/2020.

LA GIURIA
Per il quarto anno è coordinatore della giuria (e consulente artistico) il direttore della rivista BALLET2000 Alfio Agostini. La giuria: Valeria Crippa (Corriere della Sera), Leonetta Bentivoglio (La Repubblica), Gerald Dowler (The Financial Times/Dancing Times), Jean Pierre Pastori (La Tribune/Fondazione Béjart), Roger Salas (El País), oltre al direttore artistico Laura Valente. Con Nina Loory, direttore artistico del Prix Benois di Mosca, Valente ogni anno assegna il premio Massine/Benois Mosca/Positano.

IL PROGRAMMA
Positano torna “città della danza” con il tradizionale Gala degli Artisti Premiati sulla Spiaggia Grande, ma anche con incontri e installazioni che attraggono, come ogni anno, visitatori e appassionati da ogni parte del mondo.

Venerdì 6 settembre 

18.00
Cripta Villa Romana Conferenza stampa e incontro pubblico con i premiati della 47esima edizione del Premio Positano Léonide Massine.

19.00
Pinacoteca Comunale – Spiaggia Grande
Inaugurazione Mostra La Villa Romana di Positano
“Storia di una scoperta archeologica e del suo Museo”. Le tappe più significative della storia della Villa Romana sono illustrate in pannelli suddivisi in ‘ieri, oggi e domani’ per scoprire come i romani sapevano esaltare le peculiarità paesaggistiche, le stesse che oggi fanno da scenografia a spettacoli coreutici di altissimo livello.

Sabato 7 settembre

18.00
Villa Romana

Presentazione VIDEO RITRATTO: “Caffè con Pina”, a cura di Leonetta Bentivoglio.
Alla proiezione di “Coffee with Pina” della regista e artista israeliana Lee Yanoor, la giornalista di Repubblica, amica personale e biografa di Pina
Bausch, ricorda la grande coreografa tedesca a dieci anni dalla scomparsa.
La visita all’installazione sarà inclusa nel percorso del MAR (fino alle 21.00).

21.00
Spiaggia Grande – Gala Premio POSITANO 2019

Premio alla Carriera
Nacho Duato
Danzano in suo onore:
Sara López Fernández (Compañía Nacional de Danza, Madrid)
Erez Ilan (Compañía Nacional de Danza, Madrid)

PremioBenois/MassineMosca/Positano
Vadim Muntagirov (Royal Ballet, Londra)

Premio Positano ai danzatori dell’anno sulla scena nazionale e internazionale:
Jacopo Tissi (Teatro Bol’šoj, Mosca)
Mattia Semperboni (Teatro alla Scala, Milano)
Marlen Fuerte (Ballet dell’Opéra de Nice – Ballet Víctor Ullate, Madrid)
Salvatore Manzo (Teatro San Carlo di Napoli)
Luna Cenere (performer- Festival Oriente Occidente)

Premio “per l’insegnamento” Gilbert Mayer
Danzano in suo onore:
Bianca Scudamore (Opéra de Paris)
Francesco Mura (Opéra de Paris)

Premio Giovane Speranza italiana sulla scena internazionale:
Camilla Mazzi (Balletto Mariinsky di San Pietroburgo)
Danza con
Ramanbek Beishenaliev (Balletto Mariinsky di San Pietroburgo)
Chiude la serata

Premio speciale “Ballerina dell’Anno”
Svetlana Zakharova (Teatro Bol’šoj, Mosca/ Teatro alla Scala,Milano)
che danza con Jacopo Tissi.

Premio speciale “Luca Vespoli” 2019 del Comune di Positano a Paolo
Giulierini “per la gestione ‘performativa’ del Museo Archeologico Nazionale di Napoli divenuto con la sua direzione un autentico hub culturale”. Tra i simboli della nuova sezione Magna Grecia, riaperta dopo 20 anni, le lastre delle Danzatrici di Ruvo. A dicembre la grande mostra Thalassa sull’archeologia marina nel Mediterraneo racconterà anche le meraviglie delle ville costiere. La valorizzazione della Villa Romana di Positano vede nel MANN un formidabile partner.

BREVE STORIA DEL PREMIO
Positano richiama i più grandi artisti della danza sin dagli anni ’20 del secolo scorso quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi del mondo artistico come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, s’innamorò del luogo e Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato personaggi come Serghei Diaghilev, Vaslav Nižinskij e Rudolf Nureyev che fece di Li Galli un’amata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci, Luciana Savignano, Elisabetta Terabust, Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev.

POSITANO WINTER&YOUNG
Il cuore del progetto di questi ultimi anni – nel solco tracciato dal 2015 dalla direzione generale e artistica di Laura Valente- sono state le sezioni Positano Winter&Young.
L’attenzione ai giovani di ‘Positano Premia la danza’ è testimoniata dal prezioso docufilm su Nureyev realizzato da videomaker campani emergenti. Nato da un’opera di ricerca nei preziosi archivi delle teche RAI, il lavoro ha permesso a cultori e turisti di poter meglio conoscere la grande storia di un luogo unico al mondo. Il corto è stato al centro di un percorso collaterale sulle performing arts in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli e l’Università Suor Orsola Benincasa.
Il corto rappresenta, insieme allo speciale che SKY ARTE ha dedicato a “Positano, città della danza”, il riconoscimento del coinvolgimento e formazione di under 35 provenienti da Istituti d’arte e Università della Campania, giovani che hanno seguito il festival in tutte le fasi, svolgendo ricerche d’archivio, partecipando alle riprese, alla post-produzione e al montaggio dei due documentari.

POSITANO DANZA IN “RETE “CON IL MONDO:
POSITANO/MOSCA/CANNES/ROMA
Positano Premia la Danza si riconferma protagonista assoluto nel palmarès dei premi di danza più prestigiosi del mondo, dal 2016 per la prima volta riuniti in un unico “cartello”. Ecco i protagonisti di una rete con Positano al centro di un “sistema” che non ha eguali:
Premio Massine Positano / Regione Campania /Italia, direttore artistico Laura Valente;
Premio Benois / Teatro Bol’šoj/Mosca/Russia, direttore Nina Kudriavtseva-Loory;
Premio BALLET2000 / Cannes /Francia, direttore Alfio Agostini;
Premio Equilibrio/Parco della Musica/Roma/Italia, direttore Roger Salas Pascual.
“Salutiamo una edizione straordinaria del Premio Massine che accoglie e rende omaggio a due divi della danza mondiale come Nacho Duato e Svetlana Zakharova, e non solo, presentando un programma di altissimo livello qualitativo. Ancora una volta, nella splendida estate 2019, Positano si è confermata tra le mete più prestigiose del turismo internazionale. Già dallo scorso anno la nostra offerta si è arricchita con l’apertura al pubblico di un sito archeologico che il mondo ci invidia: la splendida Villa Romana, che insieme alla Spiaggia Grande è divenuta una delle sedi del Premio in un
dialogo costante tra danza e archeologia, due elementi che raccontano la nostra storia e la nostra identità. Da Léonide Massine, ispiratore del premio, a Rudolf Nureyev, i cui luoghi dell’anima furono l’Isola dei Galli e Positano, una storia millenaria racconta a fascinazione di un territorio che ha ispirato geni immortali dell’arte coreutica e non solo. Il 7 settembre la Spiaggia Grande sarà ancora una volta palcoscenico naturale di artisti provenienti da tutto il mondo. Sono particolarmente orgoglioso della rete di sistema creata negli ultimi anni, che ha messo in relazione i premi di danza internazionali più prestigiosi, che ha dato ai giovani delle opportunità con il progetto Winter&Young e che ha finalmente proiettato Positano in un futuro di bellezza non solo paesaggistica ma anche culturale nel senso più ampio del termine”.

Michele De Lucia, Sindaco di Positano

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46^ edizione del Premio Positano Premia la Danza Léonide Massine 31 Agosto – 9 Settembre 2018

 

Comunicato stampa

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 Positano Premia la Danza – Léonide Massine – 46/ma Edizione

Sabato 1 settembre (ore 21) 

Gala sulla Spiaggia Grande

Con Danzarcheologia di notte nella Villa Romana

Premio alla Carriera –  Brigitte Lefèvre

Danzatrice, coreografa, direttrice del Balletto dell’Opéra di Parigi

Premio per l’insegnamento  – Azari Plisetsky

Danzatore, maestro di fama mondiale, maître della compagnia di Maurice Béjart

Primi ballerini da tutto il mondo – Russia, Inghilterra

Stati Uniti, Germania, Spagna, Svizzera, Argentina, Francia, Italia

Maria Alexandrova (Teatro Bolshoi), Federico Bonelli (The Royal Ballet, Londra), Yanier Gómez (Compañía Nacional de Danza, Madrid), Jia Yong Sun (Béjart Ballet Lausanne), Petra Conti ed Eris Nezha (Los Angeles Ballet), Alessandro Staiano (Teatro San Carlo di Napoli), Herman Cornejo (American Ballet Theatre, NY), Anna Laudere ed Edvin Revazov (Hamburg Ballet)

Premio Benois/Massine Mosca/Positano 

a Vladislav Lantratov (Teatro Bolshoi Mosca)

A Rosanna Purchia, sovrintendente del Teatro di San Carlo (Napoli), 

il riconoscimento “Luca Vespoli”

“Immagini e fantasmi della Danza Spagnola”  

Mostra fotografica di Jesús Castañar

(1-9 settembre) in collaborazione con il Parco della Musica di Roma

Positano, riferimento mondiale dell’arte coreografica per il suo legame con Diaghilev, Massine e Nureyev, ospita il 1 settembre 2018 (ore 21), nel magico scenario della Spiaggia Grande, la 46esima edizione di “Positano Premia la Danza – Lèonide Massine” diretto da Laura Valente, che assegna quest’anno il Premio alla Carriera a Brigitte Lefèvre, artista e direttrice artistica, figura centrale nelle politiche culturali della danza in Francia, per vent’anni direttrice del Balletto dell’Opéra di Parigi, direttore artistico del Festival di Danza di Cannes. “Positano Premia la Danza – Léonide Massine”, il più antico premio al mondo dedicato all’arte coreutica, è capofila di una rete di sistema che riunisce i maggiori riconoscimenti mondiali dedicati al balletto come il Prix Benois di Mosca con il quale il Premio Massine è gemellato, e il Prix BALLET2000 del Palais des Festivals di Cannes, Francia.  Frutto del gemellaggio tra Italia e Russia è il Premio Benois/Massine che quest’anno è stato assegnato a Vladislav Lantratov del Balletto del Bolshoi di Mosca.

Positano Danzarcheologia – Novità di questa edizione il legame con l’archeologia, con la  prima apertura notturna (1 e 2 settembre) dello splendido sito della Villa Romana, in occasione del premio. L’iniziativa continuerà dopo il Premio a cura della Scabec Regione Campania e fa parte del programma di visite serali nei siti culturali dal titolo “Campania by night”. Sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (e rimasta sconosciuta fino a pochi anni fa) la Villa Romana di Positano custodisce reperti archeologici dal valore inestimabile come un ciclo di affreschi del I secolo dopo Cristo. La Villa si colloca al di sotto della chiesa di Santa Maria Assunta. A dieci metri di profondità è possibile ammirare i restaurati affreschi sulle pareti: ippocampi, colonne dorate, grifoni e un pegaso alato. Considerata la più grande scoperta archeologica avvenuta in Costiera negli ultimi decenni, la grande stanza affrescata fu sepolta dalla pioggia di cenere e detriti dell’eruzione del vulcano partenopeo che rase al suolo Pompei ed Ercolano. È stato realizzato un percorso con passerelle e un impianto di illuminazione, accessibile anche ai portatori di handicap.

Si rinnova anche la collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, che vanta la prima scuola di ballo di un teatro d’opera italiano, fondata nel 1812: per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo, dal 2017 il simbolo della manifestazione è un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato per il balletto PETRUSHKA, riprodotto in carta pergamenata. La pittura del poliedrico artista attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes, e più in generale della danza e della musica contemporanee, già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali.

Il Premio, che caratterizza il gemellaggio tra il Massine di Positano e il Benois di Mosca (in onore dello scenografo dei Ballets Russes Alexandre Benois), è non a caso una statuetta creata per l’occasione dallo scultore Igor Ustinov, figlio dello scomparso attore inglese Peter Ustinov e discendente della famiglia Benois. “Positano Premia la danza – Léonide Massine” è un progetto co – finanziato con i fondi a valere sul “Programma Operativo Complementare (POC) Campania 2014 – 2020, organizzato dal Comune di Positano.

I PREMIATI DELLA 46^ EDIZIONE

Premio alla Carriera – Brigitte Lefèvre. Danzatrice, poi direttrice artistica e ispiratrice di politiche artistiche, è una delle personalità centrali della danza internazionale degli ultimi 30 anni. Carriera in continua evoluzione quella di Brigitte Lefévre. Assunta nel 1985 come ispettrice della danza presso il Ministero della Cultura, nel 1995 è stata nominata direttore del balletto dell’Opéra National de Paris, carica che ha ricoperto per 19 anni. Dal 2013 è direttrice artistica del Festival Internazionale di Danza di Cannes. È inoltre presidente dell’Orchestra da camera di Parigi. In “La Danse: The Paris Opera Ballet”, il suo trentaseiesimo documentario in più di quarant’anni, il celebre regista americano Frederick Wiseman – Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia del 2014, membro onorario dell’American Academy of Arts and Letters – traccia un indimenticabile ritratto di Lefèvre, e del suo ruolo di direttore artistico della grande compagnia parigina. Brigitte Lefèvre ha ricevuto le massime onorificenze francesi tra cui la nomina a Ufficiale della Legion d’onore.

Premio per l’Insegnamento della danza – Azari Plisetsky. Ha iniziato i suoi studi di danza presso la Scuola del Bolshoi nel 1957, con Nikolai Tarasov, Alexei Varlamov e Asaf Messerer. Partecipa a numerose tournée internazionali, esibendosi nei più importanti ruoli del repertorio di balletto classico, e viene poi invitato dal Balletto Nazionale di Cuba, dove diventa  partner principale di Alicia Alonso. A Cuba rimane per 10 anni per contribuire a creare insieme alla Alonso, la nuova Scuola del Balletto Nazionale di Cuba, firmando molte coreografie. Dal 1978 al 1981, è maestro ospite presso il Balletto del XX Secolo di Maurice Béjart. Nel 1984 inizia la sua collaborazione con il Roland Petit Ballet National de Marseille, e torna a Mosca in qualità di maître de ballet e coreografo del Balletto Classico di Mosca. Nel 1987 diviene assistente alla regia e maestro del National Ballet Classic of Spain. In Giappone crea un nuovo allestimento del “Don Chisciotte” e una sua versione di “Romeo e Giulietta”. Fa parte delle giurie di concorsi internazionali di danza tra cui New York, Losanna, ecc. Nel 1991 riprende la sua collaborazione con Maurice Béjart al Béjart Ballet Lausanne come maître principale della compagnia, e della scuola-laboratorio Rudra Bejart Lausanne.

Premio Massine/Benois Mosca/Positano – Vladislav Lantratov. Si diploma nel 2006 all’Accademia coreografica di Mosca, dove ha studiato con Leonid Zhdanov e poi Ilya Kuznetsov; nello stesso anno si unisce al Balletto del Bolshoi. Viene subito notato e già nel 2008 danza in “Legend of Love” di Yuri Grigorovich e in “Russian Seasons” di Alexei Ratmansky. Seguirà la partecipazione a “The Bright Stream” di Ratmansky, “Il Lago dei Cigni” e “La Esmeralda”, “Romeo e Giulietta” e “Bella Addormentata prima di essere scelto, nel 2011,  per ruoli da protagonista: Lucien in “Lost Illusions” di Ratmansky, Lo schiaccianoci ne “Lo Schiaccianoci” di Yuri Grigorovich e Basilio in “Don Chisciotte”. Sarà lui a danzare, in onore di Galina Ulanova a Londra. Oggi è interprete riconosciuto e versatile per lavori coreografici come “Chroma” di Wayne McGregor, “Jewels” di George Balanchine e “Sinfonia classica” di Yuri Possokhov. Nel 2013 è stato scelto per essere il primo ballerino ad interpretare il ruolo di Eugene Onegin al Teatro Bolshoi di “Onegin” di John Cranko. Nel 2018 Lantratov è chiamato a confrontarsi con un simbolo: è suo il ruolo di Nureyev (con cui la Russia vuole ricordare il grande  artista russo, a  80 anni dalla nascita e i 25 dalla prematura scomparsa) nella creazione di Yuri Possokhov al Teatro Bolshoi, che ha avuto grande risonanza internazionale anche per essere diventato simbolo di quella Russia che tenta di emanciparsi dagli stereotipi. A Positano Lantratov danzerà in prima europea proprio un brano della creazione che, dopo molte difficoltà, è riuscita a debuttare qualche mese fa al Bolshoi.

Premio Positano ai danzatori dell’anno sulla scena internazionale:

Maria Alexandrova (Teatro Bolshoi, Mosca)

Federico Bonelli (The Royal Ballet, Londra)

Herman Cornejo (American Ballet Theatre, NY)

 

Maria Alexandrova – Nel 1997 studia all’Accademia Coreografica di Mosca con Sophia Golovkina. Alexandrova, ha vinto una medaglia d’oro all’International Ballet Competition di Mosca. In breve tempo è entrata a far parte del Balletto del Bolshoi. Alla sua prima stagione è stata subito scelta per ruoli da solista, diventando nel 2004 ballerina principale. Allevata nella fucina di  maestre come Tatiana Golikova e Nina Semizorova, in questi ultimi anni, quale ballerina principale del Teatro Bolshoi, ha danzato praticamente tutti i maggiori ruoli del repertorio classico. È considerata una delle più versatili e brillanti stelle del balletto russo.

Federico Bonelli – Oggi apprezzato principal del Royal Ballet di Londra, Federico è nato a Genova e ha studiato danza a Torino. Ha ricevuto una borsa di studio al Prix de Lausanne e nel 1996 è entrato a far parte dello Zürich Ballet dove è stato nominato solista nel 1997. Nel 1999 è entrato a far parte del Balletto Nazionale Olandese che lo ha promosso principal nel 2002. Il  repertorio di Federico include molti stili e coreografi, da Balanchine a Cranko e McGregor. E’ regolarmente invitato come artista ospite in teatri come la Scala di Milano  e l’Opera di Parigi, olter a partecipare a serate di gala in tutto il mondo. Nel 2009 è stato nominato per il premio di “miglior ballerino” dalla National Dance Awards Critic Circle.

Herman Cornejo – Aveva quindici anni quando ha debuttato nel Ballet Argentino di Julio Bocca, sedici quando ha vinto la medaglia d’oro al Concorso Internazionale di Mosca, ventidue quando è stato nominato principal dancer dell’American Ballet Theatre (nel 2003). È vincitore di numerosi riconoscimenti: Peace Messenger per UNESCO, Dancer of the Year eletto dal The New York Times, a Latin Idol da Hispanic magazine, nel 2005 premiato come Star del 21° Secolo. Nel 2010 e 2013 riceve il premio Mr.Expressivity al Dance Open Festival di San Pietroburgo, il Pride Award dall’Argentinian Culture Center, nel 2013 il The Bessie’s prize  della New York Dance & Performance League. Virtuoso dalla tecnica smagliante unita all’intensità espressiva, per il New York Times “il più vero tra gli artisti di ABT”.

Premio Positano ai Danzatori 2018:

* Anna Laudere ed Edvin Revazov (Hamburg Ballet)

* Yanier Gómez (Compañía Nacional de Danza, Madrid)

* Jia Yong Sun (Béjart Ballet Lausanne)

* Petra Conti e Eris Nezha (Los Angeles Ballet)

* Alessandro Staiano (Teatro San Carlo di Napoli)

Anna Laudere ed Edvin Revazov – Anna Laudere si è formata alla scuola di balletto dell’Opera di Riga e alla Scuola del Balletto di Amburgo, dove nel 2011, è ballerina principale. Edvin Revazov è entrato a far parte del Balletto di Amburgo nel 2003, solista nel 2007, nel  2010 è stato nominato direttore. Ha danzato tutti i ruoli principali del repertorio del Balletto di Amburgo e numerose creazioni di Neumeier; come coreografo ha creato diverse opere.

Yanier Gómez (Compañía Nacional de Danza, Madrid) – Classe 1989, si è formata presso la Escuela Nacional de Ballet sotto la guida di Dailena Ruiz, Nor María Olaechea e Ramona de Sa.  Nel 2008 è entrata a far parte del Ballet Nacional de Cuba sotto la direzione di Alicia Alonso. Nel 2013 è Principale Dancer. Si è anche esibita nei festival internazionali de L’Avana e del Galles, spalla a spalla con le star dell’American Ballet Theatre. Nel 2014 è entrata a far parte del progetto “Ballet Revolution”, due anni della compagnia di danza Victor Ullate. Nel settembre 2016 è entrata come solista nella Compañía Nacional de Danza, sotto la direzione di José Carlos Martínez.

 

Jia Yong Sun (Béjart Ballet Lausanne) – Ha iniziato a ballare all’età di dodici anni presso la Liaoning Ballet School in Cina e poi ha continuato la sua formazione presso l’Università della Danza di Shanghai TongJi. È entrato a far parte di Ballett Zürich nel 2009 e Ballett Basel nel 2012, prima di entrare a far parte del Béjart Ballet Lausanne tre anni dopo.

 

Petra Conti ed Eris Nezha (Los Angeles Ballet) – Petra Conti, diplomata all’Accademia Nazionale di Danza di Roma, si perfeziona al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. Nel 2009 entra a far parte del corpo di ballo del Teatro alla Scala, diventando icona per ruoli drammatici come Giselle, Romeo e Giulietta, Onegin. Sky Classica le dedica un documentario intitolato “Danzatori di Domani”, e le viene ben presto attribuito il soprannome di “Anna Magnani” della Danza. Nel 2011 è  Prima Ballerina del Teatro alla Scala di Milano, e nel 2013 diventa Principal Dancer del Boston Ballet in America. Nel 2017 è Principal Ospite del Los Angeles Ballet. Tra i molti premi ricevuti spiccano il titolo di Ambasciatrice della Danza Italiana nel Mondo dal 2014, il premio Positano al Valore 2007. Eris Nezha, diplomato alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Nel 2011 è  Primo Ballerino alla Scala di Milano, e ottiene il “Premio Danza e Danza” come Miglior interprete dell’anno. Nel 2013 diventa Principal Dancer al Boston Ballet in America. È invitato a ballare come ospite su palcoscenici di fama mondiale dal  Bolshoj, allo Staatsballett di Berlino. Dal 2018 Eris Nezha è Principal Dancer al Los Angeles Ballet.

 

Alessandro Staiano (Teatro San Carlo di Napoli) – Si diploma nel 2011 presso la Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo sotto la Direzione di Anna Razzi. Ha lavorato presso l’Opera di Roma ed il Teatro di San Carlo. Ha ricoperto vari ruoli da primo ballerino tra i quali Il principe di Zucchero ne “Lo Schiaccianoci” (Lienz Chang), Albrecht in “Giselle” (Jean Coralli, Jules Perrot, Marius Petipa), Franz in “Coppelia” (Roland Petit).

Premio Giovani Promesse: 

* Letizia Masini (Scuola di ballo dell’ Accademia Teatro alla Scala)

* Daniele di Donato (Scuola di ballo dell’ Accademia Teatro alla Scala )

Premio speciale “Luca Vespoli” 2018 del Comune di Positano a Rosanna Purchia (Sovrintendente del Teatro San Carlo) “per la politica perseguita dal Massimo napoletano – durante la sovrintendenza Purchia – nel sostenere il rinnovamento generazionale  del suo corpo di ballo, nell’investire – in tempi di  generale crisi dei corpi di ballo – sulla danza per esportare  l’eccellenza del Teatro San Carlo nel mondo, che vanta la scuola di danza più antica d’Italia, oltre che il primato del primo lirico in attività”.

LA GIURIA

Per il terzo anno è coordinatore della giuria (e consulente artistico) il direttore della rivista BALLET2000 Alfio Agostini; con lui Valeria Crippa (Corriere della Sera), Gerald Dowler (Dancing Times/The Financial Times), Erik Aschengreen (scrittore/storico della danza), Jean Pierre Pastori (La Tribune/Fondazione Bejart), Roger Salas (El Pais), oltre al direttore artistico Laura Valente. Con Nina Loory, direttore artistico del Prix Benois di Mosca, Laura Valente ogni anno assegna il premio  Massine/Benois/Mosca/Positano.

MOSTRA FOTOGRAFICA

Venerdì 31 agosto alle ore 18 presso la Cripta Villa Romana sarà inaugurata la mostra fotografica di Jesús Castañar “Immagini e fantasmi della Danza Spagnola”, visitabile fino al 9 settembre. Le opere esposte sono il frutto di un lavoro lungo e complesso, che il fotografo ha condotto collaborando con numerosi grandi artisti di danza spagnola e di flamenco a cui ha chiesto di posare vestiti di nero, utilizzando sempre la stessa illuminazione e lo stesso sfondo, per mettere in evidenza l’estetica e la plasticità delle pose di mani e piedi. La mostra è realizzata in collaborazione con il Parco della musica di Roma. Castañar ha una lunga esperienza in campo artistico, e in particolare nel mondo della danza:ha documentato i momenti più importanti della nascita e dello sviluppo della nuova danza contemporanea spagnola, e ritratto i più grandi artisti del nostro tempo, come Serge Lifar, Pina Bausch, William Forsythe e Nacho Duato. Ha esposto i suoi lavori in importanti rassegne internazionali, tra cui il Festival Internazionale di Danza di Madrid, il Dansa Valencia, il Valladolid Dance Festival e il Festival Internazionale del Balletto de L’Avana. Ha lavorato come coordinatore grafico per libri e cataloghi pubblicati dal Ministero della Cultura, negli anni ’90 ha collaborato attivamente al lancio dell’edizione spagnola di Ballet 2000, ed è oggi impegnato nella digitalizzazione del fascicolo personale che deve donare alla Royal Photographic Society spagnola, che sarà di utilizzo libero e pubblico.

IL PROGRAMMA

Positano torna “città della danza” con il tradizionale Gala degli Artisti Premiati sulla Spiaggia Grande, ma anche con incontri e mostre che attraggono, come ogni anno, visitatori e appassionati da ogni parte del mondo.

Venerdì 31 agosto  

Cripta Villa Romana, ore 18.00

– Conferenza stampa e incontro pubblico con i premiati della 46esima edizione del Premio Positano Léonide Massine.

– Inaugurazione della mostra “Immagini e fantasmi della Danza Spagnola. Danza di piedi e mani”, di Jesús Castañar, in collaborazione con il Parco della Musica di Roma. 

Sabato 1 settembre 

Spiaggia Grande, ore 21.00 

Gala degli Artisti Premiati: Positano Premia la Danza – Léonide Massine, 46ma edizione.

Gala Premio POSITANO 2018

Letizia Masini e Daniele Bonelli (Scuola di Ballo Teatro alla Scala/Milano)

Gymnopédie (pas de deux), cor. Roland Petit, mus. Éric Satie (7’30)

Daniele di Donato (Scuola di Ballo teatro alla Scala/Milano)

Mazurka da Suite en Blanc – cor. Serge Lifar, mus. Édouard Lalo (4’)

Jia Yong Sun e Carme Andrés (Béjart Ballet Lausanne)

Transit of Venus – cor. Jia Yong Sun, mus. Max Richter (7’)

Alessandro Staiano e Anna Chiara Amirante (Teatro di San Carlo/Napoli)

Le Corsaire (pas de deux “della camera”) – cor. Anna-Marie Holmes (da Marius Petipa), mus. Riccardo Drigo  (4,30”’)

Yanier Gómez (Compañía Nacional de Danza, Madrid)

Absolutio – cor. Altea Núñez, mus. Klimek  (4’14”)

Katryna Shalkina e Oscar Chacón (Ballet du Capitole de Toulouse e English National Ballet – Béjart Ballet Lausanne)

Carmen – duo, cor. Alberto Alonso, mus. Rodion Scedrin (da Georges Bizet) (6’)

Federico Bonelli  (The Royal Ballet, Londra)

Solo da Apollo, cor. George Balanchine, mus. Igor Stravinsky (5’)

Petra Conti e Eris Nezha (Los Angeles Ballet)

Giselle – Pas de deux e scena dal II atto, cor. Da Coralli-Perrot, mus. Adolphe Adam (10’)

Jiayong Sun e Carme Andrés (Béjart Ballet Lausanne)

Un Cygne d’autrefois se souvient que c’est lui – cor. Maurice Béjart, mus. Richard Wagner (10’)

Herman Cornejo (American Ballet Theatre, NY)

Tango y Yo – cor. Herman Cornejo, mus. Astor Piazzolla (4’35”)

Anna Laudere e Edvin Revazov (Hamburg Ballet)

Kameliendame (La signora delle camelie) passo a due – cor. John Neumeier, mus. Fryderyk Chopin  (10’)

Oscar Chacón (English National Ballet – Béjart Ballet Lausanne)

L’Effleuré – cor. Annabelle López Ochoa, mus. Antonio Vivaldi  (4’)

Maria Alexandrova e Vladislav Lantratov (Teatro Bolshoi/Mosca)

Pas de deux da Nureyev (creazione al Teatro Boshoi di Mosca, dicembre 2017, prima europea), cor. Yuri Possokhov, mus. Ilya Demutsky (8’)

BREVE STORIA DEL PREMIO

Positano richiama i più grandi artisti della danza sin dagli anni ’20 del secolo scorso quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi del mondo artistico come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, s’innamorò del luogo e Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato personaggi come Serghei Diaghilev, Vaslav Nijinsky e Rudolf Nureyev che fece di Li Galli un’amata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci, Luciana Savignano, Elisabetta Terabust, Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev, Jirí Kylián.

“Nel cuore di una estate magica, che ha confermato Positano tra le mete più ambite del turismo internazionale e svelato le meraviglie della Villa Romana finalmente aperta a cittadini e visitatori, si svolge  la 46esima edizione del Premio Massine, il più antico riconoscimento al mondo dedicato alla danza, evento che incontra  quest’anno anche il nostro straordinario patrimonio archeologico. Da  Léonide Massine, al quale il premio è dedicato, a Rudolf Nureyev, che fece dell’Isola dei Galli e di Positano i suoi luoghi dell’anima,  la millenaria storia di Positano, come la lussuosa villa romana testimonia,  racconta anche dei geni immortali dell’arte coreutica e del loro amore per una terra fonte di ispirazione per ogni arte.  Il 1 settembre  la Spiaggia Grande  sarà  ancora una volta palcoscenico naturale di ineguagliabile bellezza per le più acclamate étoiles e personalità del balletto in arrivo da tutto il mondo per vivere insieme giornate indimenticabili. La straordinaria qualità del programma è frutto anche quest’anno del lavoro prezioso della direttrice Laura Valente e del presidente della giuria Alfio Agostini. Siamo inoltre particolarmente orgogliosi della rete di sistema creata nell’ultimo triennio, che ha messo in relazione i premi di danza internazionali più prestigiosi, e delle  importanti partnership  con il Teatro di San Carlo e con istituzioni come Parco della Musica di  Roma. Positano città della danza, con la sua ineguagliabile atmosfera,  dà quindi il benvenuto ai suoi prestigiosi ospiti: tra loro  una donna simbolo della cultura francese come Brigitte Lefèvre,  il maestro Azari Plisetsky,  Vladislav Lantratov il danzatore che ha interpretato il mito Nureyev, insieme a primi ballerini dei maggiori teatri e talentuose giovani promesse, tutti protagonisti di un premio unico per fascino e tradizione, che celebra la storia guardando al futuro”.

Michele De Lucia, Sindaco di Positano

“Dal 2015 ho il privilegio di guidare  il premio più antico del mondo, grazie alla fiducia del sindaco di Positano Michele De Lucia che ha creduto in  un progetto diretto a unire le eccellenze della danza con i talenti emergenti e i nuovi linguaggi nati dalla rivoluzione tecnologica. Il sistema di rete tra i premi di danza più prestigiosi,  nato nel 2016,  ha già dato i suoi frutti e continua ad essere la chiave di volta di un progetto artistico incentrato su innovazione e interscambio, internazionalizzazione e  identità. Che con l’apertura della Villa Romana  fa sì che Positano  possa far dialogare danza e archeologia  in un’offerta performativa unica.  Questa edizione del Premio Massine è caratterizzata, ancora più del solito, da una rosa di premiati di altissimo livello, che con il  riconoscimento ad un’artista completa, di grande esperienza e lungimiranza quale è Brigitte Lefèvre,  sintetizza ciò che auspico per “Positano Premia la Danza” ovvero di saper sempre guardare al futuro, scovando arte e competenza in grado di innovare in maniera significativa, avendo alle spalle una solida tradizione di cui conservare con consapevolezza la memoria”.

Laura Valente, direttore generale e artistico del Premio Massine

“Quando, allora giovane giornalista di danza, venni per la prima volta ad assistere al Premio Positano, non avrei mai immaginato che vi sarei tornato tante volte in 40 anni e che un giorno ne sarei stato anche collaboratore, come coordinatore della giurìa internazionale e consulente della direttrice generale Laura Valente. In questi ultimi anni, credo che abbiamo fatto un buon lavoro di “riforma” della concezione artistica del Premio, fedele alla sua lunga storia di riconoscimento degli artisti della danza affermati o emergenti, ma più aperto a una dimensione internazionale che sappia riconoscere ciò che conta davvero per il pubblico della danza e del balletto, i suoi danzatori di spicco, le compagnie maggiori e gli artisti più influenti (coreografi, direttori, maestri e musicisti). Quest’anno, ci siamo rivolti principalmente ai danzatori, tralasciando per una volta altre figure artistiche e professionali, perché i valori della danza dei nostri giorni (che non è solo la danza contemporanea nel senso corrente) emergessero nel modo più diretto e visibile in scena.

Ma il Premio alla Carriera a una personalità come Brigitte Lefèvre, che ha influenzato forse più di chiunque altro – anche sul piano della politica artistica – lo sviluppo della danza contemporanea negli ultimi trent’anni in Francia e non solo, spero dimostri il senso non casuale delle nostre scelte.

Devo ringraziare di cuore i componenti della nostra giurìa (oltre a Laura Valente e a me stesso): Erik Aschengreen, Valeria Crippa, Gerald Dowler, Jean Pierre Pastori e Roger Salas.

Che le stelle di Positano, ancora una volta, siano propizie a quelle della danza”.

Alfio Agostini, Coordinatore della Giuria e Consulente Artistico  
Per info

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